Lecce: con il Benevento è vittoria e terzo posto solitario

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Lecce Benevento

Dopo le belle prove di carattere registrate contro Salernitana e L’Aquila, il Lecce batte anche il Benevento con un due a zero maturato nel primo tempo con i goal di Amodio e Diniz e si porta al terzo posto solitario grazie al turno di riposo osservato dal Perugia e alla vittoria del Frosinone sul Catanzaro che obbliga i calabresi a cedere il passo alla squadra di Lerda ma mantiene inalterato il vantaggio in classifica dei ciociari. I giallorossi sono stati bravi a sfruttare le tante indecisioni difensive dei campani e a contenere i tentativi offensivi degli ospiti che hanno cercato timidamente di riportare la partita sul binario giusto.

Mister Lerda schiera il Lecce con il solito 4-2-3-1 con Salvi a centrocampo al posto dello squalificato Papini mentre mister Carboni opta per il 3-4-1-2 con Gori tra i pali; Signorini, Mengoni e Padella a comporre la linea difensiva; Dicuonzo, Agyei, Doninelli e Som sulla mediana; Mancosu sulla linea dei trequartisti dietro all coppia d’attacco composta da Altinier ed Evacuo.

Il Benevento prova ad attaccare fin dall’inizio ma il Lecce si difende con ordine e non lascia spazi ai sanniti un po’ troppo fallosi complice l’iniziale eccessiva tolleranza del signor Rocca di Vibo Valentia. Al quarto d’ora però, alla prima vera discesa dei giallorossi, arriva il vantaggio: Lopez, dopo un uno-due con Doumbia, arriva sul fondo e crossa al centro; il traversone viene respinto da Mengoni ma il pallone arriva sul sinistro ai Amodio che, al volo, batte il portiere campano Gori e corre ad esultare sotto la curva.

Al ventitreesimo potrebbe ancora passare il Lecce ma Miccoli, rubata la palla alla difesa del Benevento, salta l’ultimo difensore ma prova una conclusione debole che finisce tra le braccia di Gori. Dopo il vantaggio, il Lecce mantiene il pallino del gioco e mette in più occasioni in difficoltà la squadra sannita che ci prova con un tiro velleitario di Agyei che si spegne sul fonto troppo lontano dalla porta di Perucchini per impensierire il portierone giallorosso.

Al trentaduesimo il Lecce raddoppia con Diniz che sfrutta una ribattuta corta di Gori su tiro di Lopez e insacca. Subito dopo il secondo goal giallorosso, Carboni cambia il modulo in 4-3-3, effettua il primo cambio e fa tornare in panchina Signorini che lascia il posto al nuovo arrivato Negro.

Il Benevento prova a reagire ma trova sulla fascia destra un sontuoso Lopez che blocca ogni incursione offensiva e lancia in attacco un Lecce ordinatissimo dal punto di vista tattico che potrebbe calare il tris al quarantesimo con un tiro di Miccoli che finisce di poco fuori.

Il primo tempo finisce con il doppio vantaggio giallorosso sotto gli applausi del pubblico del Via del Mare e i fischi dei tifosi ospiti verso la propria squadra.

Nel secondo tempo, tornano in campo le stesse squadre della prima frazione di gioco e la curva ospite contesta il tecnico campano Carboni. Al settimo minuto il Benevento sfiora il goal con un tiro da fuori di Agyei che si stampa sulla traversa della porta difesa da Perucchini. Al quattordicesimo Miccoli riesce a superare con uno slalom Mengoni e Padella ma il suo destro sfiora il secondo palo.

Il Lecce difende il doppio vantaggio anche con qualche perdita di tempo che, al diciassettesimo, costa l’ammonizione a Perucchini mentre Carboni opera un doppio cambio e fa entrare Montiel per Doninelli e Campagnacci per Mancosu. Al minuto 23 Lerda risponde rilevando Miccoli per Beretta e, quattro minuti più tardi, fa debuttare Giuseppe Abruzzese al posto di D’Ambrosio con l’ex Crotone che si posiziona al posto di Diniz che, a sua volta, torna ad esercitare il vecchio ruolo di terzino destro.

Il Benevento non molla e attacca senza riuscire ad arrivare al tiro un po’ per meriti della retroguardia del Lecce  e un po’ per demeriti propri. Lopez e compagni cercano di attaccare e al trentaquattresimo conquistano una punizione dal lato corto dell’area di rigore. Sulla battuta, il pallone arriva a Diniz che lascia partire un cross basso su cui Beretta fa il velo e Vinetot non arriva in scivolata.

Lerda prova a dare freschezza sulla fascia richiamando, al quarantesimo, Ferreira Pinto per  Melara che si fa subito notare con un bell’intervento in scivolata su Campagnacci. 

L’arbitro assegna quattro minuti in cui un Lecce in assetto difensivo si difende bene sotto la pioggia e organizza qualche timida ripartenza facendo scorrere il tempo fino al triplice fischio che sancisce l’ennesima vittoria di questo ciclo Lerda che permette di accorciare sul Perugia (che ha riposato) ma non sul Frosinone che ha vinto con un rotondo 3-0 sul Catanzaro, prossimo avversario dei giallorossi.

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