Il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, a Trepuzzi: in un libro la storia di un uomo vocato a governare la Regione Sicilia

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Trepuzzi (Le) – Sud chiama Nord, è una scommessa? Sicuramente è un movimento nato insieme ad un uomo rivelatosi subitaneamente di alta statura politica, inutile dire ambizioso e orgoglioso nel senso buono del termine. Un personaggio a tutto tondo che riflette l’esteriorizzazione pragmatica di un pensiero orientato ad un obiettivo che mira a ridare forza identitaria e olistica allo stato italiano.

Ospite a Trepuzzi, lo scorso 16 marzo, l’onorevole Cateno De Luca, oggi Sindaco di Taormina e altresì deputato nel Consiglio Regionale siciliano. Sul red carpet presentato nel Circolo Culturale Galileo, presieduto dal Prof. Salvatore Capodieci che, compiaciuto di averlo gradito ospite nella Rassegna “Invito alla lettura”, nella fascia spazio-temporale da gennaio a maggio, lo saluta in maniera laconica prima di passare il testimone ai relatori, interrogandolo primariamente sulla curiosa particolarità del nome di battesimo. A seguirlo il neo coordinatore provinciale di ScN, dott. Vito Leone tutto intento a centrare il focus sul libro che contestualmente De Luca porge all’attenzione dei presenti, intitolato “Non tutto è successo!”, edito da PIEMME (Mondadori). Previo esame politico della realtà storica italiana precisamente con un riferimento al neoatlantismo moroteo, Leone puntualizza la matrice dell’innovativo movimento ideologico che si caratterizza distante da posizioni destrorse o viceversa. La descrizione dettagliata del relatore invita alla lettura del testo, che trasuda entusiasmo, positività e voglia di fare, con un messaggio da rivolgere a coloro che sono vicini e agli stessi  10 milioni di meridionali al nord per ragioni di occupazione lavorativa.

E, dialogando con l’autore, il Direttore di Paisemiu, Antonio Soleti, chiamato a moderare, mette l’accento su quella parte del volume che “preconizza da un lato ciò che non è accaduto come è nelle cronache e ci fa pensare ad un finale aperto che cova nell’interiore homine dello scrittore”. Ancora, Soleti, partendo da Fiumedinisi, luogo natale del parlamentare siciliano e tra l’altro sindaco di Messina, compendia il cammino politico che ha condotto l’uomo e poi leader del primo movimento politico in Sicilia con ben 8 parlamentari regionali. Cateno De Luca è pertanto sollecitato nella sede ospitante a narrare lo sbarco dei mille al contrario. L’epilogo  superbo, a suo parere, terminerà sic stantibus rebus almeno con il raggiungimento della carica di presidente della Regione Sicilia, da qui a breve, un traguardo preordinato e conseguibile, secondo le stime e la logica del titolo del libro.

E’ davvero a dir poco sorprendente lo spirito guerriero quasi militaristico di De Luca nell’atto di proiettare con le parole il suo trascorso di uomo perseguitato dalla giustizia con processi conclusisi con la formula “il fatto non sussiste”, salvo poi autosospendersi dalla sindacatura e dal parlamento regionale. Ciò passato alla storia a guisa di un gesto brillante di umiltà e coerenza interna dimostrata dalla persona impegnata nella vita pubblica. Il tutto è spiegabile nel nome profetico Cateno che si assocerebbe alla catena, elemento cruciale della narrazione del culto risalente al 1515 in cui la Madre Santa ruppe le catene degli insorti a Palermo e indicò loro la strada da seguire. La fede è per Cateno, come testimonia lo stesso, una costante che dà ragione alla tensione del visionario di intravedere già sin d’ora la concretizzazione del suo piano programmatico, vivido nella sua memoria che ne scandisce l’iter attuativo.

Per realizzare il suo sogno non misconosce l’urgenza di girare un appello alla metà della Lombardia popolata da gente del sud e per di più sancendo che ciascuno può diventare un comitato elettorale. A gran voce afferma” Vogliamo uno stato federale”, lo pronuncia in una sala attenta. E nella sua ottica ciò che non è successo finora è lì per lì per accadere. Grazie al suo animo sensibile si toccano punte estreme nella autopresentazione che vuole essere a 360 gradi, senza trascurare di sommare al tutto la sua esperienza imprenditoriale.  Questo e tanto altro si può leggere nella pre e post fazione a nome, rispettivamente, di Catena Fiorello e Red Ronnie. Né lo scrittore risparmia al lettore lati della sua vita intimistica e l’altra quella anche sempre votata al pubblico.

Cateno De Luca è pure un appassionato di musica, suona il clarinetto. Lo strumento lo accompagna anche nella sua Band, denominata con un’espressione che non gli si addice, ma di forte richiamo fiabesco, svelante un romanticismo che lascia con il naso all’aria la psicologia spicciola, tant’è il risuono del complesso “I Peter Pan”.