Novoli, schianto all’ingresso del paese. Una donna ferita e tanti “perché” ancora insoluti

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156 su palo Telecom

Novoli (Le) – Sull’asfalto sono rimasti i segni di una lunga frenata. 19 metri, per l’esattezza. 19 lunghi metri che distanziano il punto in cui l’autovettura ha cominciato a frenare dal palo della Telecom dove ha rovinosamente terminato la sua corsa. Per fortuna senza conseguenze mortali per la conducente, L. D.V., 38 anni, di Carmiano ma domiciliata a Novoli, in via Lecce.
Uno schianto, poco dopo le ore 12 di oggi, ha richiamato l’attenzione dei residenti nelle immediate vicinanze l’ingresso in paese per chi proviene da Carmiano. 
Secondo una prima ricostruzione la donna avrebbe frenato bruscamente, forse per evitare il contatto con un veicolo che si trovava davanti. Ma non sarebbe neppure da escludere un malore o un guasto alla propria vettura.

Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili Urbani di Novoli insieme ai sanitari del 118. Sono loro che hanno estratto la donna dall’abitacolo, prestando i primi soccorsi per poi tradurla al vicino nosocomio di Copertino. Le sue condizioni non sembrano gravi. 

Questi i fatti salienti. Le foto documentano quanto accaduto. {gallery}Gallerie/incidentealfa156{/gallery}

Ora, come sempre in questi casi, ci si interroga se sia normale giungere in un centro abitato ad una velocità sostenuta (ne è prova la lunga frenata prima dell’impatto con il palo, adesso completamente divelto); se sia normale che il percorso non preveda rallentatori (nel caso in cui gli automobilisti più “frettolosi” o indisciplinati non comprendano loro sponte che in prossimità di un centro abitato è d’obbligo rallentare); se sia normale che ad intervenire non siano stati i Vigili di Carmiano (competenti per confini territoriali) ma la Polizia Locale di Novoli che ha operato (senza alcun supporto) per oltre due ore,  fino al ripristino della regolare viabilità sul tratto interessato dall’incidente. 

Il luogo in cui si registrano i fatti è distante poco meno di 500 metri dal famigerato “incrocio della speranza” (quello fra via Carmiano, via Verga e via Lucania, per intenderci): ricorderanno, i nostri lettori, dei recenti incidenti che l’hanno visto protagonista negli ultimi tre mesi. E ricorderanno pure che, fra gli auspici, c’era quello di riuscire a superare l’intersezione “sperando” che le auto provenienti da Carmiano giungessero in paese rispettando le norme vigenti e contemplate dal Codice della Strada. 

Sono tanti i “perché” su cui potersi confrontare ed interrogare. Mancanza di fondi per garantire la sicurezza sulle strade? Disinteresse degli Amministratori Pubblici (almeno fino a quando una tragedia non li coinvolgerà personalmente)? Inutile continuare con elenchi, recriminazioni e ricerca di uno o più colpevoli ad ogni costo.

Sarebbe sufficiente convincersi che per innalzare il livello di sicurezza sulle strade ci vuole un cambiamento culturale, costruito anche attraverso un linguaggio adeguato soprattutto se i destinatari della comunicazione sono i giovani. Solo una sicurezza partecipata e condivisa da tutti gli attori della sicurezza stradale, quindi anche da tutte le persone che circolano con i loro veicoli sulle strade, potrà consentire il dimezzamento della mortalità per incidenti stradali.

In fin dei conti basterebbe ricordare a noi stessi ed agli altri che ha quattro ruote perchè si chiama AUTO … non AEREO! Perché basta un attimo ed è la nostra vita che corre veloce.

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