Novoli, in 24 ore un infarto ed un suicidio turbano la quiete. Ed inducono a riflettere

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NovoliNovoli (Le) – A distanza di pochissimo tempo, Novoli è stata turbata da due morti inattese. La diversità di questi eventi luttuosi non può che farci riflettere su quanto poco scontata sia la vita e di quanto effimere siano le certezze su cui spesso basiamo il nostro futuro.

Ieri, su un campetto di Martorano di Cesena, Peter Spagnolo, un giovane quarantenne originario del piccolo centro nord salentino è stato tradito dal suo cuore che ha smesso di battere lasciando sgomenti i suoi compagni di squadra e quanti sono accorsi per tentare il soccorso. Una vita proiettata verso il futuro, con tanti progetti da portare avanti e tanti sogni all’orizzonte da realizzare. Un amico che, a quanti lo hanno conosciuto, insieme al vuoto incolmabile, ha lasciato il ricordo della persona volitiva, forte, allegra e disponibile che è sempre stata.

Un uomo che, per realizzare il suo progetto di vita, non ha esitato ad allontanarsi dal suo paese nella speranza di un futuro migliore e più luminoso.
Una perdita improvvisa come questa spiazza sempre. Ci scuote nel profondo. Destabilizza la nostra quotidianità e ci spinge a prendere coscienza di quanto sia veramente importante vivere il presente e apprezzare, giorno per giorno, quel grande dono che è la vita, affrontando con coraggio tutto ciò che questo comporta.

Oggi, poco dopo mezzogiorno, è giunta la notizia di un’altra morte inattesa e tragica. Un uomo, avanti negli anni e con alle spalle un’esistenza che lo ha temprato nel corpo e nell’animo, in un momento di profondo sconforto interiore, ha posto fine al suo pellegrinaggio terreno.

Aveva 78 anni, A.V., originiario di Lecce, ex sottufficiale dell’Aeronautica Militare, era a Novoli, perché sua moglie era ricoverata in una Casa Protetta. Un colpo di pistola – la sua, regolarmente detenuta – ha segnato il termine ai suoi giorni.

Al di là del mero fatto di cronaca, ferisce il pensiero di quanto grandi siano stati il dolore e la disperazione che lo hanno portato a compiere un gesto tanto estremo. Desolazione, solitudine, sofferenza, senso di abbandono, incertezza sul proprio futuro, sono tante le supposizioni che si potrebbero fare al riguardo; sarebbero comunque ormai superflue. Rimane nel cuore quel senso di vuoto e di sconfitta che induce a pensare che mai nessuno dovrebbe giungere a compiere un atto del genere. Nella semplicità delle cose non scordiamoci mai di chi ci vive accanto. Anche un piccolo gesto di comprensione e di solidarietà verso gli altri può fare la differenza e risollevare l’animo da quei momenti di prostrazione che potrebbero annientarlo. 

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