Gubbio-Lecce: le pagelle. Maestoso Caglioni, incontenibile Beretta

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gubbio lecce collageGubbio (Pg) – I gol di Abruzzese e Beretta, entrambi nella prima frazione di gioco, consegnano la sesta vittoria in trasferta al Lecce di Franco Lerda, corsaro al “Barbetti” di Gubbio contro una compagine veloce, ordinata, ma poco prolifica negli ultimi 16 metri. Il Lecce ha salvato i loro 3 punti odierni, dopo un secondo tempo scialbo e per lunghi tratti di marca eugubina, grazie al grande finale di partita del proprio portiere Nicolas Caglioni, oggi al debutto in giallorosso, autore di due interventi da campione nei minuti di recupero. Al Gubbio rimane l’amaro in bocca per non aver sfruttato il dominio del campo nella ripresa, infatti, la verve di Malaccari non ha portato molte occasioni da rete alla sua squadra, ancora fuori dalla zona playoff.

Caglioni 7,5: La gioia giallorossa al “Barbetti” è stata consegnata un po’ anche dalle mani dello statuario portiere di Seriate. Le sue due parate in sequenza su Luparini (tuffo pazzesco) e Ferrari (palla inchiodata sotto il corpo) bagnano nel modo migliore possibile il debutto con la casacca giallorossa. In più nel corso del match il portiere ex Messina sfoggia una non comune abilità con i piedi dialogando bene con Martinez.

D’Ambrosio 6,5: Partita più tranquilla in fase difensiva per il terzino giallorosso, sfortunatissimo nell’azione della traversa; un gol personale gli avrebbe restituito vigore dopo le ultime partite altalenanti. Dalle sue parti il Gubbio non sfonda, pertanto gli vengono concesse una serie di discese che, specialmente nei primi 45’, alimentano il gioco della squadra di Lerda.

Abruzzese 6: Il gol del vantaggio al 23’, scaturito su azione da calcio d’angolo, è il giusto coronamento alle buone prestazioni del difensore andriese nella sua seconda avventura in giallorosso. Il Gubbio preme e fa soffrire il Lecce con la lunga serie di spioventi ed in un paio di occasioni si fa sovrastare dagli avanti rossoblù, specialmente nell’azione del gol dell’1-2 di Malaccari.

Martinez 6: Il rientro dal primo minuto è tutto sommato positivo. Tiene a bada con le buone e con le cattive la veloce coppia d’attacco eugubina Falzerano-Schetter, mette una pezza ad un mezzo errore di Abruzzese, tradito dal terreno di gioco, e comanda bene il pacchetto arretrato giallorosso.

Lopez 6: Malaccari gli fa sudare le proverbiali “sette camicie” con la sua velocità palla al piede, mischiata ad un esponenziale tecnicismo. Il duello tra lo jesino ed il giallorosso ex West Ham è di categoria superiore, ma raramente l’uruguagio si è visto davvero in difficoltà. La sua presenza offensiva si limita al, fruttuoso, assist spizzato di testa per gol di Abruzzese.

Amodìo 5,5: Il fisico e pimpante centrocampo del Gubbio lo costringe ad una maggiore velocità nel fraseggio e nelle scelte di passaggio. Alla lunga la verve della mediana rossoblù lo ingolfa e la giusta scelta è quella di arretrare il suo baricentro aiutando di più il quartetto difensivo.

Papini 6: Combatte, tesse e cuce come sempre e “pulisce” tanti palloni sporchi tramutandoli in materia prima per le azioni offensive di marca giallorossa. Il compito di oggi è però leggermente più arduo, dato lo spessore fisico del centrocampo rossoblù, ma l’ex Carpi riesce comunque a duellare alla pari con la folta mediana del Gubbio e regala qualche interessante spunto, nonostante ad inizio ripresa affondi per un po’ tra i fraseggi di Malaccari e compagni

Ferreira Pinto 6,5: Duella con l’esperto Bartolucci, non riesce mai a guadagnare il fondo, ma scaglia ugualmente molti palloni interessanti per il centro dell’area dove Tartaglia, Radi, e Ferrari devono ricorrere agli straordinari. È lui ad accendere la miccia della bellissima azione che porta allo 0-2 di Beretta al 42’. Nella ripresa sparisce un po’ dalla zona d’attacco e partecipa alla fase difensiva.

Bogliacino 6: Il suo campionato sembra muoversi ormai nella direttrice del tanto sacrificio per la squadra e nell’assolvimento di importanti compiti di copertura: il suo lavoro double-face lo porta ad una non perfetta lucidità in fase offensiva, infatti, anche oggi è autore di qualche evitabile leggerezza in fase di ricerca dell’ultimo passaggio. Scodella bene la palla dello 0-1 e va in crescendo col passare dei minuti. Quasi totalmente dedicata al contenimento è la ripresa, salvo il tiro tentato alla mezz’ora.

            (85’ Salvi SV: Entra per dare densità alla mediana giallorossa nelle concitate fasi finali del match.)

Beretta 7: Il ragazzo è in un periodo di grazia. Ritorna ad agire largo a sinistra ed ogni sua azione personale crea scompiglio tra le strette maglie della difesa eugubina. Sfiora il gol in avvio con un’acrobazia delle sue, ma gioisce sul finire del primo tempo dimostrando reattività, tecnicismo e gamba fuori dal comune. Queste buone prestazioni in serie varranno l’ingresso dell’ex Pavia nei taccuini dei d.s. di serie superiori?

            (81’ Miccoli SV: Il suo ingresso porta due occasioni per il Lecce, entrambe partite dai suoi piedi. Paradossalmente le sue azioni personali fanno respirare la difesa del Lecce prima del finale ad alta tensione. )

Zigoni 6: La folta difesa del Gubbio lo costringe a battaglie impari contro tre centrali operanti nei sedici metri rossoblù. Il suo nome non compare nell’elenco delle occasioni da rete, ma il suo lavoro libera spazi vitali ai suoi compagni della trequarti d’attacco.

            (63’ Barraco 5: Rileva Zigoni per dare una linfa diversa alle manovre leccesi sulla fascia sinistra, ma rimane ai margini del gioco non partecipando mai attivamente alle (poche) costruzioni della ripresa e sparacchiando in aria una buona occasione.)

All. Lerda 6,5: Ritorna al 4-2-3-1 e la scelta si rivela vincente a causa della contestuale disposizione del 5-3-2 di Giorgio Roselli. Manda Zigoni a fare “l’esploratore” nell’area eugubina e la sua scelta viene premiata dallo 0-2 maturato nei primi 40 minuti. Il gol di Malaccari, giunto sul gong del primo tempo, gli guasta un po’ i piani, ma l’allenatore di Fossano sfodera una ripresa con il baricentro più basso e con più suggerimenti lunghi, non sfruttati dagli avanti giallorossi. Giusti i cambi nel finale e, tutto sommato, giusta la vittoria “ai punti” con dovuto ringraziamento al proprio numero 1 di giornata Caglioni.

Gli avversari: Gubbio

Pisseri 6,5
Bartolucci 5,5
Tartaglia 5
            (78’ Boisfer SV)
Radi 6,5
Ferrari 6
Giallombardo 5,5
Malaccari 7
Addae 5,5

Belfasti 6 
           (65’ Caccavallo 5,5)
Falzerano 6
            (71’ Luparini 6)
Schetter 5,5
All. Roselli 6

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