Barraco puro… E il Lecce batte il Prato

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Lo stadio di Prato

Prato – Un Lecce ancora in emergenza ed orfano di capitan Miccoli rimasto fermo ai box per scontare la squalifica assegnatagli dal giudice sportivo per somma di ammonizioni batte a domicilio il Prato con un rotondo 3-1.

Mister Lerda schiera i suoi con il 4-2-3-1 con Caglioni in porta; Sales, Martinez, Vinetot e Lopez in difesa; Papini e Salvi sulla mediana; Ferreira Pinto, Barraco e Doumbia sulla trequarti dietro all’unica punta Beretta. Il Prato risponde con il 4-4-2 Con Brunelli in porta; Bagnai, Malomo, Ghinassi e De Agostini in difesa; Serrotti, Cavagna, Romanò e Grifoni a centrocampo; Magnaghi e Lanini a formare la coppia d’attacco.

La partita inizia con le due squadre determinate nel voler imporre i rispettivi ritmi di gioco e, già dopo trenta secondi, l’arbitro assegna il primo di una lunga serie di cartellini quando ammonisce Papini per un inutile fallo di mano a centrocampo.

La fase iniziale del match è equilibrata e la prima occasione arriva solo al decimo minuto quando Barraco, ricevuto il pallone da Doumbia, crossa all’indirizzo di Beretta che manca di pochissimo l’appuntamento con il pallone per il tap in vincente.

Al quarto d’ora, arriva il secondo cartellino giallo quando Malomo commette su Beretta un fallo non visto dal signor Piscopo che ammonisce l’attaccante giallorosso per simulazione dando vita alla prima di una lunga serie di decisioni quanto meno dubbie.

Il Lecce si fa di nuovo vivo dalle parti di Brunelli al minuto ventidue quando Salvi, da posizione favorevole, lascia partire un bel tiro che viene deviato in corner dal portiere toscano. Proprio sugli sviluppi del calcio d’angolo arriva l’episodio più clamoroso della partita. Il direttore di gara assegna giustamente il calcio di rigore ai giallorossi per un evidente fallo da ultimo uomo di Romanò ai danni di Sales ma, dopo quattro minuti di confusione totale dell’intera terna arbitrale, decide di espellere Malomo per un tanto clamoroso quanto comico scambio di persona. Dal dischetto, al ventinovesimo, si presenta Dario Barraco che spiazza Brunelli e si regala la prima gioia della sua esperienza in giallorosso.

Mister Esposito fa fronte all’espulsione inserendo Mancini al posto di Magnaghi, i suoi provano ad abbozzare una reazione ma sono poco lucidi a causa dell’eccessivo nervosismo e il primo tempo si conclude dopo soli due minuti di recupero sul risultato di uno a zero.

Dopo un quarto d’ora dall’inizio della ripresa, quando il Prato sembra aver riordinato le idee, arriva il raddoppio giallorosso ancora con Barraco che, dopo una incursione dalla destra, batte Brunelli con un bel diagonale sul secondo palo.

Nonostante il doppio vantaggio, il Prato non ci sta a mollare e dopo cinque minuti, sfruttando una incertezza di Caglioni, accorcia le distanze con Pisanu bravo a ribattere in rete la respinta corta del portiere giallorosso.

Se Caglioni è incerto in occasione del goal subito, il collega avversario non offre uno spettacolo migliore quando sbaglia un’uscita elementare al limite dell’area lasciando solo, di fronte alla porta vuota, Barraco che è libero di insaccare senza alcun tipo di problema per il tre a uno e la tripletta personale.

Oltre al terzo goal, a chiudere la partita ci pensano le espulsioni di Mancini e Brunelli. Proprio il fallo del portiere sul neo-entrato Zigoni frutta ai giallorossi il secondo rigore che Beretta, con di fronte Pisanu nell’inedito ruolo di portiere, sbaglia clamorosamente.

Il Lecce supera ancora in modo positivo l’emergenza anche se i tre punti servono a poco vista la clamorosa vittoria del Frosinone che tanti dubbi ha suscitato tra i tifosi giallorossi.

 

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