TARES … I botti di capodanno

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Se il 2013 si è chiuso davvero male sul piano della tassazione immobiliare,  il 2014 si aprirà ancora peggio visto che la tassa sull’abitazione principale ritorna sotto altro nome, quello di Tasi. Parte così l’attacco alle tredicesime degli italiani, alla loro fiducia, alla loro propensione al consumo.

Tares

Squinzano (Le) – A gennaio altri 13 milioni di italiani dovranno mettersi nuovamente in coda per saldare la “mini-rata”. Il pagamento dal 16 gennaio potrebbe slittare al 24 gennaio; resta comunque la certezza di una nuova inesorabile stangata. Una batosta che nei giorni scorsi il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha attribuito all’esigenza di restare dentro i vincoli imposti dall’Unione Europea. “La scadenza del 16 gennaio – ha spiegato il titolare del Tesoro in Senato – è stata fissata il più tardi possibile compatibilmente con la necessità di contabilizzare le entrate nel 2013”. 

Non staremo qui a disquisire sul gioco delle tre carte che da destra a sinistra si è operato a danno degli italiani.

L’amministrazione comunale di Squinzano in questi giorni ha fatto recapitare  in maniera originale, come recita una nota canzone “in tutti i posti in tutti i luoghi in tutti i laghi”, gli avvisi di pagamento  del saldo di fine anno.  Diciamo che i cittadini, quelli che sono stati così “fortunati” a riceverlo l’avviso, hanno cominciato a sentire i botti prima ancora della fatidica mezzanotte.

L’assessore Taurino in questi giorni ha dichiarato: “Comprendo benissimo lo stato di disagio e di difficoltà di tante famiglie in questo particolare momento ed è per questo che intendo fornire ulteriori chiarimenti  in merito a questo tributo che non è stato imposto dal comune , bensì dallo Stato per bilanciare i tagli ai trasferimenti. Il comune ha solo l’obbligo di riscuotere il tributo e di regolamentarlo al fine di reperire le risorse per finanziare i servizi indivisibili a causa del taglio ai trasferimenti pubblici. Al di là di tante obiettive difficoltà di comprensione da parte dei cittadini, ciò che genera maggiore amarezza è la strumentalizzazione che si cerca di fare di un argomento serio che tocca direttamente tutti.” Questo è vero,  ma noi notiamo solo che la prima promessa di contenere l’aumento delle tasse, fatta durante una nostra intervista dall’allora candidato sindaco,  è stata per il momento disattesa. Ci risulta inoltre difficile accettare che venga liquidata in maniera leggermente sbrigativa l’obiettiva difficoltà ad ottemperare alle contingenze fiscali dei cittadini.  Si dovrebbero quindi evitare le strumentalizzazioni, da qualsiasi parte esse provengano, ed operare affinché i cittadini siano messi in condizione di affrontare nel modo migliore queste difficoltà. Concludendo rimane la consapevolezza che anche nel 2014 a Squinzano ci sarà poco da divertirsi, nonostante il manipolo di eroi posto alla guida del paese.

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