Frecciarossa Bari-Milano, la voce del Salento

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Freccia RossaLecce – I vertici di Trenitalia sicuramente l’avevano immaginato, ma non avrebbero mai sospettato  che avesse avuto una simile altisonanza o per lo meno strascichi così duraturi. L’annuncio del Frecciarossa Bari-Milano continua a generare polemiche, indignazione da parte di un territorio, quello salentino, che per molti anni è stato messo ai margini della politica e dagli investimenti, infrastrutturali e non. 

Nei giorni scorsi è stata lanciata una raccolta firme su change.org (LINK) che superata ormai quota 18.000, punta numeri ancora più significativi da ripresentare in Regione e a Roma. Numeri già importati che sono stati presentati al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, intervenuto in sostituzione del premier Matteo Renzi all’inaugurazione della Fiera del Levante.

Questa mobilitazione aveva già ricevuto le prime risposte delle Ferrovie dello Stato, le quali avevano motivato la scelta per esigenze di <<orari e costi>>. Nell’ottica di un management privato che ha l’obbligo di compiere l’interesse dell’azienda una motivazione del genere sarebbe pienamente condivisibile, non fosse la contorta natura giuridica dell’azienda che da pubblica è stata privatizzata ma che continua ad essere una partecipata con il management nominato a livello pubblico.

Gli  amministratori dell’azienda hanno il dovere comunque di gestire l’azienda perseguendo uno scopo lucrativo, ma la natura intrinseca della loro nomina porterebbe a ritenere che in ogni caso, coadiuvati dall’appoggio della politica nazionale, debbano favorire i collegamenti e gli investimenti infrastrutturali  in tutto il Paese.

Tenendo presente che dal bilancio dello scorso anno l’utile dell’azienda è calato, ma continua ad attestarsi sui 300 milioni e l’investimento richiesto si aggirerebbe attorno al milione di euro,  e facendo la proporzione tra l’aggravio delle finanze e l’importanza di tale servizio pubblico è palese che la gestione eccessivamente prudente effettuata dal management di FS crea non poche polemiche.

Nell’occasione della Fiera del Levante il sottosegretario De Vincenti, anche dopo le sollecitazioni del governatore Emiliano, ha annunciato l’intenzione del governo di convocare un tavolo con Trenitalia e Regione in modo da trovare una adeguata soluzione per far giungere il Frecciarossa anche in Salento.

Se quest’annuncio rimarrà soltanto un intenzione certamente il malcontento di un popolo ormai stanco non potrà placarsi, data la moltitudine di pendolari costretti a spostarsi per i perduranti deficit di lavoro, ma anche motivi sanitari e di studio, che cercano occasioni nella parte dell’Italia che sembra essere davvero “ripartita”.