Il Consiglio di Stato ha conferito in discarica l’ecotassa della discordia

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Copertina ArticoloLecce – Buone notizie dal Consiglio di Stato per i comuni salentini Lecce compresa. L’importante organo, infatti, ha accolto il ricorso proposto dall’avvocato Luigi Quinto  per conto di ben 51 comuni della provincia di Lecce, sospendendo la determinazione della Regione Puglia del 27 dicembre scorso, che aveva fissato a 25,82 euro per tonnellata l’aliquota del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani per l’anno 2014 in tutti i comuni della penisola salentina.

Come illustrato nel ricorso al giudice amministrativo, la norma, al fine di favorire la minore produzione di rifiuti ed il recupero dagli stessi di materie prime ed energia, ha disposto una riduzione al 20 per cento del tributo nell’ipotesi in cui venga conferito in discarica solo lo scarto di uno dei trattamenti previsti dalla legge ( umido, plastica, vetro, metalli). La Regione Puglia, facendo riferimento ad una precedente normativa sulla raccolta differenziata, ha disconosciuto la riduzione del tributo, prevista da questa legge per la gran parte dei comuni salentini, fissando il pagamento dell’ecotassa nella misura massima; ritenendo che la riduzione del tributo operi esclusivamente in relazione alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta da ciascun comune sia in valore assoluto sia come incremento rispetto all’anno precedente, ha  di fatto omesso di applicare la legge statale che considera come dato essenziale la qualità del conferimento in discarica come “scarto”.

 Il Consiglio di Stato, accogliendo le argomentazioni difensive dell’avvocato Quinto, ha riformato il giudizio del Tar di Lecce e ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti regionali impositivi dei maggiori oneri per i comuni leccesi, che come è stato evidenziato, avrebbero avuto gravi ricadute sui loro bilanci a causa dell’aumento delle aliquote. Inoltre, il ricorso è stato ritenuto meritevole di accoglimento in considerazione del fatto che il trattamento, svolto presso gli impianti della Provincia di Lecce, risponde alle finalità di ottenimento di una riduzione prevista dalla legge statale in termini sia di recupero energetico, sia di riduzione della frazione di rifiuto smaltito.

Una delle ragioni che ha portato ad un esito favorevole dell’istanza presentata dall’avvocato Quinto, è rappresentata da un’ingiustificata disparità di trattamento con i comuni della Provincia di Taranto posta in essere dalla Regione Puglia che, pur in presenza di condizioni analoghe in ordine al ciclo di trattamento dei rifiuti nelle due province, ha ritenuto applicabile il beneficio statale solo in favore di Taranto e non anche di Lecce. “La vittoria dei Comuni salentini – hanno dichiarato i sindaci dei comuni interessati  – è la vittoria dei cittadini che subiscono, attraverso la maggiore tassazione, l’incidenza dell’ecotassa disposta dalla Regione. Il risparmio complessivo per l’anno in corso sarà di circa 3milioni di euro, con l’ulteriore possibilità per i comuni interessati di chiedere alla Regione Puglia il rimborso delle maggiori somme finora pagate a partire dall’entrata in funzione dell’attuale sistema impiantistico di trattamento dei rifiuti (2009) per un importo complessivo che si calcola intorno ai 10 milioni di euro”.

Il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei,  prendendo posizione sulla bocciatura dell’ecotassa da parte del Consiglio di Stato, ha dichiarato: Quanto abbiamo asserito per mesi è puntualmente avvenuto. La politica regionale sui rifiuti fallisce ancora miseramente. Mentre chiedevamo con forza di chiarire come la Regione intendesse chiudere il ciclo dei rifiuti mettendo in campo un piano realizzabile e immediato, consigliando con responsabilità il rinvio di un salasso sui cittadini come l’Ecotassa, l’assessore Nicastro e il presidente Vendola insistevano imperterriti nella applicazione di un balzello iniquo. Come si può pretendere di chiedere una ulteriore tassa a quei cittadini che fanno la raccolta differenziata ma per colpe non a loro ascrivibili vedono vanificato ogni impegno, perché i rifiuti organici vengono ancora smaltiti in discarica dal momento che la Regione Puglia non ha ancora realizzato gli impianti di compostaggio che dovevano chiudere il ciclo dei rifiuti? La Regione si fermi e faccia mea culpa sul suo ennesimo fallimento dialogando con i Comuni che hanno dimostrato grande attenzione per le loro comunità“.

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