Copertino, tensioni politiche a palazzo di Città

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Sandrina Schito

Copertino (Le) – Sembrava che in qualche maniera a Copertino si fosse raggiunto un certo equilibrio nello scenario politico generale. Si respirava un’atmosfera di distensione tra i principali attori della comunità. Sembrava che si stessero percorrendo strade convergenti ed in qualche modo condivise. Invece no. Dalla settimana scorsa buona parte dei protagonisti della politica copertinese vivono un momento convulso e di alta tensione, dove si susseguono scossoni di vario genere.

Pare che si voglia mettere in discussione la leadership del sindaco, Sandrina Schito. Da qui, in Comune, tensioni nella maggioranza del Governo del paese. Non casuali poi, paiono la dichiarazione di Vincenzo De Giorgi, che negli ultimi giorni, pubblicamente, si è proposto come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative, quelle in programma nel 2019.

L’ospedale di Copertino

Ma è nelle ultime ore che il nervosismo ha raggiunto picchi importanti e singolari. La contesa nasce attorno alla nota questione legata all’Ospedale San Giuseppe e all’appello al presidente della Regione, Emiliano, affinché valuti attentamente e con lo spirito del buon padre di famiglia, i provvedimenti che intende prendere nei confronti del nosocomio copertinese. Come è ampiamente risaputo, il Governo regionale vorrebbe depotenziarlo in maniera significativa. Ma tutte le responsabilità, in questi giorni, sono state fatte cadere sulla sindaca Schito, definita, peraltro, populista, forse perché non di “sistema” e troppo vicina alla gente.

Intanto i pentastellati, per lo più silenti, vedono il terreno politico copertinese sempre più fertile per la loro definitiva affermazione. Un movimento, quello dei Cinque Stelle, in gran parte invisibile e che si annida nelle parti più recondite del tessuto sociale copertinese, senza dare un segno significativo della sua presenza, e che in maniera anonima tocca tutti i ceti di questo centro dell’Arneo.