
Il neurologo, dopo una serie di attenti esami, ha diagnosticato ad una paziente quarantenne una forma rarissima di “Botulismo da ferita”, sembrerebbe prima d’ora mai riscontrato in Italia. Determinante è stato l’intervento del medico che ha prontamente richiesto al Ministero della Salute l’antidoto a quest’infezione molto rara, denunciando poi l’accaduto alla Questura di Lecce. Nel giro di poche ore il farmaco è giunto in ospedale attraverso un volo di linea della compagnia Alitalia, che ha per questo subito un lieve ritardo. Qui è stato immediatamente somministrato alla paziente fino a quel momento in grave pericolo di morte.
Il Botulino più comune e noto è quello alimentare; questo “Botulino da ferita” è, invece, una forma molto più rara e pericolosa causata dalla penetrazione nel corpo delle spore del batterio presenti nel terreno o nella polvere attraverso una ferita. Questa infezione, se non trattata e riconosciuta, avrebbe potuto portare quasi certamente alla morte, ma il Dott. Marulli è stato attento ed arguto ad ipotizzare questa rarità e ad agire per tempo. Al momento la paziente sta bene e possiamo raccontare orgogliosi un fatto di “buona sanità”.