Bellezza e verità

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Alcuni giorni fa, fra le tante notizie funeste che ci trasmette quotidianamente, il telegiornale ha riferito due notizie rincuoranti: la manifestazione pacifica e spontanea che ha riempito  Piazza Maggiore a Bologna e la sentenza Cucchi, che ha finalmente messo fine ad un processo durato 10 anni.

Questi due eventi importantissimi sono stati riassunti, in maniera efficace e poetica allo stesso tempo, da due scatti che in poche ore hanno fatto il giro del web: la piazza bolognese gremita di “sardine umane” e il baciamano ad Ilaria Cucchi da parte di un carabiniere addetto alla sicurezza del tribunale, per renderle omaggio dopo la sua lunga battaglia.

In due scatti, la Bellezza e la Verità!

Il primo scatto mostra la Bellezza di un’aggregazione spontanea nata dal passaparola partito da quattro trentenni spinti dalla volontà di portare in piazza un’opposizione pacifica al dilagare della nuova politica fondata sulle offese e le diffamazioni da web, al motto di “più sardine che Salvini, perché Bologna non si lega!”.

La bellezza di quella piazza non si esprime nell’opposizione a Salvini, che qualcuno potrebbe addirittura considerare un buon politico, bensì nella passione politica indipendente da qualunque condizionamento di partito, quella passione che nutriva gli animi delle vecchie generazioni che, anche nei difficili anni di piombo, si sono contrapposte reciprocamente, per affermare alternativamente i valori della destra o della sinistra, cercando di arginare le azioni violente dei loro rispettivi bracci armati e facendo valere le proprie posizioni in maniera decisa ma rispettosa di quelle altrui.

Il dialogo politico odierno è sceso ad un livello bassissimo fatto di offese, istigazione all’odio del diverso e disprezzo delle istituzioni. Anche i luoghi della politica non sono più gli stessi: le sezioni di partito, fumose e stracolme di manifesti con motti filosofici affissi alle pareti o le piazze di grandi e piccoli centri aperte a tutti sono state sostituite da sale convegno a cui si accede previa registrazione e dalle piattaforme social dove non esiste un contraddittorio diretto e dove si fanno circolare fake di ogni tipo per denigrare i propri rivali politici e per alimentare la paura e la rabbia delle fasce sociali più deboli.

Le sardine di Bologna (15.000 a fronte delle 6.000 auspicate) si sono riunite pacificamente e senza alcun contrassegno politico, mandando un messaggio chiaro all’estrema destra che sta polverizzando il centro con i suoi modi poco istituzionali ma anche alla sinistra parlamentare in cui la maggior parte della sinistra popolare non si riconosce più!

Il secondo scatto mostra la Verità, una verità cercata disperatamente per 10 anni con la sensazione di averla sotto gli occhi ma di non riuscire a farla valere. La verità sulla morte di Stefano Cucchi era evidente fin da subito, sul suo volto tumefatto e sul suo corpo, massacrato di botte da chi avrebbe dovuto difenderlo anche da se stesso! Eppure ci sono voluti 10 anni di battaglie legali per far coincidere la verità giudiziaria con quella storica. La verità sancita da questa sentenza è una vittoria per la famiglia Cucchi, che ha perso un figlio e un fratello per mano di uomini che, attraverso ignobili bugie e reiterati inganni, erano quasi riusciti ad eludere la giusta condanna che spettava loro. Ma è anche una vittoria per l’arma dei Carabinieri, che non può essere infangata dalla presenza di qualche delinquente che si nasconde dietro quella divisa, indossata con onore da più di centomila uomini e donne che ogni giorno si spendono per il rispetto della legge e per la tutela dei cittadini, anche a rischio della propria vita!

Ancora una volta la realtà ha dimostrato con forza che la Bellezza e la Verità possono salvare la società dal declino morale e culturale che minaccia i nostri anni perché le menzogne e le storture troveranno sempre un argine invalicabile nei valori che contraddistinguono questa nostra Europa.