L’analisi: Occhio in alto, il Lecce è li!

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AnalisiLecce– Perugia 59, Frosinone 59, Lecce 58. Il dato inequivocabile della classifica basta a ingolosire i tifosi giallorossi che vedono la vetta vicina dopo la vittoria, giunta con qualche patema, di Grosseto. Il successo dello “Zecchini” ha costruito il precedente dato di classifica e, nonostante le due battistrada abbiano lo scontro diretto da disputare nell’ultima tornata di campionato con il Lecce fermo, i sogni di promozione diretta del Lecce passeranno dall’importante crocevia dello scontro di domenica prossima al “Via del Mare” tra i giallorossi ed il Frosinone. La prossima giornata, tornata che vede l’altra capolista Perugia impegnata in casa contro il Pontedera, sarà il secondo dei tre “dentro o fuori” che vedono protagonista il Lecce: in caso di vittoria contro i ciociari il Lecce realizzerebbe un sorpasso che poche giornate fa sembrava un’utopia.

Double face vincente– La vittoria dello “Zecchini” è maturata dopo una partita a due facce, infatti, la partenza del Lecce è stata choc: i giallorossi hanno inanellato forse i venti minuti iniziali più brutti del campionato, in quanto i reparti spesso sfaldati e poco collegati tra loro hanno sofferto la verve iniziale di un Grosseto pronto a giocarsi tutte le restanti ambizioni playoff. Una grande parata di Caglioni su Marotta ha tolto subito le castagne dal fuoco ed ha evitato un precoce tracollo, scongiurato definitivamente poi dalla resistenza del pacchetto arretrato, ben coperto da Papini, e dagli errori di mira dell’attacco maremmano. La ripresa ha visto, finalmente, un Lecce più sicuro, più arrembante e molto più propenso all’attaccare la difesa toscana, a tratti in difficoltà. La pressione giallorossa ha portato prima alla superiorità numerica, seguita dalla seconda ammonizione a Formiconi, e poi al vantaggio, propiziato dall’intuizione di mister Lerda molto audace nel giocarsi al 67’ il doppio cambio Zigoni-Amodìo per Barraco-Salvi. Lo 0-1 dell’ariete giallorosso e la situazione di vantaggio numerico ha messo la partita nelle condizioni migliori per il Lecce, capace di contenere senza grosse sofferenze l’impatto del Grosseto; i giallorossi hanno peccato anche di scarso cinismo in qualche occasione non riuscendo a raddoppiare il vantaggio di Zigoni, mettendo in cassaforte la vittoria prima del 94’.

Perugia di rimonta– L’undicesima giornata di ritorno, con il riposo del Frosinone, sancisce il ritorno in vetta, seppur a pari merito con i ciociari, del Perugia di Andrea Camplone. Al “Curi” il Grifo ha battuto in rimonta l’Esperia Viareggio con un 2-1 che dà linfa ai sogni di ritorno in cadetteria: i biancorossi dominano il campo in lungo ed in largo, non riescono ad andare in gol e subiscono il vantaggio versiliese di Piana che porta il Viareggio sullo 0-1 al riposo; nella ripresa le Zebrette di Lucarelli prima sfiorano il clamoroso raddoppio, non raccolto per un pallone sul palo, e poi incassano il formidabile uno-due umbro firmato da Mazzeo in acrobazia e da Scognamiglio (sempre più difensore goleador) di testa. L’Aquila batte sonoramente il Gubbio con un 4-0 senza repliche e conquista la quarta piazza del campionato raggiungendo quota 49 punti, scavalcando il Catanzaro bloccato sullo 0-0 al “Vigorito” di Benevento. Rallenta la propria marcia il Pisa, sconfitto nello scontro diretto dell’”Arechi” di Salerno dalla squadra di Gregucci che continua a macinare punti e si porta ad una sola lunghezza dai neroazzurri toscani. Il Pontedera batte in casa il Barletta per 3-1 e mette una seria ipoteca sul piazzamento playoff: la squadra di Indiani è settima a quota 46, a 6 punti dal decimo posto occupato dal Grosseto. Nello scontro di bassa classifica senza velleità di promozione il Prato scivola in casa per 0-3 contro l’Ascoli. 

 

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