Otranto (Le) – Flavio Briatore irrompe in maniera decisa e superba sulla scena salentina e presenta il suo progetto: il Twiga Beach Club. Sarà costruito su un terreno privato a Otranto, in località Cerra, e dovrebbe essere inaugurato per la prossima estate.
«C’è chi spende 10-20 mila euro al giorno – afferma Briatore – a queste persone non bastano musei, cascine e masserie, loro vogliono il lusso, hotel e porti per i loro yacht e tanto divertimento».
Parole forti che urtano con le peculiarità del Salento e sul web si scatenano i commenti poco generosi nei confronti di “Mister Bilionnaire”.
Arriva puntuale anche l’intervento di Paolo Pagliaro, Presidente del Movimento Regione Salento, che tuona: «Siamo sarcasticamente commossi dal messaggio lanciato dal “magnate” Flavio Briatore. Lo diciamo da sempre che il turismo non ha un solo modello, così come da vent’anni gridiamo ai quatto venti del bisogno vitale del Salento di avere nuove infrastrutture e nuovi collegamenti: porti, porticcioli, l’autostrada fino a Lecce, la 275 fino a Leuca, l’alta velocità e il Frecciarossa, le FSE moderne e funzionali ed un Aeroporto (quello del Salento) che divenga internazionale con nuove tratte; urge una politica è una visione del territorio per il territorio. Ben vengano anche le strutture per un turismo selezionato cosiddetto VIP ma attenzione, il Salento deve conservare la sua autenticità e le sue peculiarità: no tassativo ad ogni speculazione, alla cementificazione, al consumo del territorio e ai mega villaggi di multinazionali che farebbero l’elemosina e ci ruberebbero risorse in cambio di qualche posto di lavoro. Per questo non accettiamo lezioncine da nessuno e insistiamo su un concetto basilare: la nostra terra ha bisogno di una cabina di regia che lavori assiduamente al servizio del Salento, e non deve essere il Salento una terra di conquista di ricche lobby che lo vedrebbero come un giocattolo da usare tre mesi l’anno. Vero è, però – conclude Pagliaro – che dobbiamo diventare accoglienti per tutti i target è molto più professionali, organizzati, educati e civili. Ben vengano strutture extra lusso ma che siano dimore storiche, masserie a cinque stelle e anche Resort ma eco-compatibili. La nostra forza deve rimanere la cultura e la bellezza… il mare c’è ovunque ma noi abbiamo anche tanto altro: il Salento è unico e irreplicabile, per questo non dobbiamo omologarci o farci omologare».