Cheva prende per mano il Lecce e lo porta in finale

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Chevanton

Il sole ha diradato le nubi degli ultimi due giorni e ha donato al Via del mare i colori dell’estate che ormai è prossima all’arrivo. Il manto erboso di quella che oggi è stata una vera arena di battaglia, era in buone condizioni. Ventidue gladiatori in campo a giocarsi la finale dei Play Off e lo sbarco in serie B.

Nella formazione di mister Prina nessuna novità rispetto alle indicazioni della vigilia; Gustinetti invece sorprende tutti e manda in campo Jeda al fianco di uno “splendido” Chevanton che sarà l’ago motivazionale oltre che tecno tattico della bilancia che deciderà l’incontro.

Il Lecce parte forte e sorprende gli avversari che si aspettavano un atteggiamento più difensivo da parte dei padroni di casa, visto che un pareggio permetterebbe, loro, senza troppa fatica di eliminarli.

Al 2’ minuto primo acuto del re di casa; Cheva ruba palla a centrocampo, ruggisce come un leone e trova un corridoio per Jeda che viene chiuso nell’imbuto dei centrali “celesti” e non riesce a spingere in porta una palla carambolata sugli stinchi di tutti che stava mettendo fuori causa Paroni.

L’Entella è stordita dallo sprint giallorosso e tenta di fare a sportellate a centrocampo per arginare le veloci giocate e i fraseggi di classe dei salentini.

Al 7’ minuto grande giocata del capitano giallorosso che entra in area saltando in velocità tre avversari, la mette in mezzo cercando Jeda che carica il tiro, spara in porta e Paroni controlla a terra senza difficoltà.

Sfortunato Zappacosta che al 12’ si infortuna e lascia il posto a Ronaldo Vanin; il difensore destro brasiliano reinventato da Gustinetti come centrocampista mediano destro, giocherà una partita ottima trovando anche il gol del due a zero.

Il Lecce è padrone del campo e al 15’ va di nuovo vicino al vantaggio; punizione di Chevanton, Paroni non trattiene, ma non c’è nessuna maglia giallorossa per il tap in, libera la difesa.

Fraseggi semplici e giocate serene e libere da ogni paura quelle della squadra di casa, il gol è nell’aria, i tifosi spingono incitando in maniera esasperata i propri beniamini, il Via del mare è una bolgia di colori e cori.

Al 20’ Jeda trova Giacomazzi che da fuori dall’area di rigore lascia partire un missile che scoppia sulla difesa . C’è odore di vantaggio nell’aria. È il 24’ quando Diniz recupera palla sulla fascia, scende e passa a Giacomazzi che trova Bogliacino, l’uruguaiano vede Diniz e ridà la palla a colui che aveva dato il via all’azione, il brasiliano s’incunea a ridosso dell’area di rigore e viene steso, l’arbitro concede il vantaggio per un accorrente Chevanton che disegna un gol bellissimo a giro da fuori area e fa esplodere il Via del mare. Il Lecce scaccia via i fantasmi e si ritrova nei panni della grande squadra.

L’Entella è stordita e subisce il raddoppio tre minuti dopo; Chevanton serve Ronaldo Vanin appena dentro l’area di rigore e questi con un diagonale al veleno gonfia la rete. Paroni può solo raccogliere dal fondo del sacco mentre i tifosi riassaporano la tranquillità.

La squadra di Prina si vede in due occasioni, non ci sta a perdere e al 32’ ci prova Staiti ma la sfera termina alta. Al 38’ Falcier impegna Benassi che blocca in presa plastica. Il primo tempo termina tra gli applausi del pubblico dopo due minuti di recupero. Un primo tempo nel segno di Chevanton… a dir poco “Chevastante”.

Ad inizio ripresa Prina manda in campo Argieri al posto di Falcier, ma la musica non cambia. È il Lecce a suonare le melodie più belle e dopo appena 7 minuti, Jeda con un gran tiro colpisce, con Paroni battuto, il palo che ancora trema. La squadra di Prina anche se ben messa in campo e abbastanza generosa rischia di prendere con Bogliacino il terzo gol, ma l’uruguaiano sulla ribattuta di un suo cross non riesce a metterla dentro.

Al 60’ Chevanton sfinito lascia il posto a Chiricò e al compagno prima di uscire dice: “Non mollate nemmeno di un centimetro”.

Al 63’ Chiricò combina la prima delle sue in senso buono, lanciato da Diniz che di petto anticipa l’azione degli avversari, il folletto di Brindisi s’invola e lascia tutti di sasso, ridà la palla a Diniz che crossa in mezzo, la sfera carambola sulle gambe di un difensore e Paroni è chiamato al miracolo. Lecce vicinissimo al terzo gol.

Per  assistere alla prima parata di Benassi bisogna aspettare il 67’, Garin calibra a giro un proiettile ma il numero uno giallorosso ricorda a tutti che l’anno scorso è stato uno dei migliori portieri della serie A.

L’Entella prende coraggio e tenta di buttarsi nella metà campo avversaria. Il Lecce denota un pizzico di stanchezza e lascia metri agli avversari che al 72’ con Vannucchi, su punizione, accorciano le distanze.

Sul 2-1 la squadra di Gustinetti subisce un leggero contraccolpo psicologico e inizia a sentire quella puzza di incertezza che è stata la vera causa di tutti i mali giallorossi.

Il Lecce gioca più attento e aspetta l’avversario; tenta in contropiede in due occasioni con Chiricò al 75’ e al 77’, la prima volta il suo tiro dopo una cavalcata di 50 metri, finisce alto sulla traversa, la seconda volta è Paroni a controllare a terra. Gli ospiti rispondono due volte con Staiti, che potrebbe pareggiare, il primo tiro finisce a lato e sul secondo al minuto 87’ fa tremare le mani di Benassi che però controlla.

Mentre sugli spalti continuano “sciarpate” e cori, dopo 5 minuti di recupero l’incontro termina e consegna al Lecce la finale da giocare contro il Carpi; un avversario ostico, un nome che inizia con la C, Carpi, proprio quella C che il Lecce vuole abbandonare per approdare in B.

Ancora una volta il pubblico di Lecce si è dimostrato unico; a fine gara applaude gli avversari che escono a testa alta dal Via del mare. Prina e Capitan Volpe, in conferenza stampa hanno evidenziato tale gesto come “raro”, hanno osannato la sportività di Lecce e del Salento.

I ragazzi giallorossi sembrano essersi sbloccati, anche se volendo essere una puntina critici, vogliamo dire che dopo il gol del 2-1, la paura di vedere annebbiati tutti i sacrifici, ha iniziato ad insinuarsi nelle loro menti.

In tribuna c’erano Miccoli e Moriero, di entrambi si vocifera per il futuro… ma ora c’è da sconfiggere questo tremendo presente che si chiama Carpi.

Bentornato Lecce; è così che ti vogliono i tuoi tifosi.

 

Tabellino

 Lecce: Benassi, Diniz, Tomi, Zappacosta (12’ Vanin), Esposito, Martinez, Memushaj, Giacomazzi, Chevanton (60’Chiricò), Bogliacino, Jeda (79’ Pià). A disp: Bleve, Ferrario, Falco, Foti. Allenatore: Gustinetti

Virtus Entella: Paroni, De Col, Falcier (46’ Argeri), Volpe, Russo, Cesar, Staiti, Di Tacchio (78’ Beretta), Cori (54’ Garin), Vannucchi, Guerra. A disp: Conti, Bianchi, Hamlili, Raggio Garibaldi. Allenatore: Prina

Marcatori: 24’ Chevanton, 27’ Vanin, 72’ Vannucchi

Ammoniti: 57’ Giacomazzi, 60’ Cesar, 69’ Volpe, 92’ De Col

Recupero: 2 min pt, 5 min st

Spettatori: 6.202 paganti

Arbitro: Vincenzo Ripa di Nocera Inferiore

Assistenti: Maurizio De Troia di Termoli e Nicola Croce di Fermo

Quarto Ufficiale: Stefano D’Angelo di Ascoli Piceno

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