Surbo (Le) – L’amministrazione Vincenti continua a perdere pezzi: questa volta a gettare la spugna è stata l’assessore con delega al Lavoro e alle Politiche Giovanili Elisa Sportello.
Non è la prima volta, da che si è insediata la Giunta capitanata da Fabio Vincenti, che si assiste ad avvicendamenti e dimissioni per “ragioni personali” mai opportunamente chiarite.
“Ormai è fuga dalla maggioranza Vincenti: in principio fu Sergio Perrone, poi venne Daniele Capone. Seguirono le dimissioni da Assessore con delega al Bilancio di Luigi Passatore che più recentemente ha rassegnato anche le sue dimissioni da consigliere comunale. E c’è di più: Nicola Donno, subentrato a Passiatore e candidatosi con la lista del Sindaco Vincenti, al suo ingresso in consiglio si è subito dichiarato indipendente. Il segno inconfutabile di una crisi ormai profonda. Da tempo Vincenti appare un uomo solo al comando: ha tenuto per sé la delega al Bilancio, esponendo le casse comunali attraverso la consuetudine dell’anticipazione di cassa”.
A dichiararlo sono i consiglieri di opposizione dei gruppi La Svolta e Nuova Primavera.
“Ci ha abituati, in consiglio comunale, alla riduzione al silenzio dei suoi assessori – continuano gli avversari di Vincenti – incapaci di presentare perfino eventuali iniziative di propria pertinenza. Ha immancabilmente dato di sé l’immagine di un despota solitario, incapace di condividere l’azione amministrativa con i suoi. Certo, non deve essere facile per questa maggioranza condividere le responsabilità di un’amministrazione tanto fallimentare, ma riteniamo che sarebbe più dignitoso ammettere di aver fallito e consentire ai cittadini di Surbo di uscire da una situazione ormai stagnante che nulla di buono può generare.
Oggi arrivano le dimissioni da assessore di Elisa Sportello: una defezione che non può passare inosservata, ancor più perché a subentrare è Rodolfo Falconieri, vecchia conoscenza del consiglio comunale che già in passato ha dato dimostrazione della propria inefficacia amministrativa. Siamo certi che il Sindaco Vincenti non proverà neppure a trovare una giustificazione a queste defezioni e continuerà come al solito a tacere, con la sua solita tattica attendista. Per questa ragione – concludono -, chiediamo che a parlare, per una volta, siano i fatti e che il Sindaco Vincenti ritrovi la dignità perduta e si dimetta, riconoscendo il proprio fallimento e l’incapacità di avere una leadership chiara e riconosciuta perfino tra i suoi”.