Lecce-show: con la Reggina è 2-0

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Lecce – E’ un grande Lecce quello visto nell’ultima uscita estiva contro la Reggina. 90 minuti di pressing sfrenato che non hanno permesso agli amaranto anche solo di provare a mettere il match sul binario della vittoria.

Lerda veste il suo Lecce con il 4-4-2 inserendo Miccoli in attacco al posto di Moscardelli che va a sedere in panchina. La Reggina di mister Ciccio Cozza risponde con un 4-3-3 con Kovacsik, Maimone, Crescenzi, Camilleri, Di Lorenzo; Dall’Oglio, Rizzo, Armellino; Insigne, Masini e Di Michele.

La Reggina prova a gestire il gioco fin dall’inizio e, dopo quattro minuti, sono già due i calci d’angolo conquistati dagli amaranto ma, al sesto, è da un corner giallorosso battuto da Miccoli che nasce la prima occasione dell’incontro. Della Rocca prova a battere a rete ma la conclusione finisce sul fondo con l’attaccante brindisino che lamenta una trattenuta in area da parte di Camilleri non vista dal signor Piccinini di Forlì che lascia correre.

La partita è ricca di interventi maschi da entrambe le parti ma il Lecce sembra crescere dopo qualche minuto di sonnolenza iniziale e sfiora ancora il vantaggio al diciottesimo con Abruzzese che, di testa, devia un calcio d’angolo di Miccoli sull’incrocio dei pali. Sulla ribattuta ci prova anche Papini ma il suo tiro finisce sul fondo.

Al minuto 24 è la Reggina a sfiorare il vantaggio quando Masini, in scivolata, non arriva per un soffio sul suggerimento di Di Michele con Caglioni battuto.

La partita è viva, il Lecce macina bel gioco ed è pericoloso soprattutto in occasione dei calci d’angolo. E’ al ventottesimo che arriva il vantaggio con un sontuoso Papini che, su cross di Capitan Miccoli da corner, salta più in alto di tutti e batte Kovacsik di testa.

Il raddoppio giallorosso potrebbe arrivare subito dopo quando lo stesso Papini serve in profondità Miccoli che lascia il pallone a Doumbia ma il francese, da posizione favorevole, invece di battere a rete prova un dribbling di troppo e si fa recuperare dalla difesa avversaria.

Dopo questa occasione, il primo tempo scorre verso il termine senza grandi occasioni ma con un Lecce sempre in attacco.

In avvio di ripresa, Cozza apporta la prima modifica alla sua formazione inserendo Louzada al posto di Di Michele ma, al quarto minuto, arriva il raddoppio con un’azione da cineteca. Lopez serve Doumbia che si invola verso l’area di rigore e serve Carrozza che invece di tirare lascia il pallone Miccoli e, per un giocatore del livello del Capitano è un gioco da ragazzi mettere il pallone lì dove Kovacsik non può arrivare.

Dopo il raddoppio mister Chini, in panchina al posto dello squalificato Lerda, ordina il primo cambio tra le fila dei suoi facendo entrare Mannini al posto di Carrozza.

Al decimo Papini lancia verso la porta Miccoli che viene trattenuto al limite dell’area da Camilleri ma l’arbitro non vede e lascia correre clamorosamente. Otto minuti più tardi, l’occasione per il tris capita sul piede di Della Rocca che riceve da Papini e, con una girata non facile, conclude di poco fuori.

Nel Lecce entra anche Moscardelli al posto di Miccoli mentre Cozza prova a dare maggiore peso offensivo ai suoi richiamando Crescenzi per Viola. Poco più tardi entra anche Carini al posto di Abruzzese, vittima di un risentimento muscolare.

La furia del Lecce non accenna a placarsi, la trazione rimane anteriore e la Reggina, chiusa in difesa, non riesce a trovare gli spazi utili per provare l’ultimo disperato assalto costringendo Cozza a giocarsi l’ultima carta Ungaro al posto di Masini.

E’ negli ultimi 5 minuti che il Lecce accusa la stanchezza ma per gli ospiti è ormai troppo tardi per provare a recuperare il risultato che rimane inchiodato su un 2-0 che porta i giallorossi a quota 7 punti in classifica mentra la Nord canta un eloquente “Vi vogliamo così”.

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