Quote rosa nell’amministrazione di Salice S.no: il TAR dà ragione al Sindaco

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Salice S.no (Le) – La Giunta di Salice Salentino è legittima – Il Sindaco non ha violato le pari opportunità!

È questo il pronunciamento del Tar di Lecce che, con sentenza 26/09/22 n. 1642, ha respinto il ricorso presentato dai Consiglieri di opposizione, ritenendo legittimo l’operato del Sindaco, Cosimo Leuzzi, che aveva nominato un solo Assessore di genere femminile.

Questi i fatti.

Con Decreto del 28 Giugno scorso, il neo Sindaco di Salice Salentino, Cosimo Leuzzi, nominava la nuova Giunta del Comune di Salice Sal.no, individuando quattro Assessori, tra cui una sola donna, invece che due.

Il primo cittadino motivava il suo operato sostenendo di aver non aver individuato altre donne disponibili ad assumere l’incarico di assessore, nonostante le ricerche svolte e il gran numero di donne appositamente interpellate.

La nomina della Giunta veniva impugnata dai Consiglieri di opposizione e dai candidati nelle liste avversarie che, adito il Tar Lecce, ne chiedevano l’annullamento per violazione della normativa sulle pari opportunità e in particolare per violazione dell’art. 1, comma 137, della Legge n. 56/14, secondo cui “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico”.

Il Tar di Lecce, con sentenza 26/09/22 n. 1642, ha accolto le tesi dell’Avv. Alessandra Cursi, difensore del Comune di Salice ed ha respinto il ricorso proposto, ritenendo legittimo l’operato del Sindaco e la composizione della Giunta comunale in quanto “l’istruttoria svolta dal Sindaco, estesa a un cospicuo numero di donne, consigliere di maggioranza e/o elettrici del Comune di Salice e di altri enti locali, non conduceva ad alcuna concreta disponibilità all’assunzione dell’incarico”.

Il Sindaco, Cosimo Leuzzi, “esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto, soprattutto perché la pronuncia del Tar di Lecce è entrato nel merito del mio operato e lo ha giudicato legittimo, affermando a chiare lettere che non ho mai violato le pari opportunità ma, anzi, ho fatto tutto il possibile per rispettarle. Questa sentenza mette la parola fine ad una polemica strumentale che in questi mesi mi ha visto vittima di critiche ingiuste, alimentate in maniera strumentale dall’opposizione”.

Grande soddisfazione esprime anche l’Avv. Alessandra Cursi, difensore del Comune, in quanto “il Tar, accogliendo la nostra tesi, ha dato atto che il Sindaco ha rispettato il principio delle pari opportunità, affermando che a tale principio è possibile derogare tutte le volta in cui si dimostri, come in questo caso, che non vi erano donna disponibili a ricoprire l’incarico di assessore.