US Lecce-Melara e (quasi) Papini: le nuove pedine del centrocampo del Lecce.

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us lecceIl ventaglio delle scelte per il centrocampo del Lecce comincia a prender forma: la società giallorossa infatti ha comunicato di aver acquisito il diritto alle prestazioni dell’esterno destro di proprietà della Reggina Fabrizio Melara e del mediano di rottura Romeo Papini, ultima stagione al Carpi, la cui trattativa è in fase di definizione. Un metaforico salto dal paradiso all’inferno. È questa l’allegoria del trasferimento in via definitiva del centrocampista Melara al Lecce, dal paradiso della promozione in Serie B raggiunta con la maglia del Carpi all’inferno del Lecce, costretto ad inseguire ancora il traghetto con destinazione cadetteria.

Il trasferimento tra le due interpreti della finale playoff dello scorso campionato di Lega Pro 1A è solo figurato perché la società guidata dalla famiglia Tesoro ha acquistato l’esterno destro romano dalla Reggina, squadra che deteneva la proprietà del cartellino.

Fabrizio Melara passa al Lecce a titolo definitivo e percorre il percorso inverso di quello di Max Benassi, che ha raggiunto Reggio Calabria per disputare con la maglia amaranto il prossimo campionato di Serie B. È un esterno destro a maggior predisposizione offensiva, in pieno stile Moriero che, in questi suoi primi mesi di lavoro, ha fatto vedere un Lecce che punta molto sulle ali offensive capaci di creare la superiorità numerica, passepartout per una successiva superiorità numerica al centro dell’area ed in zona gol.

Melara ingrana nella stagione 2010/11 con la Spal. Con gli estensi conduce il suo primo campionato di Lega Pro 1 da titolarissimo, padrone della fascia destra e contribuisce alla tranquilla salvezza della squadra di Ferrara con 29 presenze ed un gol.

L’anno successivo, dopo i primi sei mesi con ancora indosso la maglia della Spal, è l’anno del salto in B: a comprarne il cartellino è la Reggina, squadra con velleità di massima serie poi rotte dall’andamento disastroso della stagione dei calabresi.

In B Melara parte dalla panchina ma riesce a raggiungere un buon risultato nonostante l’esordio in cadetteria: 11 presenze (per 476 minuti totali) e 3 gol.

La stagione scorsa vede continuare il buon leitmotiv di Melara che comincia a conquistarsi il posto da titolare nelle gerarchie dell’allenatore ex Taranto Davide Dionigi cominciando ad occupare il suo ruolo preferito, ossia l’esterno destro alto in un 4-2-3-1 in salsa spagnola.

Nella sessione di calciomercato di gennaio scoso, le strategie della società di Lillo Foti identificano in Salvatore Antonazzo il nuovo cursore di fascia destra. Dionigi approva passivamente e Melara si ritrova al bivio se ripartire dalla panchina o scegliere il progetto ambizioso di un Carpi stabilmente in zona playoff.

L’esterno scuola Lazio (compagine con la quale vanta anche una presenza in Europa League) sceglierà la squadra di mister Brini e continuerà il suo ottimo rendimento: dolorosa per i tifosi del Lecce è la sua magistrale prestazione nel 2-2 del Via del Mare.

Romeo Papini, 30enne romano con tantissima B alle spalle, potrà essere il mediano di rottura necessario in fase difensiva. Scuola Ternana, è proprio con la maglia delle Fere il suo debutto in B nella stagione 2005/06, stagione in cui Papini scala subito le gerarchie di campo e colleziona 22 presenze e 1704 minuti. La retrocessione degli umbri lo porta qualche chilometro più giù a Pescara. La sua sostanza a centrocampo (25 presenze e 1800 minuti) non basta ad evitare la maglia nera del campionato che va proprio agli abruzzesi, campionato atipico che ha visto in B Juventus, Napoli e Genoa poi promosse.

Altra stagione altra avventura nel 2007-08: è la volta di Grosseto. Nel biennio maremmano Papini soffre la concorrenza a centrocampo e parte dalla panchina: le sue stagioni sono singhiozzanti per Papini ci sono solo scampoli di partite e poche presenze dal 1′ che gli valgono 27 presenze in due stagioni.

Nel 2011-12 il mediano sposa il progetto Spezia scendendo di categoria. 

Michele Serena però lo rilega tra i primi cambi preferendogli il duo Buzzegoli-Carobbio ed è ancora panchina. 

L’anno scorso il trasferimento al Carpi, arrivato in chiusura di calciomercato, dove il centrocampista romano ha centrato la sua seconda promozione in due anni dopo quella spezzina. In Emilia per lui 16 presenze ed un gol, con la stessa continuità di gioco dell’avventura ligure (1061 minuti a Carpi, 961 a La Spezia).

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