L’analisi: un campionato senza un padrone

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pallone lega proLecce – La domenica senza la partita del Lecce, si sa, è vuota e senza senso sportivo per molti tifosi giallorossi, ma ciò non vuol dire che sia stata una giornata priva di spunti utili per pratiche considerazioni con lo scopo di analizzare il prosieguo del campionato. La tredicesima giornata del campionato di Lega Pro ha tracciato chiaramente un campionato che non ha un padrone ma vede una serie di squadre attaccate ad un treno che probabilmente regalerà i verdetti finali solo negli ultimi 90’.

Testa e avversarie note La copertina della giornata la merita L’Aquila, capace di attestarsi in vetta al campionato a quota 23 punti (e con una partita in meno) grazie alla vittoria sul campo dell’altra matricola terribile Pontedera: al “Mannucci” gli aquilani sono stati capaci di portarsi sullo 0-3 grazie a due magistrali inserimenti di Lorenzo Del Pinto ed ad una staffilata da fuori di Agnello; la squadra rossoblù ha dovuto poi subire lo scatto d’orgoglio del Pontedera capace di ridurre lo svantaggio da 0-3 a 2-3 ma incapace di ovviare alla storica vittoria aquilana che permette la piazza d’onore della classifica agli abruzzesi. L’”Arechi” di Salerno si conferma uno stadio dove è difficile far punti a seguito della vittoria della Salernitana nel fango dell’impianto campano su un Frosinone quasi sempre messo alle corde da Montervino e compagni; la vittoria dei granata per 1-0 è stata firmata dalla rovesciata di Mendicino. Non riesce la fuga in testa neanche al Pisa, bloccato al “Lungobisenzio” di Prato dai Lanieri di Esposito molto più in palla dei pisani e sfortunati nello sprecare un rigore in conclusione di primo tempo; il meritato, ma tardivo, vantaggio di Romàn non ha fruttato i tre punti a causa del gol di Forte scaturito da una delle poche fiammate pisane. 

Da tenere d’occhio – La tredicesima giornata di campionato sancisce anche la consacrazione del Perugia: al “Curi” il Grifo regola l’Ascoli grazie al prorompente impatto della coppia Eusepi-Fabinho (una scheggia contro il Lecce nel 2-0 dei ragazzi di Camplone) entrambi elementi di categoria superiore; per gli umbri il dominio è stato totale e il gol del 3-2 finale ascolano è arrivato solo nel tempo di recupero: la squadra di Camplone è forse la compagine che sta esprimendo il miglior gioco offensivo nelle ultime giornate. A quota 21 punti, ed in coabitazione con il Pontedera, si attesta anche il Catanzaro, migliore difesa del campionato con 8 gol subiti, capace di sfoggiare un solido ruolino di marcia con 5 vittorie, 6 pari ed una sola sconfitta; i calabresi sono riusciti ad uscire indenni dal “Barbetti” di Gubbio grazie ad un pareggio per 1-1 con gol giallorosso di Benedetti in ripartenza. A Catanzaro prosegue, quasi a fari spenti, il buon lavoro di Oscar Brevi.

Due match casalinghi in 5 giorni – In casa Lecce Lerda ha ripreso gli allenamenti in vista della partita casalinga di coppa Italia di mercoledì alle 14:30 dove, per proseguire il cammino, sarà necessaria una vittoria almeno due gol di scarto da infliggere al Perugia per sperare nell’accesso nelle semifinali. Al “Comunale” di Squinzano, teatro della ripresa dei lavori, l’allenatore di Fossano non ha potuto contare sull’assente Bellazzini e su Beretta, Papini, Bogliacino e Sacilotto impegnati in un lavoro differenziato. Il successivo impegno stagionale vedrà poi i giallorossi opposti al Grosseto, compagine dal rendimento altalenante che viaggia a quota 14 punti in dodicesima posizione. I maremmani nell’ultimo match di campionato hanno impattato tra le mura amiche dello “Zecchini” contro la modesta Paganese; il Grosseto ha dominato in lungo ed in largo la partita ma è sbattuto contro una  sontuosa prestazione del portiere Volturo; dall’altra parte gli azzurrostellati campani hanno trovato il gol nell’unica sortita offensiva grazie alla zuccata di De Sena. 

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