Franco Simone: cronaca di un concerto a Novoli

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Novoli (Le) – Grande successo del noto cantautore Franco Simone, in piazza Regina Margherita a Novoli, il 17 luglio. Il concerto, che chiude i festeggiamenti in ricordo “del miracolo della guarigione” e in onore della compatrona di Novoli la “Madonna del Pane” ha avuto inizio alle 22, dopo l’esibizione dei Kababò Cabaret, e si è concluso oltre la mezzanotte. Un susseguirsi di canzoni, tutte conosciute dal pubblico presente, al punto da essere richiesto dallo stesso Simone di “non suggerire, per non incorrere in errore”.

Lo spettacolo si è aperto con la canzone “Paesaggio” del 1978, tratta dall’album “C’era il sole ed anche il vento” scritta da Franco Simone e arrangiata da Beppe Cantarelli, e si è chiuso con “Paisaje”, versione tradotta in spagnolo con il testo di Enrique Luis, che nello stesso anno raggiunse il primo posto nella chat argentina. Ricordiamo che nel 1977 la critica conferì al poeta salentino il “Premio del Paroliere”, come miglior autore di testi di canzoni dell’anno. Tra una canzone e l’altra, da bravo showman, intrattiene il pubblico con racconti di amicizia e di collaborazione come quella con Andrea Morricone. Poi, canta Malafemmina, scritta e musicata nel 1951 da Totò (Antonio De Curtis). Segue l’importante messaggio, dedicato alle giovani generazioni, di non osannare i cantanti che palesemente fanno uso di droga. La sua canzone “Cara droga” racchiude amore e forza. Il brano scritto nel 1977 e ispirato a una lettera di un adolescente, in Cile nell’anno 2000 è divenuto “l’inno nazionale della campagna per aiutare i giovani a sconfiggere le dipendenze”.

Poi, sul palco salgono il Sindaco di Novoli, Marco De Luca, il Parroco, Don Luigi Lezzi e gli organizzatori della festa. Al gruppo, al quale viene chiesto di restare sul palco, il cantante-poeta dedica il brano iniziale dello “Stabat Mater”. Il testo del XIII secolo scritto in latino e attribuito al beato Jacopone da Todi, nel 2015 è stato musicato da Simone in chiave rock. Lo stesso, prima dell’esibizione sottolinea l’attualità del testo, perché il dolore della Vergine rappresenta i disagi esistenziali che ogni persona, prima o poi, è chiamata ad affrontare.

Con la canzone “Ecco”, uscita quest’anno, a fare da padrona è la tecnologia, perché al pubblico viene chiesto di accendere la torcia del cellulare e di cantare insieme a lui, che riprende il tutto per inviarlo a Myriam Hernandez, la cantante cilena con la quale ha duettato.

Ancora un aneddoto con la canzone “Il cielo in una stanza”. Il brano, composto nel 1960 dal cantautore Gino Paoli, utilizzato nell’ultima campagna pubblicitaria di una nota marca di intimo. Con orgoglio e un pizzico di velleità, sottolinea come la bellissima cantante e attrice Jennifer Lopez canti sulle note della canzone da lui stesso (magistralmente) interpretata.

Seguono “Notte di San Lorenzo”, “Acqua e luce”, “Fiore di Gioventù” brano del 2022, commistione tra pizzica e canzone napoletana, e a grande richiesta l’intramontabile “Respiro”, scritta nel 1977. Tutto il pubblico a squarciagola canta: “Voglio che sia respiro, l’amore tra noi per non piegarsi dentro per darsi di più, lascia che sia respiro, finché tu ci sei, il mio saluto al giorno, per non lasciarsi andare…”

Chissà quante altre canzoni avrebbe cantato ancora, col suo gruppo di musicisti composto da Alex Zuccaro alla tastiera, Tonio Giorgini al Basso, Giulio Rocca alla batteria e Giuseppe Pica alla chitarra elettrica. Voce limpida e cristallina, il 21 Luglio compirà 74 anni, tanti auguri Franco Simone e ancora grazie per le tante emozioni che ha fatto vivere al numerosissimo pubblico novolese.

Laurea Triennale DAMS è attualmente iscritta alla magistrale di Storia dell’Arte. Socia fondatrice di "Palchetti Laterali", svolge attività di divulgazione teatrale e di tutoraggio per studenti con disabilità psicomotoria e sensoriale. In possesso del diploma di 1° Livello in LIS è anche esperta in Audiodescrizione

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