Pontedera-Lecce: le pagelle. Sfortuna Doumbia, continuità Papini

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pagellePontedera (Pi) – Il Lecce impatta al “Mannucci” di Pontedera con qualche polemica e recriminazione ma supera il crash test contro una squadra d’alta classifica ed allunga la striscia positiva a 6 partite. La conduzione del match è stata per lunghi tratti in mano ai salentini capaci di spingere il Pontedere nella propria trequarti; dall’altra parte i toscani hanno retto agli assalti giallorossi (anche per l’improduttività di una serie di palloni) ed hanno affidato la loro reazione a lunghi lanci per i “gemelli del gol” Grassi ed Arrighini. Ai punti il pareggio è il risultato più giusto con il computo delle ghiotte occasioni che si ferma al punteggio di 2-2 con il palo clamoroso di Doumbia e la girata di Zigoni in avvio per il Lecce e le due azioni di contropiede concluse male da Arrighini e Grassi per i granata toscani. È un punto che deve essere accolto positivamente anche grazie ai risultati degli altri match che rimescolano le carte del campionato: zona playoff a due punti (Benevento a quota 14) e vetta sempre a nove (Pisa e Pontedera 21).

Perucchini 6: Sospira per i pericoli sventati sulle occasioni di Grassi e Arrighini e svolge bene l’ordinaria amministrazione. Da rivedere qualche suo rinvio di piede decisamente impreciso.

D’Ambrosio 5,5 : Soffre le folate dettate dai contropiedi del Pontedera e segna la sua partita con un giallo arrivato troppo presto. Cerca troppo spesso la giocata più difficile nelle sue proposizioni offensive e non riesce a contenere sempre i formidabili contropiedi dei toscani.

Martinez 5,5 : Il Lecce lascia scoperto il fianco sui contropiedi e lui arriva a vincere un duello da “Mezzogiorno di fuoco” al 19′ con Arrighini al limite dell’area. A seguito di quest’episodio la sua partita si involve: tre brutti errori di controllo palla rischiano di mandare a rete il Pontedera. 

Diniz 6: Regge l’impatto offensivo della coppia di capocannonieri di stagione non andando in affanno; cerca di farsi vedere anche sui calci piazzati ma invano.

Lopez 5: Primo passaggio a vuoto per l’uruguagio che, come D’Ambrosio, gioca due terzi della partita con sulla testa la spada di Damocle del giallo di inizio match. La sua prestazione non decolla mai, è costretto basso da Galli e scaglia una serie di cross improduttivi dalla trequarti.

Papini 6,5: Signore del centrocampo. Il Pontedera è numericamente superiore nella mediana ma Papini non va quasi mai in affanno riuscendo a essere presente in entrambe le fasi recuperando la posizione in quasi tutti i contropiedi del Pontedera; detta i tempi in fase di possesso ma non trova l’imbucata giusta a causa dell’eccessivo traffico della metà campo toscana.

Parfait 6: Segue i dettami tattici di Lerda e gioca a due tocchi evitando di rallentare eccessivamente la manovra giallorossa; prova a incidere sul match con due tiri da fuori che però finiscono alti sopra la traversa.

(dall’81′Amodio 6,5: Gestisce i tempi del forcing finale non buttando via palloni e rischia il “gollonzo” sul rimpallo scaturito dal pressing su Lenzi)

Ferreira Pinto 6: Tocca molti palloni, è presente nella manovra ma, come tutta la squadra, sbaglia nell’insistere sui cross dalla trequarti snobbando la ricerca del fondo. Cala di intensità nel secondo tempo e arretra un po’ cercando di servire i suoi compagni.

(dall’85’ Melara SV: la sua fisicità sarebbe dovuta servire al forcing finale leccese ma spreca anche lui un buon pallone nel cuore dell’area. ) 

Bogliacino 5,5: riscopre le nozioni di centrocampista centrale a seguito della superiorità numerica pontederese al centro del campo essendo costretto a rinculare di qualche metro per aiutare i suoi compagni. Non riesce a produrre grandi giocate sul sintetico zuppo del “Mannucci” anche per il gran lavoro del mediano Caponi. 

Doumbia 6,5: Non si trova a suo agio quando deve affrontare gli avversari in fazzoletti di campo; nel primo tempo ha due buone occasioni ma prima arriva tardi all’appuntamento con la sfera e poi spreca malamente un’ottima punizione. La ripresa e la stanchezza dei 22 in campo gli permette di esprimersi meglio a campo aperto arrivando alla conclusione del 36’s.t. che si stampa sul palo. 

Zigoni 6: Il Pontedera è la seconda difesa piu battuta del campionato ma oggi si è chiusa spesso a riccio affidandosi solamente alle intuizioni delle sue punte. La conseguenza è che Zigoni si trova spesso a battagliare contro due difensori. Ha un occasione in apertura, sventata da Lenzi, e nient’altro.

(dal 63’ Miccoli 6,5: Non è al cento percento ma il suo ingresso cambia comunque il leitmotiv della partita in assalto giallorosso; gioca da finto centravanti ma le sue belle intuizioni per Doumbia e Melara non valgono l’insperato vantaggio. Il Lecce lo attende a pieno regime.) 

All. Lerda 6,5: Il recupero prosegue nel migliore dei modi. Il suo Lecce ben figura a casa dellacapolista Pontedera imponendo il suo ritmo e costringendo i granata alla ricerca dell’occasione solo su contropiede. Il giallo delle dichiarazioni del guardalinee, a seguito di un dubbio fuorigioco fischiato a Melara, meriterebbero una maggiore attenzione da parte dei vertici della Lega Pro: errare è umano, perseverare è diabolico.

Gli avversari: Pontedera 

Lenzi 6,5
Pezzi 5,5
Gonnelli 6
Verruschi 6
Galli 6
Settembrini 5,5
(74’ Bartolomei 6)
Caponi 6
Di Noia 5,5
(61’ Regoli 6)
Pastore 5,5
(86’ Romiti SV)
Grassi 6,5
Arrighini 6

All. Indiani 6,5

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