“Tota pulchra”: il 7 dicembre, nel duomo di Lecce, un concerto dedicato alla Vergine Maria

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“Tutta bella sei, Maria, e il peccato originale non è in te. Tu gloria di Gerusalemme, tu letizia d’Israele, tu onore del nostro popolo, tu avvocata dei peccatori. O Maria!”

Tota pulchra è il titolo del concerto in onore a Maria SS. Immacolata, che si svolgerà nella Chiesa Cattedrale di Lecce giovedì 7 dicembre alle ore 19.30. Un omaggio musicale che il Direttore di cappella del Duomo di Lecce, il M° Tonio Calabrese, ha articolato attraverso un percorso che, alla vigilia della festa dedicata a Maria, la esalta in tutta la sua bellezza.

L’evento-preghiera comunitaria, prenderà il via col Tota pulchra, un canto di lode, antica preghiera cristiana, composta nel IV secolo, che fa parte della tradizione francescana, dedicato a Maria, la madre di Gesù, concepita senza peccato. Il brano è creato dall’unione di alcune antifone dei Primi Vespri dell’Immacolata Concezione dal Cantico dei Cantici (4,7) e da quella, usata per la Natività, tratta dal libro di Giuditta (15,10), eroina dell’antico testamento considerata come colei che combatte il nemico, da sola ma con Dio nel cuore, per salvare il suo popolo.

Il brano per l’occasione è stato proposto con un’elaborazione polifonica, realizzata dal M° Calabrese, che lascia spazio alle risposte da parte dell’assemblea. Seguirà l’Inno Akathistos, uno tra i più famosi inni che la Chiesa Ortodossa dedica alla Theotokos, la genitrice di Dio. Composto nel V secolo, resta il modello di molte composizioni innografiche e litaniche antiche e recenti. Il termine greco a-kathistos, significa “non seduti”, perché la Chiesa ingiunge di cantarlo o recitarlo stando in piedi, in segno di riverente ossequio nei confronti della Madre di Dio. L’Akathistos dal punto di vista della struttura metrica e sillabica si ispira alla celeste Gerusalemme descritta nel cap.21 dell’Apocalisse, da cui desume immagini e numeri. Maria è cantata come identificazione della Chiesa, quale “Sposa” senza sposo terreno, Sposa vergine dell’Agnello, in tutto il suo splendore e la sua perfezione. L’inno consta di ventiquattro stanze (in greco: oikoi), tante quante sono le lettere dell’alfabeto greco. Sapientemente progettato in due parti distinte, congiunte e sovrapposte, quello della storia e quello della fede e con due prospettive intrecciate e complementari, quella cristologica e quella ecclesiale nella quale è calato e s’illumina il mistero della Madre di Dio.

Per l’occasione la voce narrante sarà quella di don Vito Caputo (vicario generale dell’arcidiocesi metropolitana) e le voci soliste quelle di Stefania Patavia e Annarita Risola.

La preghiera a Maria continuerà con il canto Ave Maria proposto in due versioni, quella di C. Franck elaborata a due voci soliste da padre Igino Ettorre, e quella di Lorenzo Perosi, direttore del Coro Pontificio della Cappella Sistina, composta per coro a due voci. Gli ultimi due brani, dal sapore più popolare saranno: “Santa Maria strela do dia” e “Dell’aurora tu sorgi più bella”. Il primo fa parte de “Le Cantigas de miragres e le cantiga de loor” risalenti al XIII secolo scritte in onore della Vergine Maria e dei suoi miracoli, forse dallo stesso re Alfonso X il Saggio, amante dell’arte, la poesia e la musica. “Santa Maria strela do dia” è tratta dalla cantiga di lode n.100, in lingua galego-portoghese, cantato dai fedeli durante i pellegrinaggi a Santiago de Compostela; il secondo, composto da don Luigi Guida, romantico e di grande impatto emotivo, accosta l’immagine di Maria ai diversi elementi della natura, che seppur belli, non possono ambire alla bellezza esteriore e interiore della Madre di Dio “la tutta bella”.

Per il concerto, il Coro Liturgico – Polifonico della Cattedrale di Lecce accompagnato all’organo dal M° Davide Greco, proporrà il brano nell’elaborazione realizzata da Marco Ruggeri.

Laurea Triennale DAMS è attualmente iscritta alla magistrale di Storia dell’Arte. Socia fondatrice di "Palchetti Laterali", svolge attività di divulgazione teatrale e di tutoraggio per studenti con disabilità psicomotoria e sensoriale. In possesso del diploma di 1° Livello in LIS è anche esperta in Audiodescrizione

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