Dopo la firma da parte del Presidente del Consiglio del nuovo DPCM, che entra in vigore il 5 novembre, l’Associazione Nazionale dei Presidi di Puglia reputa urgente il ritiro già da oggi dell’ordinanza del Presidente Emiliano n. 407 emanata il 27 ottobre scorso.
“Non può più rimanere in vigore a nostro avviso – scrive Roberto Romito, Presidente di ANP Puglia -, in tema di servizio scolastico, un’ordinanza più restrittiva delle misure disposte con atto del Governo e che rimarrebbe comunque più restrittiva anche nel caso la Puglia fosse dichiarata “zona rossa” (massimo livello di rischio).
Il nuovo DPCM, infatti, assegna al Ministro della Salute, sentiti i Presidenti delle Regioni, l’autorità di disporre la collocazione dei territori regionali (o di loro parti) in una delle due zone (arancione o rossa), sulla base dei dati epidemiologici valutati dai consulenti scientifici del Governo (Istituto Superiore di Sanità e CTS) e discussi con le Regioni stesse.
In entrambi i casi, che siano in zona arancione o rossa, il DPCM prevede che nei territori interessati continui ad essere effettuata in presenza l’attività didattica delle scuole dell’infanzia, primaria e media (limitatamente alla sola prima media nel caso in cui si ricada nella zona rossa)”.
Per questi motivi, conclude Romito nella nota, “è necessario, ad avviso della nostra organizzazione, che venga ritirata l’ordinanza 407, in quanto fortemente disallineata rispetto alle disposizioni governative da domani in vigore. Il ritiro sarebbe inoltre funzionale a dare maggiori certezze operative ai dirigenti delle scuole che, qui in Puglia ma anche altrove, hanno visto modificarsi in pochi giorni e più volte gli assetti normativi, con il conseguente stress e caos organizzativo in cui sono precipitate, in una situazione già difficile di per sé, le istituzioni da loro dirette”.