Salento & Dintorni: il mistero del laghetto

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A Castrignano de’ Greci, piccolo paese della Grecìa Salentina, a due passi da Maglie, dominato dai bizantini, in pieno centro storico, nel Parco delle Pozzelle (in lingua grika “ta fréata) esiste un laghetto misterioso che ricorda molto – almeno per i suggestivi colori – la cava di bauxite di Otranto.

Il laghetto e la zona circostante sono così chiamati, perchè in passato l’acqua piovana si radunava in pozze, profonde da 3 a 6 metri, dove le donne lavavano la biancheria; o, meglio, si radunava in serbatoi ipogei scavati nelle depressioni carsiche friabili, su cui le precipitazioni meteoriche ristagnavano, sormontate da un “uccale”, blocco lapideo forato al centro, da cui si calavano i secchi per attingere l’acqua.

Si tratta di un lago naturale su cui si specchia l’antica Masseria Pozzelle, pozzelle di Castrignano dei Greci, depressione oggi circondata da una pineta, con alle spalle un’altra cava di bauxite, che come quella di Otranto è finita colma d’acqua, formando appunto il suggestivo laghetto.

E’ arcaico questo laghetto castrignanese con l’acqua color verde smeraldo (a causa delle sue alghe), circondato dalla terra rossa, che ci rimanda al periodo di clima tropicale nel Salento. Ma, come ogni lago del Salento, anche quello delle Pozzelle nasconde – pare – un mistero.

Secondo gli abitanti di Castrignano, il laghetto cela un ‘mostro’, una creatura non meglio identificata, che tutti e nessuno hanno visto, ma di cui tutti favoleggiano.
Personalmente, ho motivo di credere alla leggenda, simile a quella che anima i due vicini Laghi Alimini e Fontanelle, laghi di acqua dolce e di origine carsica.

Leggende popolari, ovviamente, mai confortate da alcun riscontro concreto e realistico; però, pensarci ingenera curiosità e un certo timore, perché all’idea che una carpa gigante popoli il laghetto di Castrignano non si sa se ridere o scappare via.

Uno dei notabili del luogo, l’Avv. Mario Lorubio, che ha contribuito a questo mio articolo con una foto e con il racconto della singolare leggenda, ritiene che il proverbiale “non è vero, ma ci credo” in questo caso sia davvero azzeccato.