Squinzano, a più di tre anni il ritorno al futuro nella Città della Musica

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252246 10200349491834296 1107051630 nSquinzano (Le) – Sono passati più di tre anni dal fatal maggio del 2013 quando la coalizione, denominata Immagina il Futuro, vinse la competizione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale dopo il periodo di commissariamento seguito alla caduta della giunta guidata dal Sindaco  Marra.

In questi tre anni e oltre, il governo della Citt!à della Musica non ha mai navigato in acque completamente tranquille, fatta eccezione per il breve periodo di luna di miele con l’opposizione a palazzo di città nei primi mesi della consiliatura.

Anche se è improbabile che qualcuno non conosca le vicende, a tratti travagliate, della politica locale, un breve anzi, brevissimo riepilogo degli avvenimenti ci aiuterà nella successiva disamina sulla bontà o meno dell’azione di governo.

Prima della sua elezione incontrammo il candidato Sindaco il quale, rispondendo alle nostre domande, ci disse: “Il primo dei nostri obbiettivi  è rappresentato dalla tutela e salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio comunale per rendere il paese qualitativamente migliore e più vivibile. Il ripristino dell’ordine e della legalità all’interno del territorio urbano. Il  recupero completo della rete viaria ormai completamente dissestata, il miglioramento del servizio di raccolta differenziata finalizzato a raggiungere la copertura totale del costo del servizio; in ultimo, ma non ultimo, rielaborando gli strumenti urbanistici alla nuova situazione comprendente anche la Marina di Casalabate, la capacità di ridisegnare il territorio dovrà essere strettamente correlata alla capacità di intercettare finanziamenti ed investimenti sia pubblici che privati.

 Riordinare il bilancio cercando di aumentare le entrate attraverso una razionalizzazione delle risorse già in forza all’Ente e contemperando il tutto con i vincoli imposti dal patto di stabilità, investimento in maniera massiccia sulla cultura, con risorse economiche limitate ma qualitativamente elevate attraverso il coinvolgimento di soggetti privati. Infine creazione di una rete wi-fi per permettere la comunicazione attraverso la rete tra i cittadini e l’amministrazione.

Ed infine si dovrà cercare innanzitutto di riequilibrare i conti del Comune attraverso principalmente un contenimento della spesa e dei costi della macchina amministrativa, per poi poter immaginare una stagione che preveda l’abbassamento delle tasse (IMU principalmente). Casalabate è la nostra più grande scommessa, che speriamo di vincere senza mezzi termini”.

Questo quindi il manifesto della coalizione vincente che, nel dipanarsi degli anni di amministrazione, sarebbe dovuto diventare da virtuale concreto, ma è stato proprio così?

“Quello appena trascorso è stato un anno di rodaggio e di assestamento; le cose da fare restano ancora tante – Ci raccontava l’Assessore al bilancio al termine del primo anno di mandato – Abbiamo cercato di risanare il bilancio, la cui situazione era sicuramente meno grave di quanto da noi preventivato. Abbiamo ravvisato la necessità di cambiare il passo del modus operandi amministrativo, pianificando la nostra azione, evitando di operare in maniera occasionale”. Correva l’anno duemilaquattordici ed era il 19 giugno, si parlava pure di pressione fiscale “ …è stato necessario  garantire all’Ente non più entrate straordinarie, come ad esempio l’accesso ai mutui, strada ormai impercorribile avendo superato la soglia consentita, ma creando invece una serie di entrate ordinarie che passano purtroppo anche da un aumento momentaneo della pressione fiscale dovuto allo sforamento del famigerato patto di stabilità. Il nostro Comune ha le aliquote di tassazione, parliamo di TASI E TARSU, al massimo ma posso sin da ora rassicurare i cittadini che scenderanno nel corso di questo nostro mandato”.

Subito dopo l’estate succede quello che non ti aspetti, l’inaffondabile corazzata rischia di colare a picco e, a differenza del Titanic, riesce ad evitare di un soffio l’iceberg Marulli – Carrozzo. Gli scossoni non hanno mai fine, non c’è pace per gli impavidi di via Matteotti; infatti a San Martino arriva l’operazione della procura “Déjà vu” che sembrerebbe vedere coinvolti l’ex sindaco Marra ed il presidente del consiglio comunale Marulli ai quali viene notificato un avviso di garanzia, notoriamente, anche se solo teoricamente, misura di tutela per chi è indagato.

Nel gennaio 2015 si insedia la commissione presieduta dal viceprefetto Filippo Romano, incaricata, come fisiologicamente avviene, di vagliare tutti gli atti amministrativi, ascoltare amministratori e consiglieri di maggioranza e di opposizione, per valutare le decisioni da prendere in merito ad un eventuale scioglimento del Consiglio. E alla fine arriva il pronunciamento del ministero  “Non sussistono i presupposti per lo scioglimento per mafia del Consiglio Comunale di Squinzano”: questa la conclusione della procedura avviata da parte del Ministero dell’Interno all’indomani del blitz “Vortice Dèjà vu”, andata avanti per più di un anno, che ha riguardato eventuali intrecci fra mafia e politica e che ha tenuto in ansia sia gli amministratori sia i cittadini della Città della Musica. Finalmente l’odissea è finita!

Nel frattempo però, il manipolo degli eroi di Via Matteotti  non si fa mancare veri o presunti dissapori all’interno della maggioranza, quasi ruggiti di topolini che, ad un probabile 25 luglio, preferiscono rientrare nei ranghi per non finire “sotto processo a Verona”.

Il 2016 terzo anno del regno di Miccoli non si discosta di molto dagli altri due; sempre fra sussurri e grida si dice che i rapporti in maggioranza non siano idilliaci, ma nonostante ciò il governo cittadino fra mille difficoltà realizza gli obiettivi minimi sia in paese sia nella marina, le associazioni presenti sul territorio Squinzanese promuovono delle iniziative “benedette” dalla amministrazione con patrocini gratuiti e, laddove possibile, con piccoli contributi. L’estate 2016 viene così contrassegnata da una miriade di eventi a volte concomitanti che segnano una riprese delle attività culturali che fanno ben sperare per la stagione 2017. La fine dell’anno invece si connota con la manifestazione del Villaggio di Babbo Natale, inaugurato in occasione delle festività Nicolaiane, ed il presepe vivente, inaugurato il giorno 26 dicembre realizzato in sinergia tra associazioni del territorio di Squinzano e Trepuzzi e le due amministrazioni comunali.

Ma se Atene piange Sparta non ride: l’opposizione, composta all’inizio da cinque consiglieri e tre gruppi consiliari, ha attuato un’azione episodica ora con l’esponente PD, ora con l’esponente di partecipazione democratica prima divenuta attiva poi, e con l’ex sindaco Marra spina nel fianco in consiglio della legione Miccoliana. In verità in questi tre anni, soprattutto nell’ultimo periodo, l’amministrazione si è dovuta preoccupare più di se stessa che dell’opposizione.

All’inizio di questo 2017 si respira già aria di campagna elettorale con gli attori della politica locale proiettati alla primavera 2018. Gli incontri, più o meno sotterranei, si susseguono da tempo con intrecci ancora tutti da verificare e costruire. Per il momento le voci su eventuali candidati si susseguono e sarebbero addirittura quattro gli sfidanti pronti a sfilare la poltrona all’attuale primo cittadino. Quindi il popolo sovrano dovrà ancora armarsi di pazienza, oppure …