Intensità in mezzo e piedi buoni avanti: occhio al Prato

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PratoLecce– Il ricordo della bella partita dell’andata basterebbe a mantenere alta la guardia in casa Lecce, come se non fossero già sufficienti le residue speranze di primo posto e i postumi del passo falso nella precedente trasferta in quel di Viareggio. Prato-Lecce, in programma domenica allo stadio “Lungobisenzio“, sarà una partita importante, soprattutto per i Lanieri di casa chiamati a giocarsi le ultime chances di acciuffare la zona playoff, sfuggita alla squadra biancazzurra a causa di un leggero calo seguito a un inizio di campionato ben disputato.

Imbattuti poi altalenanti I toscani, grazie alla loro sostanza e a una difesa inizialmente quasi impenetrabile, si sono rivelati un osso duro per tutte le squadre del campionato. La prima sconfitta, patita dal Prato proprio al “Via del Mare” di Lecce, ha avviato un lungo tunnel di buio dove la squadra di Esposito ha raccolto solo una vittoria in dodici partite, scivolando quindi fisiologicamente ai margini della zona playoff. La vittoria contro il Pontedera (4-2 alla 24′ giornata) ha poi avviato una mini-striscia positiva, continuata dal successo a tavolino contro la Nocerina e dalla vittoria di misura contro l’Esperia Viareggio, che ha permesso il riacutizzarsi dei sogni playoff per la squadra pratese. I biancoazzurri fanno della solidità la loro forza, infatti, il Prato ammortizza una scarsa propensione alla vittoria, specialmente in casa, con tanti pareggi e pochi scivoloni, solo sei a fronte dei dodici pareggi e delle otto vittorie. Paradossalmente i Lanieri hanno un rendimento migliore in trasferta: all’ottimo ruolino di marcia di cinque vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte in giro per l’Italia rispondono tre striminzite vittorie tra le mura amiche dello stadio “Lungobisenzio” affiancate a ben sette pareggi e a due sconfitte. Nella scorsa giornata i Lanieri hanno interrotto la loro striscia positiva in quel di Frosinone: al “Matusa” la capolista ha dominato il match possedendo sempre il pallino del gioco e mettendo alle corde la compagine pratese, impossibilitata nel produrre una reazione sufficiente a causa dell’ottimo lavoro della retroguardia ciociara, comandata perfettamente dall’estremo difensore Zappino.

La forza nel mezzo- Vincenzo Esposito, allenatore ex Inter Primavera, Ravenna e Grosseto, ha a disposizione una rosa ben assortita e con elementi di indubbio valore per la categoria e per il suo scolastico 4-4-2, modulo preferito dal trainer piemontese ma alternato spesso ad altri schieramenti, anche a partita in corso. Il punto di forza del Prato è il centrocampo, motore della squadra, reparto costruito sull’intensità, sulla densità e sui polmoni di elementi di grande generosità come Cavagna, Romàn (domenica indisponibile per squalifica) e Serrotti. All’operativo centrocampo lo scacchiere di Esposito affianca un attacco eclettico e dotato di elementi più che interessanti. Eric Lanini, 20enne scuola Juventus, è il mattatore dell’attacco pratese con 6 gol in 16 presenze diluite su soli 1206 minuti, infatti, Lanini è stato recuperato recentemente da un infortunio e, probabilmente, proprio domenica ritornerà a giocare dal 1’. La spalla del giovane bomber torinese potrebbe essere un calciatore dal passato di lusso: Andrea Pisanu, ex centrocampista offensivo di Bologna e Parma con buone apparizioni anche in coppa UEFA con i ducali, è approdato a Prato dopo l’esperienza nellla Major League Soccer statunitense con la maglia del Montreal Impact, compagine che ha annoverato tra le proprie fila anche altri italiani di lusso come Nesta e Di Vaio. Pisanu, non ancora in perfetta forma partita, si giocherà il posto in attacco con l’altro giovane (scuola Bologna) Magnaghi ed il brasiliano Silva Reis, atleta impiegabile anche nella posizione di trequartista in caso di 3-4-2-1, altra disposizione utilizzata dal Prato in questo campionato. 

 

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