Squinzano, il 25 marzo il gruppo Scout ricorda il Maurizio Papa a 50 anni dalla sua morte

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“Lo scautismo è quello stile di vita che spinge l’essere umano all’esplorazione continua, non solo di sé stesso ma anche di ciò che lo circonda.” (MP)

Non tutti, paesi o città che siano, ad oggi hanno la fortuna di avere tra loro gli scout. A differenza di queste realtà, Squinzano si distingue ormai da tempo per aver accolto anni fa, le richieste di un gruppo di amici, che diede il via agli scout conosciuti oggi. La loro storia, nel paese, inizia nei primi anni ’70; era il tempo delle radio libere, della politica fatta di partiti e ideali, dei pantaloni a zampa e l’inizio di quella libertà di pensiero che avrebbe portato una ventata di novità nel mondo. Proprio in questo contesto, prendeva il via una nuova voglia di condivisione, improntata verso quello stile di vita che insegna, a ragazzi e non, l’unione fraterna tra individui immersi sotto lo stesso cielo a contatto con madre natura, un legame imprescindibile tra uomo e creato.

Fu proprio l’idea di questo legame che portò, nel 1973, il piccolo Maurizio Papa, a raggruppare un gruppo di amici e ad unirsi all’associazione nazionale scout, riportando così questa realtà all’interno della nostra Squinzano. Da lì agli anni a venire, la storia del paese, sarebbe stata “investita” dalla favolosa semplicità e naturalezza dello scoutismo. Purtroppo però, il 25 Marzo 1974, fu una data che segnò un triste epilogo, ferendo in maniera irreversibile Squinzano. La vita del piccolo Maurizio venne spezzata da un’automobile, che infranse il suo grande sogno di contaminare la sua città natale con quel soffio positivo dello scoutismo.

Ma quel sogno e quell’idea, continuarono a galoppare sotto al suo nome, infatti da lì a poco, Maurizio Papa sarebbe stato ricordato negli annali di Squinzano e non solo, diventando un vero e proprio simbolo, quel simbolo, che forse, Maurizio avrebbe sempre voluto rappresentare anche in vita, quel simbolo che grazie alla sua guida spirituale Don Franco Frassanito, divenne punto di riferimento per tutta la comunità scout.

Da allora, infatti, l’associazione AGESCI (associazione guida e scout cattolici italiani) accettò di dedicare “il gruppo Squinzano I riparto”, proprio a Maurizio Papa. Ma una delle tante coincidenze che più ci ha colpito in questo giorni, è la celebrazione, nell’anno corrente, dei 100 anni dalla nascita del gruppo scout Squinzano San Maurizio (nato a Squinzano il 18 marzo 1924 e soppresso con l’avvento del fascismo, fu “l’antenato” del riparto I dedicato appunto al piccolo). Coincidenza nel nome e nella metà precisa degli anni che forse nulla lascia al caso.

Oggi, a 50 anni dalla morte, il fratello Gaetano, portando sempre con se il ricordo indelebile del piccolo compianto, continua senza sosta ad alimentare “la ruota” dello scoutismo, riunendo, grazie ad un gruppo whatsapp, più di 150 scout, giovani e meno giovani, aggregando così più generazioni sotto un unico credo, senza limiti di età, ideologie politiche e distinzioni di razza, dimostrando che il forte vento dello scoutismo è un’arma, un’arma benefica che accorcia le distanze tra diversità, ricongiungendo i cittadini non solo tra se stessi, ma con tutto il creato che li circonda; un’educazione civica naturale che dà vita ad un universo di semplice e benefica unicità.

Proprio per questo, Lunedì 25 Marzo alle ore 18, in Chiesa Madre, ci sarà la commemorazione dei 50 anni dalla morte di Maurizio Papa, in ricordo di quel ragazzo che aveva un sogno, un sogno che ad oggi si è realizzato grazie a chi gli ha voluto bene e continua a volergliene tutt’ora; un sogno nato da una semplice idea e un gruppo di amici con una gran voglia di fare; un sogno che vuol ricordare a tutti noi, che negli anni ’70, nella nostra piccola comunità, iniziò a fare capolino un nuovo modo di approcciarsi alla natura, un’ unione basata sul contatto e sull’esplorazione del mondo che ci circonda, dando importanza a tutto quello che il creato può insegnare a noi esseri umani, nella più bella forma di unione che ad oggi possa esistere. Proprio in questa occasione, Gaetano vorrebbe lanciare un appello, invitando alla celebrazioni chiunque abbia fatto parte degli scout in quegli anni e negli anni a venire, non riuscendo naturalmente a raggiungere e contattare tutti coloro che si approcciarono per la prima volta a questo nuovo stile di vita. Lo scautismo, appunto, non è un semplice passatempo, ma un modo nuovo di intendere l’esistenza, che coinvolge piccoli e adulti, tutti volontari pronti a mettersi in gioco per insegnare e apprezzare quanto lo scautismo ha da offrire.

Per l’inizio di questa nuova primavera che ormai va avanti da 50 anni, noi di “Paise Miu”, a nome di tutta la comunità, vorremmo ringraziare Maurizio, che vivrà sempre nello spirito degli scout della sua Squinzano, e quando sentiremo quel leggero vento di tramontana che accarezzerà la nostra pelle durante un campeggio estivo, sapremo che quello, sarà il suo più dolce saluto.

Classe ‘86, vive a Squinzano, piccolo paese della provincia di Lecce. Fin da adolescente manifesta una forte passione per la scrittura, percepita come insostituibile mezzo di espressione personale e di comunicazione diretta al cuore delle persone. Appassionato di arte, storia ed archeologia, cresce nel quartiere di Sant’Elia, luogo ancora ricco di mistero, dove conduce ricerche e studi su un convento del 1500, effettuando numerose e importanti scoperte archeologiche che gettano nuova luce sul complesso monastico. Scrive su diversi blog e giornali come “Salento Vivo”, “Spazio Aperto Salento”, “L’ORticA”, “Il Trepuzzino”. È in procinto di pubblicare la sua prima raccolta di scritti con Aletti Editore.

1 COMMENTO

  1. Gran bel pezzo, davvero. Hai saputo cogliere appieno lo spirito dello scoutismo, il legame con natura e persone, la storia di questo Reparto. Ad maiora

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