Locomotive: continua il viaggio sui binari del jazz

0
389

Copertina Locomotive a LecceLecce – Si respirava un’atmosfera di grande entusiasmo e d’attesa ieri sera a Lecce, nell’anfiteatro romano. La serata è quella delle grandi occasioni. Di quegli eventi di cui fra qualche anno si potrà dire con una certa emozione: “Io c’ero!” Il Locomotive Jazz Festival, per la prima volta dopo otto anni, si sposta a Lecce. “L’attesa è sempre una bella sensazione. Si aspetta qualcosa con l’emozione di scoprire quello che sarà”.

Ci dice con un sorriso, Raffaele Casarano, direttore artistico del festival, mentre chiacchieriamo, seduti nella platea che comincia a riempirsi. “ C’è sempre stato l’invito affinché il Locomotive arrivasse a Lecce. L’amministrazione è stata molto presente con noi e ha voluto fortemente che il Locomotive si svolgesse nel capoluogo salentino; e noi siamo felici che tutto ciò sia stato possibile, perché crediamo che, in un momento come questo, sia necessario che la cultura cammini nel verso giusto e che divenga possibilità di ripresa per il nostro territorio”. Alla nostra domanda un po’ provocatoria se Lecce è una città che ama il jazz, lo sguardo di Raffaele di accende della determinazione e della passione di chi ama e crede fermamente in ciò che fa. “Lo scopriremo nei prossimi giorni come andrà a finire”. Ci risponde e poi aggiunge. “Il team del Locomotive, scegliendo di venire qui, ha deciso di sostenere la candidatura di Lecce come Capitale Europea della Cultura 2019”. E la risposta positiva del pubblico leccese non si è fatta certo attendere.

                        {gallery}Gallerie/LocomotiveLecce{/gallery}

Chiaroscuro, questo il tema a cui si è ispirata la nona edizione del festival. Chiaro e Scuro, percezioni opposte, possibili solo attraverso gli occhi, ma che la musica, col suo linguaggio unico e universale, trascende. L’invito è quello di chiudere gli occhi e lasciare che l’emozione della musica fluisca liberamente e ripristini in noi quell’armonia tra mente e corpo che la civiltà del rumore ha compromesso. Così è stato. Grande novità di quest’anno sono infatti i concerti al buio. “La musica e la mente: la percezione” il titolo dei tre concerti organizzati in collaborazione con l’istituto dei non vedenti “Antonacci” di Lecce. Dopo il breve intervento del professore Gigi Mangia, il pubblico, con indosso le fasce nere, ha potuto immergersi senza distrazioni nell’ascolto del primo dei tre concerti. “Un’esperienza unica nel suo genere che ha la sua importanza e originalità. Dal palco abbiamo sentito l’energia molto bella del pubblico che si è unita alla nostra mentre suonavamo”. Commenta a caldo Marco Bardoscia, componente del RAGINI TRIO insieme a Nathan Daems e Lander Gyuselinck, al termine del concerto che l’ha visto protagonista sul palco del Locomotive. “ Rispetto a loro, mi sento maggiormente coinvolto questa sera perché io son cresciuto col festival ed essere qui su questo palco è stata per me una grande emozione”. “ Questo posto  è magico con o senza luci”. Ci dice invece Bojan Z, protagonista anche lui di questo primo concerto. “ È bellissimo ascoltare e basta. Nel mondo di oggi siamo abituati al binomio musica e immagini. Il bello di questo nostro concerto sta proprio nella possibilità che abbiamo dato al pubblico di recuperare la dimensione dell’ascolto puro, per riscoprire quella dimensione sonora che ad occhi aperti difficilmente si può percepire”. Magica e coinvolgente anche l’esibizione di Maria João, che ha incantato la platea con la sua voce unica e incredibile, sul palco del Locomotive insieme a Mário Laginha, João Frade e Alexandre Frazão. Il loro è stato un concerto di quelli che colpiscono per l’originalità  perché al di fuori dai canoni a cui siamo abituati. Questa sera invece sarà la magia del piano di William Greco ad essere protagonista del secondo concerto al buio. Seguito subito dopo dal concerto evento di Antonella Ruggero accompagnata al pianoforte da Mark Harris, con la partecipazione di Vertere String Quartet e Pippo D’Ambrosio. Ma non finisce qui, siamo tutti in attesa di rivivere anche quest’anno l’emozione del sole che sorge. Appuntamento alle 4.00 presso Marina Serra – Tricase (Le) per assistere all’Alba in Jazz con Paola Turci, Raffaele Casarano, Mirko Signorile, Marco Bardoscia. Con la Performance di Stone Balancing dell’attore Simone Franco in “Il fabbricante di armonie”.

{loadposition addthis}