Fuori dal perimetro: il 26 luglio l’inaugurazione dell’opera di Ale Senso per la riqualificazione della Zona 167 a Melendugno

0
346

Melendugno (Le) – Sarà inaugurata venerdì 26 luglio, alle ore 18, l’opera della street artist Ale Senso che in questi giorni è intervenuta nell’area urbana denominata “Zona 167”, precisamente in via Giorgio Amendola, a Melendugno al fine di riqualificare le periferie attraverso il volano della creatività.

L’inaugurazione avverrà alla presenza dell’Ing. Marco Potì, Sindaco di Melendugno, dell’Avv. Roberto Rollo, Consigliere delegato Politiche giovanili e di tutta la cittadinanza.

A seguire, nell’adiacente Piazza San Pio, sono previste attività ludiche e laboratoriali utili al coinvolgimento attivo, quali il laboratorio di graffiti per ragazzi e l’aperitivo sociale offerto dal Movimento No Tap, partner dell’evento.

In quest’ottica, l’Associazione culturale Fuori dal Perimetro nasce grazie anche alla positiva riuscita del progetto pilota “Grizzly Street Tower”, avuto luogo a Torre dell’Orso lo scorso anno, con l’iniziativa di riqualificazione dell’anfiteatro comunale, in cui furono realizzati graffiti sulle pareti e sulle scalinate di quello che è, a tutti gli effetti, il cuore pulsante della marina.

L’obiettivo, oggi come allora, è quello di ridare vita e colore al nostro territorio. Partendo da questa premessa, si vuole dare maggiore importanza a quello che è la creatività urbana, con la quale si intende quel fenomeno che accumula street art, graffiti e muralismo in una sola espressione, fenomeno attualmente ad un grado di maturità e identità tale da appianare il dominio del pregiudizioso vandalismo del gesto grafico in città a favore di interventi, progetti, programmi di riqualificazione e, appunto, rigenerazione che durante il tempo di realizzazione stringano gli artisti ai territori e alle comunità locali.

Opere di questo tipo producono un grande impatto sulla scena urbana, veicolando contenuti e messaggi importanti e rimarcando a vario titolo le identità locali, consegnando di fatto al pubblico una grande prova di implementazione della bellezza di dimensioni e di qualità pregevoli.

Il progetto è quindi l’animazione territoriale di scenari disanimati e complessi poiché segnati da livelli culturali ed economici non premianti dove si percepisce che la mancanza, tra le altre, di decoro urbano e di identità disaffeziona al rapporto con il proprio contesto di vita, e che tale sentimento degenera di frequente in un abbandono degli elementi che lo compongono. Il senso di una nuova considerazione della propria territorialità vuole dunque essere riconquistato attraverso l’implementazione di iniziative di rigenerazione facendo leva sull’enorme capacità dell’arte di rendersi collante sociale.