Lecce- Juve Stabia: L’analisi. Cuore e speranze

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Lecce – La vittoria contro la Juve Stabia, conquistata finalmente con le unghie e con i denti sbloccando il risultato quasi nelle battute finali, dà uno slancio al Lecce di Bollini dopo il passo falso patito al “Pinto” di Caserta. Il Successo contro le Vespe deve far ben sperare soprattutto per i presupposti che accompagnavano la vigilia.

I giallorossi, pieni di assenze, hanno avuto la meglio di una squadra potenzialmente implacabile in attacco ma venuta in terra salentina con il freno a mano tirato e forse propensa ad accontentarsi del pari. Non c’è tempo per prendere boccate d’aria: il gruppo del trainer mantovano sta già lavorando alacremente e domani sarà già vigilia di campionato, e che vigilia. Al “Via del Mare” arriverà la Salernitana di Menichini, nuova capolista del Girone C dopo la sonora vittoria nello scontro al vertice contro il Benevento, regolato per 2-0 dalle reti di Gabionetta e Calil.

LeporeChe Lepore! La vittoria di misura contro la Juve Stabia è stata la celebrazione di Checco Lepore, leader silenzioso dello spogliatoio giallorosso pronto a sudare quell’amata maglia in ogni posizione del campo. Se alla voce Franco Lepore nei vari database calcistici corrispondeva la voce esterno alto, a sua volta aggiornata in terzino dopo la parentesi alla Nocerina, il ragazzo del quartiere San Pio sembra aver trovato una nuova identità da play di centrocampo. L’infortunio occorso a Sacilotto ha aperto una pericolosa falla nello scacchiere salentino, prontamente coperta da Lepore, caparbio e rischiatutto nell’adattarsi in un ruolo mai provato in carriera. Se una partita giocata ad alti ritmi, con alto tasso di precisione negli appoggi, non bastava a celebrare il suo credo, ecco quel gol realizzato con rabbia nella “sua” porta, quella davanti alla Curva Nord, caduta giù in un boato pazzesco al gol di un ragazzo che popolava quei gradoni.

DinizSu e giù – L’intuizione vincente di Lepore, in gol dopo la “panchina” di Caserta (tanto per creare qualche grattacapo in più a Bollini), non è la sola nota lieta dell’importante vittoria giallorossa in chiave playoff. Il Lecce ha finalmente ritrovato il miglior Mannini, imperioso nei contrasti e paragonabile ad uno stantuffo sulla corsia destra. Dietro, la sicurezza di Diniz è ormai la costante del pacchetto difensivo: la partenza del “Tuma” Martinez ha forse responsabilizzato ancor di più il brasiliano, già pulito e costante nella scorsa stagione. Dietro la lavagna finisce invece Gustavo Vagenin, ancora alla ricerca di quell’esplosione nel tridente d’attacco giallorosso. L’ex Salernitana è volenteroso su ogni azione ma i suoi movimenti sono ancora da calibrare con le iniziative corali della squadra. Piccola tiratina d’orecchie anche per Moscardelli, un po’ troppo nervoso in occasione delle proteste, sia chiaro più che legittime data la direzione arbitrale poco felice di Marini, che hanno portato alla pesante ammonizione che lo costringerà a saltare il match contro la Salernitana. Stesso discorso per Lopez, punito per un fallo su Burrai certamente sanzionabile col giallo, ma diverso dal metro di giudizio applicato dal fischietto romano sui precedenti tackle delle Vespe stabiesi.

Salernitana – La partita di mercoledì alle 20:45 contro la Salernitana sarà l’ennesimo crocevia della stagione: se, giustamente, appaiono esagerati gli appelli di assalto alla prima piazza del campionato, occupata dai granata, una buona prestazione con i primi della classe farebbe schizzare in aria le quotazioni del Lecce in chiave playoff. La guardia deve rimanere però alta: tutti ricordiamo l’andamento (metaforicamente) singhiozzante della prima parte di stagione, dove ad un Lecce “ammazzacapoliste” in terra campana seguì una squadra disattenta in partite ampiamente alla portata sulla carta. Contro la compagine di Lotito peseranno, oltre a quella di Papini e Sacilotto, le assenze degli squalificati Lopez e Moscardelli. I rientri di Filipe e Salvi proveranno a riequilibrare la bilancia: Bollini tirerà fuori dal cappello qualche altra soluzione per far gioire i propri tifosi nello scontro contro la capolista? 

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