Sīstān e Balūcistān : alla scoperta di un luogo da favola

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Hossein col Presidente

”Sono Hossein Arbabi di origine persiana e di adozione salentina. Da qualche tempo sono stato nominato Consulente per il turismo estero presso il Ministero dei Beni Culturali, del Turismo e Artigianato della regione Sistan Baluchestan con lo scopo di promuovere il turismo in questa regione, poco conosciuta, ricca di storia e cultura con una natura straordinaria, oltre ad un’archeologia millenaria”.

Così inizia a raccontare di sé, a noi di Paisemiu, il signor Hossein Arbabi.  Bastano queste poche parole introduttive per farci viaggiare con la mente alla scoperta di quei luoghi dagli odori e dai sapori unici e invitanti dove la cucina diventa una perfetta simbiosi tra tradizione e cultura e l’uso delle spezie un gioco sapiente e raffinato, mentre il cibo una forma tradizionale di ospitalità.

Storia, cultura, tradizione, arte, natura: questi gli elementi che fanno della regione Sīstān e Balūcistān un posto unico al mondo, scrigno di tesori che aspettano di essere riscoperti e apprezzati per la loro incredibile bellezza. Una terra che è come un viaggio che si snoda tra presente e passato, lungo vie tracciate da una storia turbolenta e antica, costellata dalla varietà dei paesaggi e caratterizzata dalla cordialità della gente.

Sīstān e Balūcistān, trentunesima regione dell’Iran, si divide in due zone: Sistan “Terra del Saka” e Balucistan “Terra del Baluchi”. Lo stile di vita, i costumi, le tradizioni, i percorsi tribali delle due più importanti tribù della provincia, le tribù Barahuie e Baluch, formano un bagaglio culturale impareggiabile in cui immergersi per la conoscenza di questa terra straordinaria. Posta nella zona sud-orientale dell’Iran, la regione comprende 14 province e ha come capitale Zahedan, città situata a est del deserto Kavir-e Loot. Le più importanti città della regione sono: Zabol , Zahedan, Khash, Saravan, Iranshahr, Chahbahar.

Il deserto, fra i più immensi nel mondo, fu attraversato nell’antichità da ricche carovane  provenienti dal lontano oriente, un luogo dove ancora si possono visitare antichi caravanserragli, rovine di villaggi abbandonati, un mondo fermo nel tempo avvolto dal fascino e nascosto tra le sabbie e l’immensità del deserto. 

Qui, nel punto più caldo della Terra, incantati dallo spettacolo delle dune sfiorate da incredibili tramonti, possiamo ammirare uno dei più antichi siti archeologici risalente al III millennio. Shahr-e-Sookhteh, meglio nota come la Città Bruciata, un tesoro archeologico dell’età del bronzo, una delle più grandi comunità di tutto il mondo all’alba dei primi insediamenti urbani. Situata sulle rive del fiume Helmand, lungo la strada Zahedan-Zabol, nella zona  a sud est del Sīstān e Balūcistān, la città fu costruita intorno al 3200 a C. e, nel corso della storia, fu bruciata per ben tre volte. Probabilmente fu detta Città Bruciata in quanto, dopo l’ultimo incendio, non fu più ricostruita. Rinvenutone le rovine nel 1967, la città è stata oggetto di scavi archeologici a partire dal 1970 da parte di archeologi iraniani e italiani. Le campagne di scavo hanno portato alla luce importanti scoperte archeologiche che hanno decretato nel giugno 2014 l’inserimento di Shahr-e-Sookhteh nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

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Oltre a Shahr-e-Sookhteh il signor Hossein ci parla di altre città, altri luoghi, perle straordinarie di questa regione, come Dahanehye Gholaman, Kuh Khajeh e la citta’ Saravan, conosciuta per la terracotta di Kalpuregan.

“In questa vasta regione ci sono tanti altri luoghi e posti molto interessanti. C’è il deserto con le colline di sabbia, adatto per fare trekking,  escursioni in jeep o  sul dorso di un cammello. A pochi chilometri possiamo trovare il Taftan, un vulcano alto quasi 4.000 metri. A Chah Bahar sul golfo Oman ci sono delle incantevoli spiagge sabbiose, incontaminate, dove l’acqua è cristallina. Un luogo ideale per prendere il sole, rilassarsi e godere di una natura selvaggia. Esistono già accordi in base ai quali potrebbe essere adibita una spiaggia riservata solo ai turisti italiani e di cui potrebbero usufruire con la massima libertà  ci tiene a specificare – tutti luoghi magici  ma poco conosciuti nel mondo”.

Difficile concentrare in poche righe le infinite bellezze di questo territorio. Dal neolitico ai giorni nostri, attraverso una decina di millenni, qui si sono succedute e fuse tra loro le civiltà più diverse, lasciando testimonianze di inestimabile valore. Ovunque lo sguardo si posi, nelle oasi come nelle città, in montagna o ai bordi del deserto, si resta colpiti da un decoro e da un’architettura in fango o in mattoni assolutamente originali, da una creatività ed un ingegno impareggiabili, dalla bellezza dei manufatti e dell’artigianato in genere.

“In qualità di consulente invito tutti a venire e scoprire questa regione dove la gente è ospitale e cordiale – Continua con entusiasmo il signor Arbabi – La mia idea è di proporre un pacchetto viaggio/vacanza abbastanza allettante a prezzi favorevoli. Già ci siamo organizzati con i capi delle famiglie più importanti che offrono la massima disponibilità e ospitalità, come la famiglia  di Malek Zadeh, molto conosciuta, che vanta nobili origini e da cui provengono numerosi poeti e anche la famiglia Shahbakhsh da cui proviene l’attuale presidente. La sicurezza è garantita”.

L’intervista è finita, il signor Hossein ci saluta e ci ringrazia cordialmente prima di andar via. A noi restano ancora nella mente le immagini da sogno evocate dal racconto della sua bellissima terra.

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