Concorso scuola: nessuna cattedra per i vincitori pugliesi della classe di concorso di Filosofia e Storia. Monta la polemica

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ConcorsoSi è svolto quest’anno il nuovo concorso a posti e cattedre per il personale docente, la procedura concorsuale, a carattere regionale, ha previsto tre bandi: uno per i docenti della scuola dell’infanzia e della primaria, un secondo indirizzato ai docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado e infine il terzo bando rivolto ai docenti di sostegno. 63.172 i posti messi a disposizione che dovrebbero essere assegnati, secondo quanto riportato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nel corso del triennio 2016/2018.

Questi i dati ufficiali ma, accanto ad essi, come in un rovescio di medaglia, per i vincitori pugliesi della classe di concorso Filosofia e Storia (A019), si sta delineando una situazione diversa. Di fatto, almeno per ora, si può parlare di un concorso vinto, ma di zero assunzioni. I docenti della Regione Puglia, per la maggior parte provenienti dalle provincie di Bari e Lecce, abilitati all’insegnamento per la suddetta classe di concorso, non saranno assunti per l’anno scolastico 2016/2017 appena iniziato, sembrerebbe a causa della mobilità straordinaria voluta dal Miur (decreto del Ministro Giannini 07/09/2016 prot.n. 0000669).

È servito a poco, l’incontro della delegazione dei docenti vincitori della cdc A019, con il dirigente competente dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, il responso è stato impietoso: il “contingente” per quest’anno ammonta a zero posti in tutta la Regione.
Il concorso è stato avviato per 34 posti disponibili, più 3 idoneità; le rassicurazioni da parte dell’USR Puglia, fanno riferimento ad assunzioni che partiranno dal prossimo anno scolastico.
Le preoccupazioni dei vincitori riguardano la possibilità del decadimento della graduatoria di merito, valida per tre anni, nonostante le rassicurazioni che da più parti si susseguono, essendo la tempistica vincolante per il ministero e non per i vincitori.

Vista la complessa situazione, le dichiarazioni del Ministro Giannini di “assumere tutti entro tre anni” non possono, perciò, tranquillizzare. Come se non bastasse, dopo specifica richiesta dei docenti, non è stato possibile ricevere informazioni precise sui numeri delle Graduatorie ad Esaurimento, che dovranno altresì essere ricavate dall’Ufficio Scolastico Provinciale, cui ha reindirizzato L’USR.

Sembrerebbe, pertanto, che l’unica speranza di assunzione, risieda nei pensionamenti previsti per il prossimo anno, sebbene, al momento, non siano né prevedibili né quantificabili. Quindi, con l’amaro in bocca, l’unica certezza che resta è la perdita, almeno per quest’anno, del contratto a tempo indeterminato e il ruolo, a differenza di quanto accadrà ai docenti di altre classi di concorso più fortunate.

“Come se non bastasse – denunciano i vincitori della classe di concorso A019 Puglia – le graduatorie di merito non sono state ancora pubblicate dall’USR, benché le prove orali della nostra classe di concorso siano terminate da tempo e la Commissione abbia adempiuto correttamente e tempestivamente per la propria parte. In quale cassetto giacciono e perché? Possibile che venga bandito un concorso per 34 posti (più 3 in seguito alla maggiorazione prevista dal bando) e questi spariscano nel nulla e vengano distribuiti per altre vie? E’ quanto accaduto di fatto. Teniamo a precisare che abbiamo superato la prova in 37 su 37 posti complessivi, ora vorremmo conoscere la nostra posizione e, si spera, il nostro destino! Ci appelliamo al Ministro Giannini. Chiediamo come sia possibile perpetrare un’ingiustizia così palesemente vergognosa nei confronti di uomini e donne, professionisti del mondo della scuola, meritevoli di aver superato un durissimo concorso composto da due prove scritte (Filosofia e Storia) e una prova orale, molti dei quali hanno alle spalle un percorso di abilitazione, esperienza di insegnamento e dottorati di ricerca. Vogliamo numeri certi. Vogliamo lavorare sulla nostra cattedra, che ci spetta di diritto. Vogliamo che la meritocrazia, vanto del Governo al quale appartiene, sia rispettata nei fatti e non solo a parole”.

Lo sfogo, dunque, che non intende sollevare uno scontro con i colleghi docenti ai quali è stato consentito, con la mobilità straordinaria, di avvicinarsi a casa, intende portare l’attenzione sulle modalità di questa mobilitazione che ha riguardato il 100% dei  posti disponibili in Puglia, i docenti rientrati, infatti, hanno occupato anche i posti messi a disposizione per i neovincitori di concorso.

Nella speranza che un concorso pubblico così importante possa fornire ai vincitori trasparenza e le dovute garanzie di assunzione, si attendono al più presto sviluppi positivi per questa incresciosa vicenda.