Lecce-Paganese: le pagelle. Caglioni muro, Miccoli e Carrozza ok

0
557

CaglioniLecce – Il fine giustifica i mezzi e, quando si analizza una vittoria, si deve sempre partire dal dato inequivocabile e fondamentale del bottino pieno messo in saccoccia. L’1-0 di oggi contro la Paganese però non può togliere le tante nubi che s’addensano sul gioco del Lecce, ancora oggi poco prolifico in avanti e dipendente dai suoi elementi più tecnici Fabrizio Miccoli e Alessandro Carrozza. Un plauso va alla difesa, alla quinta partita senza subire reti, sintomo di una quadratura che si sta raggiungendo sempre più.

Se è vero che tutti i tifosi firmerebbero per un campionato fatto di 1-0, è altrettanto evidente che in avanti si può fare meglio, non soltanto sul campo. Il secondo tempo di oggi, preludio di una vittoria che comunque si rivelerà importantissima, è stato un travaglio senza fine per i tifosi del Lecce, con Caglioni che deve suggellare quasi una resistenza tanto sofferta al trio offensivo della Paganese.

La partita comincia sotto la migliore stella, al 13′ Carrozza imbecca Miccoli ed è già 1-0. Il vantaggio non annebbia inizialmente il Lecce, ma le occasioni latitano ad arrivare: Marruocco per due volte toglie le castagne dal fuoco con interventi da libero vecchio stampo sui passaggi filtranti di Miccoli e i giallorossi sfondano sulla destra con l’inedita coppia Mannini-Carrozza. Il cambio di Donida per Carrozza detta il canovaccio tattico della ripresa, la Paganese acquisisce fiducia, i centrali Deli e Calamai si alzano,e gli azzurrostellati cominciano a presentarsi nella trequarti giallorossa. Caccavallo e Herrera provano il tiro, ma le soluzioni finiscono  rispettivamente ribattuta e alta. Il Lecce espone troppo il fianco, arretrando il proprio baricentro, e ancora il panamense trova il tiro, deviato da Donida. Anche Nicolas Caglioni deve metterci per due volte una pezza per evitare il pari campano e con l’ingresso in campo di Carini il calo fisico, forse anche dettato dalle troppe partite ravvicinate, porta al passaggio al 5-3-2 prima e al 5-4-1 nelle ultime battute del match, con Moscardelli sulla linea dei centrocampisti.

Caglioni 7: Il salvataggio al 92′ sulla punizione di Caccavallo ha regalato i tre punti al Lecce dopo un secondo tempo difficile, e forse ha evitato un terremoto in casa giallorossa. La parata sul calcio piazzato dell’ex di turno non è però l’unico aspetto positivo della giornata, in quanto il portiere di Seriate ha risposto presente ad ogni chiamata proveniente dai tiri da fuori e ha sventato bene tutte le uscite.

ManniniMannini 6,5 : Lerda lo arretra sulla fascia destra difensiva, e lui risponde bene. Il Lecce fa bene sulla destra e sfonda l’impianto Paganese arrivando al vantaggio anche grazie alle sovrapposizioni che fanno preoccupare non poco la difesa di Cuoghi. In difesa la sua fisicità non lo fa andare quasi mai in affanno e nel secondo tempo porta tanta legna anche a centrocampo. Tanta roba per chi ha sfiorato il sogno della Champions League e si ritrova con tanta voglia di fare nelle sabbie mobili della Lega Pro.

Sacilotto 6: L’apporto di oggi, seppur meno evidente rispetto alle partire contro Savoia e Reggina, è sempre positivo. Caccavallo é tenuto lontano dall’area giallorossa, Bussi non punge e gli inserimenti del pericoloso Deli non aprono brecce nella difesa.

Martinez 6,5: Il salvataggio in rovesciata al del primo tempo su cross di Vinci è un picco alto di una partita sufficiente, dove il prodigio in acrobazia ha ovviato a qualche sbavatura di posizionamento sul quartetto di difesa, piccolo errore che per esempio ha portato al tiro Caccavallo a metà ripresa dopo un buon lavoro di Bussi in area. E’ ormai superfluo dire che nelle fasi concitate del finale ormai ci sguazza a memoria, sabotando come sempre le idee dell’avversario.

Lopez 6,5: Il motore dell’uruguagio s’accende sin dal 1’ e raggiunge i giri massimi a metà ripresa. Quando la Paganese comincia a credere nel pari il suo ausilio al centro della difesa sulle palle alte e il suo moto perpetuo sulla sinistra fanno respirare aria pulita ad un Lecce chiuso nella propria trequarti per atteggiamento decisamente troppo timoroso.

Carrozza 6,5: S’accende e accende il Lecce. Il gol del vantaggio è confezionato dall’esterno gallipolino, bravo a temporeggiare nella maniera giusta portandosi prima appresso la difesa azzurrostellata, e poi mettendo in modo perfetto il pallone al centro per capitan Miccoli. Prima e dopo il prodigio del vantaggio, la sua partita è comunque di spessore, visto il trattamento poco ortodosso che riceve dai centrocampisti di Cuoghi.

(46′ Donida 5,5: Entra all’inizio della ripresa per Carrozza e si trova suo malgrado ad essere il simbolo di un atteggiamento sin troppo timoroso e rischioso. Copre bene la sua zona di competenza, ma le idee e i cross azzurrostellati spesso partono dalla sua zona. )

Filipe 6: Ripaga al meglio la fiducia del mister e sostuisce al meglio Salvi, ma brilla soltanto nel primo tempo quando il Lecce riesce a costruire gioco con la guida del piede felpato dell’ex Perugia, bravo a ribaltare le azioni da difensive a offensive. Nella ripresa cala fisicamente, soffre di crampi e rientra con il freno a mano tirato quando il credo tattico del Lecce ormai è prettamente incentrato sulla difensiva, complice il calo fisico anche dell’intero undici.

Papini 6: L’assenza del fido compagno Stefano Salvi lo rende un po’ spaesato nei movimenti nella metà campo. I tempi di gioco dettati da Filipe lo costringono ad un lavoro di rottura maggiore rispetto a quello abitualmente compiuto nel duo con Salvi e la conseguenza logica è il calo fisico, via via intensificatosi con il passare dei minuti.

Doumbia 5,5: La costante agrodolce dell’impianto offensivo leccese. Se solo avesse il tempismo giusto nell’ultimo passaggio sarebbe un giocatore da Serie A. Figura spesso come attore protagonista in qualche bella manovra imbastita da Filipe e Miccoli, ma non riesce a tradurre in rete le intuizioni offensive dei palleggiatori giallorossi perché sbaglia l’ultimo tocco. Il cambiamento di credo tattico poi porta alla sua sostituzione.

(73′ Carini 5,5: Bene in fase di copertura e di marcatura su Malcore, punta mobile e potenzialmente pericolosa. Ma quell’ingenuo fallo al 94’ su Cuoghi…)

Della RoccDella Rocca 6: Viene da tante partite giocate al massimo e da lui, giocatore di movimento e sacrificio, ci si potrebbe aspettare una partita senza pungere molto. La bella verve di Miccoli lo induce ad aiutare la squadra e il risultato è comunque sufficiente nell’economia del match. Esce all’ora di gioco per far posto a Moscardelli, nella (vana) ricerca del guizzo della tranquillità.

(62′ Moscardelli 5: Vederlo così inconcludente e costantemente su di giri è un dispiacere visto il suo curriculum e il suo esponenziale potenziale apporto alla causa leccese. Ha un ottima occasione per chiudere il match alla fine, dopo un contropiede gestito da Miccoli, ma tira malamente e debolmente con la porta spalancata favorendo il salvataggio di Moracci. Positivo solo il sacrificio in fase di ripiegamento nel finale, a costruire un 5-4-1)

Miccoli 6,5: Prende per mano il suo Lecce e regala tre punti preziosi che vanno oltre l’atteggiamento chiesto in campo. L’acrobazia di destro con la quale siglia il gol-vittoria al 13’ gli scioglie i nervi e il “Romario del Salento” diventa il fulcro del gioco del Lecce: passaggi filtranti illuminanti che tagliano come burro la difesa campana, un destro da urlo dai 30 metri che centra la traversa (in posizione di fuorigioco) e la gestione di ogni faticosa ripartenza nella ripresa sono il resoconto di una partita che cancella il passaggio a vuoto di Torre Annunziata.

All. Chini 5 (Lerda squalificato): Il cambiamento di atteggiamento nella ripresa è sì plausibile, ma al momento giusto. Il cambio di Carrozza con Donida già nel tunnel degli spogliatoi fa scendere di molto le idee offensive del Lecce, una squadra che arretra di molto il suo baricentro già all’inizio del secondo tempo, esponendo il fianco a una Paganese che non ha trovato il pari soprattutto a causa della partita maiuscola di Caglioni. Chi vince ha sempre ragione, si è soliti dire nel mondo del calcio, ma è giusto correre tutti questi rischi?

Gli avversari: Paganese

Marruocco 6,5

Paterni 5,5

(74′ Cuoghi 6 )

Tartaglia 5,5

Moracci 6,5

Bocchetti 6

Vinci 6,5

Deli 6,5

Herrera 6,5

Calamai 6

(62′ Baccolo 6)

Bussi 5,5

(58′ Malcore 6)

Caccavallo 6,5

All. Cuoghi 6

{loadposition addthis}