Il contrabbassista e compositore Marco Bardoscia presenta in anteprima al Teatro Koreja i brani di Legnomadre, il suo nuovo progetto discografico

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Lecce – Giovedì 29 giugno alle ore 21 l’Ortale del Teatro Koreja in Via Guido Dorso a Lecce, in collaborazione con l’associazione culturale Good Vibes, ospita la presentazione ufficiale di Legnomadre. Anticipato dal singolo Sequoia, dal 30 giugno il nuovo progetto discografico di Marco Bardoscia, prodotto dall’etichetta Tŭk Music di Paolo Fresu, sarà in distribuzione fisica e digitale nella programmazione Puglia Sounds Record 2023 della Regione Puglia.

Sul palco il contrabbassista e compositore salentino sarà affiancato da Gabriele Mirabassi al clarinetto, William Greco al piano, Dario Congedo alla batteria e Simone Padovani alle percussioni. Nella registrazione del cd, al quintetto si aggiungono anche l’Orchestra da Camera di Perugia e la partecipazione di Alessandro Mannarino.

Come è risaputo, esistono particolari contrabbassisti. Marco Bardoscia è uno di questi. La sua ben nota peculiarità è quella di unire all’aspetto tecnico un talentuoso e personale approccio al mondo della composizione e dell’arrangiamento.

LegnoMadre è l’ovvia e naturale prosecuzione di “The future is a tree”, precedente lavoro discografico uscito sempre per Tuk Music nel 2020. Il messaggio, come lo stesso autore ricorda, è ancora una volta quello di restare vigili per proteggere la nostra madre terra, il legno dei nostri amati alberi è un materiale “sacro” per il suo essere vivo, malleabile, duro e flessibile allo stesso tempo, per la sua capacità di proteggerci e scaldarci, per la moltitudine di impieghi che se ne possono fare. Il legno è anche il materiale di cui sono fatti tutti gli strumenti di questo progetto ed ecco allora che Legno Madre diventa il canto d’amore del legno (e di chi lo suona) per la madre Terra.

Legnomadre è però anche un’eccellente traduzione della maturazione strettamente artistica del musicista salentino che va oltre all’azione spirituale già emersa nel precedente lavoro discografico, collegando il nuovo progetto con la necessaria coesione stilistica alle passioni mai sopite verso mondi musicali sin qui mai esplorati come ad esempio quelli della musica cubana e brasiliana. In questo è sorretto e aiutato da una serie di straordinari co-protagonisti in stato di grazia quali William Greco al pianoforte e Dario Congedo alla batteria, nucleo dell’ormai storico trio di Bardoscia, ma anche le importantissime new entry di Simone Padovani (fra i più attenti e preparati specialisti delle percussioni italiani) e del “master name” di Gabriele Mirabassi, clarinettista perugino fra i più amati e celebrati dei tempi moderni. Non basta. A donare ancor maggiore profondità a molti temi è stata chiamata l’Orchestra da Camera di Perugia, cresciuta con un Umbria Jazz alle spalle che ha insegnato colori, duttilità e plasticità all’altrimenti serioso universo di provenienza. L’inserimento riesce sistematicamente a fornire notevole spessore artistico a molti progetti, primo fra tutti quel “Altissima Luce, Laudario di Cortona” inciso dall’Orchestra con Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura, Marco Bardoscia e Michele Rabbia. Il frutto, raro, di questo modo di pensare musica è un variegato mondo capace di esplorare ed emozionare con in più la “specialità” di riuscire a differenziare i vari livelli di approfondimento progettuale che in altre poche parole equivale alla capacità di essere creativi e mai ripetitivi anche a livello prettamente stilistico. Per questo Legnomadre è un lavoro di freschezza speciale ed originale, segno inequivocabile della maturazione di uno dei più illuminati musicisti italiani contemporanei. Il tocco in più nei featuring del lavoro è infine rappresentato dalla presenza di Alessandro Mannarino la cui poliedricità è un tutt’uno con quella di Bardoscia e forse, proprio per questo, il cantautore romano ha invitato Marco ad unirsi al suo tour estivo 2023.

Ha studiato Lettere moderne presso l’Università del Salento ed è stata allieva della Scuola Superiore Isufi. Attualmente, svolge un dottorato di ricerca in “Langue, Culture et Civilisation Italiennes” presso l’Université Côte d’Azur di Nizza, in co-tutela con l’Università L’Orientale di Napoli (dipartimento di Studi Internazionali). Le sue principali ricerche riguardano lo sviluppo dell’identità maschile nel mondo militare dell’Italia contemporanea, a metà tra la storia sociale, la storia della medicina e la storia giuridica. I suoi interessi l’hanno condotta a Dijon, presso l’Université de Bourgogne, dove ha trascorso un semestre di studio, e presso l’École française de Rome, dove ha svolto un periodo di ricerca. Tra gli altri interessi, annovera il giornalismo impegnato, la musica d’autore e il cinema indipendente.

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