Poker del Cesena sul Lecce: Asta furioso

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Lecce – Il Lecce esce dal Manuzzi di Cesena con una sonora sconfitta per 4-0 che costa l’eliminazione dalla Coppa Italia. Sebbene la sconfitta costituisse un epilogo ampiamente preventivabile, è l’approccio mentale a non essere piaciuto a nessuno e in primis a mister Asta che, in conferenza stampa, ha richiamato tutti all’ordine. Il Lecce è apparso arrendevole e poco cinico crollando letteralmente nel secondo tempo dopo aver retto discretamente nei primi quarantacinque minuti. Quella di ieri, però, è stata anche la partita che ha segnato il ritorno al Manuzzi dell’applauditissimo Giuseppe De Feudis a poche settimane dall’addio al club bianconero in cui ha militato per ben sei stagioni.

Tra i giallorossi, mister Asta schiera Beduschi come esterno destro di difesa e Cosenza centrale mentre, per il resto, conferma la formazione uscita vincitrice dalla lotteria dei rigori contro il Catanzaro. Per i padroni di casa, mister Drago deve far fronte già all’ottavo minuto al forfait di Garritano mandando in campo al suo posto Rodriguez, mattatore di giornata. 

In apertura di match, è Benassi a salvare il risultato per due volte ma lo stesso portiere ex Arezzo nulla può quando una dormita della retroguardia giallorossa permette a Ragusa di insaccare su assist di Kone. 

La partita è viva e, nonostante i ritmi alti, il Lecce non riesce ad arrivare quasi mai al tiro facendo riaffiorare quel vecchio difetto della scarsa concretezza in avanti. Il Cesena reclama per due volte il calcio di rigore che potrebbe chiudere già dopo mezz’ora il match ma, in entrambe le occasioni, il signor Chiffi non concede la massima punizione. 

Nel secondo tempo, il Lecce sembra partire bene ma l’errore di Doumbia solo di fronte ad Agliardi  prima e l’infortunio di Cosenza (si prevede un lungo stop per lui) dopo spianano la strada per la goleada cesenate. A chiudere il match sono Rodriguez (doppietta) e Molina che fissano il risultato su un 4-0 che non lascia spazio ad interpretazioni. 

Quella di Cesena è una sconfitta che deve far riflettere ma non deve demoralizzare. Siamo ancora ad agosto, la squadra è da completare e i meccanismi da rodare. Proprio qui nel Salento abbiamo vivo il ricordo di stagioni iniziate con una clamorosa sconfitta in coppa Italia contro squadre anche meno quotate e di categoria inferiore e concluse con una promozione o una salvezza. Il segreto è uno e uno solo: testa bassa e pedalare. 

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