Non amo l’ordine …

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Non amo lordine 1

Il foglio è l’ambiente in cui ci si muove e rappresenta idealmente l’interazione con il mondo esterno. Il corpo centrale del foglio vergato evidenzia luce, spirito, intellettualità, immaginazione, mondo estetico e religioso, sentimento, aspirazioni…
Dal lato sinistro ne scaturisce un’analisi del nostro passato, rapporto con la genitrice, origine, introversione, interiorità, egoismo, repressione.

La parte destra avvenire, padre, estroversione, socialità, attività lavorativa…

L’analisi verte su un foglio a quadretti  che, pur non essendo adatto alla scrittura estesa, bensì ai calcoli e numeri, lo si usava a scuola come “quaderno per la matematica”; dovrebbe avere una funzione per chi scrive e cioè  quello di mantenere un allineamento ed ordine delle parole che si vanno a tracciare. Diciamo “dovrebbe” perché in questo caso l’autore non ha tenuto conto di tutto ciò.

Non amo lordine 2

Non vi è rispetto dei margini, né dei righi, nella visione globale oseremmo dire alquanto caotico. Questa  confusione  interiore si esprime sul foglio scaricandone il proprio essere!
Trascureremo di dire di getto perché da quanto si legge potrebbe essere un copiato: leggo e scrivo, avvalorando ancor più quanto affermato in quanto  “il bel copiato” che si usava a scuola, laddove l’ordine ed il tentativo della bella scrittura prevaleva sulla parte istintiva, lascia il posto ad una confusione scrittoria che ne rivela lo stato d’animo.

La chiarezza della scrittura rispecchia la chiarezza di impostazione e di azione (sapere quello che si vuole e ciò che si sta facendo), in questo specifico caso (???). La scrittura piccola, se ordinata ed armonica, manifesta controllo della realtà, attitudine all’analisi ed alla ricerca scientifica, in questo saggio è piccola ma confusa con una traiettoria delle lettere variabile ed essenziale. Sicuramente il soggetto tracciante mira all’essenzialità ma poco alla forma ed all’estetica.

Le sovrapposizioni, cancellature sono il manifestarsi di insicurezze ed indecisioni a cui il soggetto tracciante fa fronte spesso nelle situazioni quotidiane, distratto, soprappensiero, a poco gli si addice la concentrazione e l’impegno costante, inoltre la pressione lieve rivela questo atteggiamento di voler andare in punta di piedi nel proprio mondo tentando di non far comprendere molto di sé agli altri, confermato dal margine destro e dalla fluidità che ne rivelano un aspetto introverso e poco sociale.

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