Resistenza e sostanza: il Lecce vince a Grosseto

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zigoniGrosseto – Il Lecce è una grande squadra, lo si può dire senza ombra di dubbio. Il Lecce è ancora corsaro in terra toscana e batte il Grosseto con uno 0-1 che distrugge le ultime speranze playoff della squadra maremmana, condannata ad una stagione quasi sicuramente fallimentare. Il Lecce ha conquistato i tre punti che alimentano quelle (mica tanto) nascoste speranze di primo posto dopo una partita dalle due facce: al primo tempo di inequivocabile marca grossetana è seguita una ripresa di forte carattere dove il Lecce ha fatto quadrato attorno alle proprie capacità; i giallorossi hanno colpito la squadra di Acori alla prima vera occasione con Zigoni, maturata dopo l’espulsione di Formiconi che ha lasciato in dieci la squadra maremmana. In vantaggio numerico il Lecce ha fallito più volte il colpo del raddoppio, ma ha conquistato lo stesso i famigerati tre punti che renderanno il match di domenica prossima contro il Frosinone una corrida non adatta ai deboli di cuore.

Primo tempo – L’inizio del Grosseto è arrembante e, dopo un solo minuto, il calcio di punizione di Biraschi dà soltanto l’illusione del gol. Il Lecce, dopo un altro brivido confezionato con un passaggio troppo corto di Martinez a Caglioni, soffre l’accelerazione grossetana: al 4′ è Ferretti a impensierire il portiere di Seriate con un tiro al volo da fuori, seguito ad un sombrero su Martinez, che sibila soltanto al di là del palo. Il Lecce, con le gambe un po’ imballate dal prorompente scatto maremmano è costretto ad arretrare il proprio baricentro, Doumbia e Barraco sono costretti al pressing e gli avanti Beretta e Miccoli sono chiamati spesso a scalare la montagna eretta dai difensori maremmani. La verve del Grosseto vale anche la prima grossa occasione del match, capitata sui piedi di Marotta al 15′: cross di Onescu, lasciato spesso e volentieri colpevolmente libero, anticipo su Abruzzese dell’attaccante ex Bari e grande parata di Caglioni che con uno scatto di reni alza la sfera e salva i suoi. La voglia di salvare la stagione mostrata dai ragazzi di Acori spaventa il Lecce, costretto a lunghi lanci senza pretese per il duo offensivo in balìa del pacchetto arretrato maremmano. Capitan Miccoli “sente” il momento di difficoltà e cerca di essere più presente nel match arretrando il suo raggio d’azione e fungendo da punto di riferimento per i propri compagni. I giallorossi cercano di spezzare il gioco, facendo perdere il ritmo ai maremmani, e puntano sui calci piazzati e sulle intuizioni, purtroppo per il Lecce poco fortunate nel primo tempo, di Miccoli. Il tasso di pericolosità offensiva del Grosseto scende, ma dall’altra parte la costruzione di gioco giallorossa è spesso farraginosa e affidata alla speranza dell’errore del duo centrale Burzigotti-Biraschi, a tratti punto debole in questa stagione. Papini, sempre intelligente e di sostanza, cerca con forza di spingere il Lecce dall’apatia e ci riesce trasformando tanti palloni sporchi in idee offensive e facendo rientrare Obodo, insidioso e sempre attivo, nei propri ranghi. Una palla persa da Miccoli al 39′ avvia il contropiede maremmano, poi sfruttato malamente da Marotta, colpevole di aver tenuto troppo la palla tra i piedi nella zona sinistra dell’area. Il Grosseto gioca meglio grazie alla lucidità del suo centrocampo, reparto che dà spesso l’impressione di essere in superiorità numerica rispetto alla mediana salentina, deputata oggi solo al contenimento. Le azioni del Lecce, quasi mai con la palla tra i piedi, sono insipide e i cross dalla trequarti di Barraco sono preda facile per la contraerea grossetana. I tiri da fuori di Obodo al 44′ e di Formiconi al 45′ sanciscono ancora il dominio territoriale del Grosseto, evidenziato ancora di più dal computo di 6 corner a 1 per la squadra maremmana, ma insufficiente per concludere il primo tempo con un punteggio diverso dallo 0-0.

Secondo tempo – La scossa apportata da mister Lerda porta, al 46′, il Lecce a cominciare il primo tempo nella metà campo grossetana: punizione di Miccoli e salvataggio di Lanni, bravo nell’anticipo decisivo su Papini nell’area piccola. Il Lecce sembra più lucido rispetto al primo tempo, ma prima la punizione di Miccoli e poi le percussioni orchestrate da Diniz e Barraco sono disordinate e infruttifere. Marcus Diniz, tornato nel ruolo di terzino destro, è efficiente e pulito nonostante le sue azioni siano scolastiche ed apparentemente facili, visto lo stile elegante mostrato oggi dal difensore ex Livorno. La partita sale pian piano di ritmo, ma il Lecce del secondo tempo è capace a rispondere a tono alle idee grossetane ed a mettere in difficoltà la difesa. Ai giallorossi manca l’ultimo passaggio, infatti, prima Diniz dopo un’altra bella azione personale e poi Barraco non riescono a mettere in porta gli attaccanti giallorossi. Un’ingenuità del terzino Formiconi imprime la svolta alla partita al 59′: palla per Doumbia e fallo del terzino destro biancorosso che guadagna anzitempo la via degli spogliatoi. La superiorità numerica del Grosseto porta il Lecce a essere più pericoloso dalle parti di Lanni: è Miccoli al 63′ con una girata a sfiorare la traversa tra le (ingiustificate) proteste grossetane che chiedevano ai giallorossi di buttare la palla fuori con Pagano a terra. La girandola di cambi ridisegna il Lecce con Zigoni e Amodio per Salvi e Barraco ed è solo il preludio del fulmine che porta in vantaggio il Lecce al 69‘: ripartenza giallorossa guidata da Diniz, cross per Doumbia per Gianmarco Zigoni che salta più in alto di Burzigotti e spizzica il pallone quel tanto che basta per farlo spegnere nell’angolo destro della porta grossetana: è il ritorno al gol della punta ex Pro Vercelli, autrice di un ingresso in campo da sogno. Al 72′ ancora Zigoni sfiora il raddoppio: servizio perfetto di Miccoli, piattone del “pennellone” dell’attacco giallorosso e parata di Lanni che tiene la sfera tra i guantoni. Il Lecce cerca di mettere alle corde il Grosseto, ma al 74′ Miccoli fallisce il colpo del k.o. tirando su Lanni in uscita un pallone ricevuto sulla trequarti maremmana dopo un lungo lancio dalla difesa. Tre minuti dopo Lerda decide di dare sostanza alla mediana giallorossa togliendo dal campo un Fabrizio Miccoli visibilmente contrariato per far posto a Ferreira Pinto. Il Grosseto, nonostante giochi in 10 contro 11, cerca di abbozzare una reazione che porta allo squillo di Bombagi all’82’ con una punizione da fuori che finisce a lato. Marotta, uomo ovunque biancorosso, viene toccato duro da Martinez al 79′ e l’arbitro De Martino commina il (giusto) giallo al difensore costaricano che salterà la sfida col Frosinone. L’ingresso di Ferreira Pinto, elemento spesso sottovalutato dai più, spezza ulteriormente un finale di match dove il Grosseto tenta il tutto per tutto con i il tiro da fuori di Ricci ribattuto da Martinez e la soluzione in mischia di Obodo finita di poco alta. Allo scoccare del 90′ una bella azione del Lecce, condotta da Papini, Amodio e Ferreira Pinto, non viene sfruttata a dovere dall’ex Atalanta che si fa anticipare da un difensore maremmano. I quattro minuti di recupero vengono gestiti in modo sufficiente dai giallorossi, non perfetti nella gestione del pallone, ma le restanti velleità di rimonta del Grosseto sbattono sul muro eretto da Caglioni, bravo a tenere a sè il pallone scagliato da Obodo nell’ultimo tentativo grossetano al minuto 94.

Il tabellino

Grosseto – Lecce 0-1

Grosseto (4-4-2): Lanni; Formiconi, Biraschi, Burzigotti, Legittimo; Onescu (85’Mancini), Ricci, Obodo, Pagano (64’Bombagi); Marotta, Ferretti (77′ Esposito). A disposizione: Maurantonio, Terigi, Gotti, Perini. All. Acori

Lecce (4-4-2): Caglioni; Diniz, Martinez, Abruzzese, Lopez; Barraco (64’Zigoni), Salvi (64’Amodio), Papini, Doumbia; Miccoli (77′ Ferreira Pinto), Beretta. A disposizione: Perucchini, Vinetot, Rullo, De Rose. All. Lerda

Reti: 69′ Zigoni

Espulso: al 59′ Formiconi per doppia ammonizione

Ammoniti: 28′ Formiconi, 38′ Pagano, 67′ Miccoli, 67′ Beretta, 79′ Martinez, 92′ Bombagi.

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