Lecce, che sgambetto alla Vecchia Signora! Partita d’altri tempi. Le pagelle

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Lecce – Un Lecce tutto cuore e grinta aggiorna le statistiche della propria storia e riesce a bloccare sul pari la Juventus capolista. Gli uomini di Liverani si battono su ogni pallone dall’inizio alla fine e colmano con l’agonismo l’evidente gap tecnico. La vecchia signora invece leziosa e a tratti superficiale si innervosisce con il passare dei minuti, risultando via via meno incisiva, e non riuscendo più a trovare la stoccata vincente.

PRIMO TEMPO – Liverani schiera Petriccione e Farias dall’inizio con Meccariello adattato a terzino destro. Sarri lascia a casa Ronaldo e si presenta con il trio Bernardeschi-Dybala-Higuain.
Ritmi infuocati fin dall’inizio e il Lecce prova a spaventare la Juve con una percussione in avanti che trova la conclusione di Majer neutralizzata dall’estremo difensore bianconero.
Dopo 8 minuti forcing bianconero con Emre Can che si sbraccia per un presunto contatto in area, per Valeri non c’è niente.
Al 15esimo la gara si sblocca con Higuain che raccoglie un tiro-cross di Alex Sandro e insacca facilmente, ma la rete è annullata per un fuorigioco rilevato dal VAR.
Al 25esimo si fa vivo Dybala ma sbaglia la conclusione. Lo stesso si ripete un minuto dopo, mira all’angolino e Gabriel devia miracolosamente.
Ritmi sempre altissimi, Juventus padrona del gioco ma il Lecce si difende corto e riparte quando può.

SECONDO TEMPO – Al 48 esimo Valeri con l’aiuto del VAR assegna un rigore discutibile alla Juve realizzato da Dybala.
Reazione vigorosa dei salentini che non ci stanno a fare la vittima sacrificale.
Ci prova prima Mancosu al 55esimo, e al 57esimo Valeri fischia rigore per i salentini in seguito a un fallo di mano di De Ligt. Batte capitan Mancosu che spiazza Szcezesny e riporta la partita in parità. Il Via del Mare è una bolgia.
Al 75esimo clamoroso errore di Bonucci che a due passi dallo specchio della porta, spara alto.
I piemontesi si riversano in avanti ma la manovra è disordinata ed il nervosismo è tangibile. Quella che doveva essere una partita facile si è impantanata e le idee si annebbiano.
Al minuto 83 paura in campo: Gabriel esce per sventare una palla pericolosa e si scontra con Higuain che riporta un taglio in fronte e proseguirà con una vistosa benda.
Il Lecce serra i ranghi, si emoziona e fa emozionare i suoi tifosi. Per oggi Davide ha neutralizzato stoicamente Golia.

SQUADRA – Sacrificio encomiabile da parte di tutti. La squadra sembra un tutt’uno, attacca e difende come fosse un sol essere. Lo spartito è meraviglioso. Se il compagno è in difficoltà è dovere di tutti soccorrerlo, recuperare e ripartire.

SINGOLILiverani-Coppola – Hanno creato per l’occasione uno spartito impeccabile interpretato in maniera perfetta dall’orchestra giallorossa. Squadra corta e ripartenze senza timore reverenziale. Grinta e idee chiare. Bud Spencer e Terence Hill.
Mancosu – Il capitano rimane freddo anche quando tremano le gambe persino ai tifosi. Risponde presente, firma ancora una volta il tabellino ed esulta sotto la nord. Iceman.
Babacar – Non teme le sportellate con Bonucci e De Ligt, le dà e le prende. Quando gli arriva la palla crea sempre apprensione. Nel secondo tempo corre per tutto il campo, attacca e difende. Dybala non riesce ancora a fargli capire che la partita è finita. Furia a cavallo del west.
Petriccione – Sta crescendo partita dopo partita. Portargli via la palla non è facile, può fare di più nelle conclusioni e nelle percussioni offensive. Piovra.
Meccariello – Con il tunnel al secondo minuto su Bentancour fa capire subito che è meglio stargli lontano. Su quella fascia la Juve non sfonda mai. Pur cedendo qualcosa in fase di spinta conferisce ai compagni una grande sicurezza. Big Mec.

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