Squinzano, venti di crisi rientrati. Andrea Pulli ricuce le due anime della maggioranza

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consiglio comunaleSquinzano (Le) – Sembrava che sull’amministrazione Miccoli si stesse addensando un temporale, dopo l’annuncio via sms di un eventuale voto contrario all’approvazione di bilancio da parte dei consiglieri Solazzo, Pezzuto e Saquella.

In questo scenario è intervenuto il vicesindaco Andrea Pulli nei panni di abile mediatore delle varie anime della maggioranza e il risultato sembra aver dato ragione al vice sindaco di Squinzano.

Infatti, i due dei tre presunti “dissidenti”, al termine di un incontro presso lo studio dell’Avvocato Pulli, hanno rilasciato un comunicato molto distensivo: “Dopo l’incontro avuto nel pomeriggio di oggi con il Sindaco Mino Miccoli – tenutosi nello studio dell’avv. Andrea Pulli, Vicesindaco, alla presenza dello stesso e dell’Assessore Vincenzo Vespucci – abbiamo chiarito alcune vicende legate all’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2016, che sarà discusso domani in consiglio comunale. È stato un incontro sereno e propositivo, conclusosi con la condivisione e il chiarimento dei punti che noi consiglieri avevamo chiesto di approfondire. A ogni buon conto, piace ai sottoscritti chiarire che anche l’articolo apparso qualche giorno fa su Totem comunque non voleva significare un allontanamento della maggioranza e, men che meno un voto contrario al bilancio. Condividiamo, sin dal primo giorno, con questo gruppo di persone ed il Sindaco una visione innovativa della città e della marina e rimane immutato l’entusiasmo con il quale ci siamo proposti alla collettività per essere suoi rappresentanti. Le richieste di chiarimento, le critiche o possibili fraintendimenti, su questioni anche importanti, non possono far vacillare l’Amministrazione Miccoli nella quale siamo fortemente ed emotivamente impegnati nel sostenere l’interesse della nostra comunità e la sua gente”.

La firma in calce di Pezzuto e Solazzo (Saquella probabilmente aveva già chiarito la sua posizione), dovrebbe sancire la fine delle “presunte ostilità”.