Arriva la capolista: i punti forti e le possibili debolezze del Perugia

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Perugia Lecce – Si scrive Lecce-Perugia, si legge ultima spiaggia per i residui sogni di promozione diretta della truppa di Franco Lerda. La sfida di domenica alle 14.30, partita che sicuramente sarà un thriller, dirà molto anche al Perugia, atteso in Salento dalla prima sfida d’alta classifica del girone di ritorno e inseguito al secondo posto dall’altra forte candidata alla promozione diretta, il Frosinone di Roberto Stellone distanziato di sole 2 lunghezze dal Grifo, ma con una partita in più in quanto gli umbri hanno già scontato il turno di riposo.

Un cammino quasi perfetto – Il Perugia è indubbiamente la squadra da battere di questo girone B di Prima Divisione. L’allenatore Andrea Camplone, in carica dal 24 agosto dopo la risoluzione consensuale tra il Grifo e Cristiano Lucarelli, ha costruito il successo del suo Perugia grazie ad un’implacabilità formidabile in fase offensiva affiancata a una buona tenuta di una difesa affidata alla supervisione di elementi abbastanza navigati come Scognamiglio, Comotto e Massoni. Questo formidabile composto ben mescolato dall’allenatore pescarese ha prodotto dei numeri da capogiro: il Perugia è il miglior attacco del campionato con 35 reti ed è tra le cinque migliori difese con 18 gol subiti. La straordinaria contabilità delle reti è il frutto di un ruolino di marcia da vera dominatrice: il Grifo è il battistrada del campionato con ben 12 vittorie, 5 pareggi e 2 sole sconfitte, maturate nella partita dello “Zecchini” di Grosseto alla terza giornata e nel match interno contro il Pisa alla settima. Il cammino da Serie B degli umbri si è costruito tra le mura amiche del “Curi”, stadio sempre più sulle ali dell’entusiasmo per i propri beniamini: in casa il Perugia ha realizzato quasi l’en plein con 24 punti su 27; ad eccezione della sconfitta con il Pisa il Perugia è sempre uscito con la vittoria dalle partite casalinghe. Il cammino dei biancorossi umbri nelle ultime partite sfiora la perfezione: il pari per 1-1 al “Matusa” di Frosinone nell’ultima giornata del 2013 ha impedito la realizzazione di 10 vittorie consecutive che, non considerando il pareggio con i laziali, resisterebbero dalla vittoria con l’Aquila della decima giornata, datata 10 novembre 2013.

Organico da B – Il Perugia ,schierato da Camplone con il 4-3-3, costruisce la sua forza sulla capacità di giocare sia di fioretto sia di sciabola: alle scolastiche soluzioni offensive coordinate dalle percussioni degli esterni Fabinho (uno dei migliori giocatori del campionato) e Mazzeo utili a mettere in moto il bomber Eusepi, si affianca l’infinita corsa dei promettenti uomini-ovunque del centrocampo Nicco (in gol nel 2-0 dell’andata assieme a Eusepi) e Moscati. La creatura di mister Camplone ha ricevuto, in questo mercato di gennaio, nuovi ritocchi per assicurare un’ottimale tenuta fino alla fine del torneo. Imperio Carcione darà quell’esperienza di categoria che agevolerà l’apporto dei giovani centrocampisti biancorossi e scodellerà altri buoni palloni per le punte, mentre gli ultimi arrivati Henty (autore del gol-vittoria della partita con il Grosseto) e Franco (terzino sinistro prelevato dal Varese) allungheranno la panchina a disposizione del tecnico pescarese. La stella del Perugia, la freccia Fabinho Ayres, secondo quanto riportato da Perugia24.net, è al centro di una querelle che potrebbe portare a una singolare squalifica. Il Vice Procuratore Federale ha deferito il Perugia, lo stesso calciatore e il procuratore Grimaldi poiché Fabinho avrebbe violato la lealtà sportiva conferendo la propria procura a Grimaldi pur avendo già dato mandato all’agente Marco Petrin; la società umbra e l’agente Grimaldi hanno presentato ricorso e si attende la decisione della Procura Federale, sentenza che potrebbe infliggere una squalifica di tre giornate a Fabinho. Oltre all’esterno brasiliano ex Venezia le frecce nell’arco di Camplone sono Umberto Eusepi (10 reti) e la seconda punta Mazzeo (7), che partirà probabilmente da titolare a seguito dell’infortunio di Roberto Insigne, sottoposto oggi a intervento chirurgico a seguito della frattura del quinto metatarso destro.

Punti deboli? La tanta, ma normalissima, tensione che accompagna l’attesa di questa sfida al vertice non deve tramutarsi in ingiustificato timore perché, nonostante il meritato primo posto, anche il Perugia capolista ha i suoi punti di forza e di debolezza. Se appare difficile contenere facilmente le percussioni dell’attaccante sinistro Fabinho, tra i migliori in campo nelle due sfide di quest’anno tra Lecce e Perugia, sia al “Curi” in campionato che a Lecce in Coppa Italia, non sembra sempre sicura la coppia centrale difensiva costituita dai “mastini” Scognamiglio e Massoni (o Comotto), specialmente se attaccata in velocità con il pallone per terra. A riprova degli occasionali black-out dei difensori biancorossi è da menzionare la difficoltà della difesa perugina nella partita contro il Grosseto, abile a sfruttare il lavoro di rifinitura di Bombagi per la punta Ferretti. In più il Perugia, specialmente quando è in vantaggio, è solito a una serie di disattenzioni sulle palle inattive che sono valse la riapertura delle partite con Ascoli e L’Aquila, match comunque terminati con la vittoria dei ragazzi di Camplone. La capolista merita tanto rispetto, ma lo sgambetto che potrebbe dare linfa ai sogni di promozione diretta del Lecce è possibile.

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