Un Lecce così non si era mai visto: la partita perfetta contro l’Atalanta

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Ph Michel Caputo

Lecce – Siamo ancora sicuri che questo Lecce reciti la parte di Davide contro Golia? Atalanta-Lecce è stato un manifesto. Una partita da far studiare a tutte le squadre che si approcciano alla Serie A. Il direttore d’orchestra della prestazione sublime dei giallorossi in quel di Bergamo, porta il nome del mister Marco Baroni. 1 a 2 e Atalanta ko.

Il mister non fa pre-tattica, già alla vigilia dichiarava: “Partiremo forte”. Così è stato perché pronti via e il Lecce dominava la metà campo avversaria. Al 4’, Ceesay si veste da Hulk e, dopo aver vinto il triello con i diretti avversari, fa partire una sassata dai trenta metri infilando magistralmente Musso. A quel punto, si è materializzata la prestazione perfetta dei giallorossi. No, non è stata una partita in difesa. I giallorossi hanno difeso attaccando. Pressing a tutto campo finalizzato a chiudere ogni linea di passaggio. L’Atalanta non è riuscita a sviluppare azioni limpide. Se i bergamaschi sono giunti dalle parti di Falcone, il merito è stato delle giocate dei singoli Lookman e Hojlund.

La preoccupazione era tanta. La ripresa avrebbe restituito un’Atalanta arrembante e determinata a recuperare davanti al proprio pubblico. C’è da dire che anche i giallorossi hanno regalato adrenalina ai propri tifosi. Ben 1600 cuori giallorossi colmi di gioia e orgoglio. L’ingresso di Soppy ha creato un po’ di scompiglio sulla fascia destra. Ma i giallorossi non si sono disuniti. Minuto dopo minuto, la possibilità di portare a casa il bottino pieno si è concretizzata sempre più.

La Dea pensava di avere la situazione in pugno, invece, gli uomini dalla panchina, questa volta, hanno dato quel quid per segnare il raddoppio. Solito angolo, soliti uomini e solito Strefezza. Al 74’, cross al bacio del brasiliano e Blin, il condottiero Blin, insacca da due passi. Il raddoppio è la consacrazione di una partita perfetta. La disattenzione di Falcone non può macchiare una partita perfetta anche del numero uno giallorosso, tra l’altro, miracoloso sul tiro di Muriel allo scadere.

Il Lecce è riuscito a costruire il suo sogno. Oggi, possiamo tranquillamente affermare che questa squadra rappresenta una realtà. Tutto, dalla società ai tifosi, dallo staff tecnico alla dirigenza. Si respira calcio, orgoglio e amore per due colori: il giallo e il rosso. La rappresentazione di una terra, di un popolo. Nonostante le assenze importanti di Umtiti, Gonzalez e di uno Strefezza a mezzo servizio, il Lecce ha battuto con onore e con merito l’Atalanta, tra le più performanti del 2023. Grazie Lecce, grazie ragazzi.

Avvocato e, in passato, anche conduttore radiofonico. Ama il calcio e la sua squadra del cuore: il Lecce. Ha già svolto, negli ultimi due anni, la corrispondenza sportiva per alcune testate giornalistiche online.

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