Fòcara 2017: tutti i dettagli e le curiosità

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Focara IppolitoNovoli (Le) – Con la cerimonia di posa della prima fascina del falò, che ha dato inizio alla Festa della Vite, il programma dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, è ufficialmente iniziato.

Con una conferenza stampa, presso il Teatro Comunale, alla presenza del Sindaco di Novoli, Gianmaria Greco e di quanti hanno svolto un ruolo nell’organizzazione della festa, sono stati presentati i punti salienti del programma.

Nel corso dell’incontro una particolare attenzione è stata dedicata alla signora Maria Consiglia Ippolito, colei che ha posato la prima fascina, figlia di un immigrato novolese nel Belgio, allontanatosi dal suo paese natio nel 1947, per lavorare nelle miniere di Charleroi e alla signora Maria Capoccia, figlia di una delle vittime del disastro di Marcinelle, l’incendio nella miniera di carbone in Belgio che, nel 1956, causò la morte di numerosi lavoratori italiani.
Le loro storie, che in un certo senso rappresentano quelle di tutti i migranti, sono state raccolte in collaborazione con il GAL Valle della Cupa ed il Museo dei Minatori di Casarano che porterà dal 3 al 9 gennaio, a Novoli, parte della sua collezione. 

Una serie di eventi collaterali che fanno da contorno all’evento principale, l’accensione della Fòcara, prevista come ogni anno, per il 16 gennaio: ad aprire la grande kermesse sarà una performance di Giovanni Lindo Ferretti insieme al corpo di ballo della Notte della Taranta che si esibirà sulla musica di “Fuecu” scritta da Daniele Durante e ispirata al grande fuoco del Salento.
Saranno diverse le strutture messe a disposizione dal Comune per tutti gli eventi collaterali in agenda dal 16 dicembre al 18 gennaio 2017: dal Teatro Comunale, al Palazzo baronale, alla vasta area Fòcara, all’ex asilo Tarantini (ove risiede la pinacoteca ed il museo del fuoco).

Quest’anno, come ha dichiarato il presidente Pro Loco, Donato Parlangeli, la festa avrà la sua voce ufficiale in Radio Fòcara, che non sarà unicamente in FM, ma andrà anche in diretta streaming sul web, con l’obiettivo di raggiungere quanti più utenti possibili.

Altro momento significativo è poi il Fòcara Festival che, quest’anno, vedrà il ritorno di Vinicio Capossela. Come ha spiegato il direttore artistico, Loris Romano, il ritorno del cantautore potrebbe apparire come una ripetizione o una mancanza di idee, ma in pochi conoscono la curiosità che si nasconde dietro questa scelta; è stato infatti lo stesso artista a voler nuovamente salire sul palco di Novoli. Affascinato dalla sua prima esibizione e dalla magia del falò, ha tratto ispirazione per la realizzazione di un testo ad esso dedicato, dal titolo “Fuoco alla Fòcara”, che conclude un percorso iniziato con la sua prima esibizione a Novoli.

Occorre ricordare, come lo stesso sindaco ha sottolineato, che la Fòcara è anche arte popolare, pertanto, il programma ha lasciato grande spazio alla valorizzazione degli artisti locali, con mostre e incontri tematici. Durante i festeggiamenti, infatti, saranno ospitate alcune figure di rilievo che contribuiranno ad approfondire il tema: docenti dell’università di Parigi e Paolo del Debbio, che terrà un seminario sulle tradizioni locali. Avviata, inoltre, una collaborazione con la Galleria Francesco Foresta di Lecce, come sede per alcuni di questi incontri.

La Fòcara affiancherà così l’arte del territorio con una serie di eventi organizzati tra la Fondazione e la Pinacoteca Comunale di Novoli, che ospiterà Francesco Sannicandro, dal 4 al 18 gennaio, il quale oltre alla sua installazione presso la pinacoteca, porterà a Novoli la rassegna “Olio d’Artista”, omaggio all’olio, un progetto espositivo nato nel 2011, che ha toccato siti importanti come Milano e ha coinvolto circa 100 artisti.

Non mancherà la mostra di Fernando Perrone “La materia, la festa, il santo”, dal 15 al 18 gennaio, occasione per la presentazione di un’opera inedita ispirata a Sant’Antonio. Nel museo del fuoco ci sarà, inoltre,  la personale di Massimo Quarta, che proporrà per la prima volta una mostra tematica dedicata.

Spazio anche al Fòcara Social Club, iniziativa coordinata dall’avv. Giorgio Martina e che coinvolge numerosi giovani novolesi: l’appuntamento con la comunità è per il 14 gennaio alle ore 17, presso il Palazzo Baronale, per un workshop partecipativo, un confronto con l’amministrazione di San Marco in Lamis, comune che realizza anch’esso una sua Fòcara in onore di Sant’Antonio. L’incontro rientra nel progetto di realizzazione di una rete tra le città che convergono nella tradizione del fuoco. Sono inoltre ufficialmente partite le pagine social di Facebook e Instagram per creare l’archivio digitale della Fòcara, all’interno del quale l’intera comunità novolese è libera di far pervenire testimonianze e ricordi sulla festa più cara a Novoli.

Certamente la parte del programma più discussa è senza dubbio quella relativa alle collaborazioni esterne degli artisti internazionali che ogni anno vengono invitati per offrire la loro arte alla festa di Sant’Antonio. La novità era già trapelata nei giorni scorsi: quest’anno non ci saranno opere accostate alla Fòcara. Come già annunciato, e ribadito dal direttore di Fòcara Arte, Giacomo Zaza, uno degli artisti sarà Daniel Buren, colui che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte come prodotto da esporre creato in laboratorio, approdando alla concezione di opera come strumento visuale che entra in contatto con tutto ciò che la circonda. Tuttavia, sono rimasti delusi quanti si aspettavano di conoscere nel dettaglio l’intervento dell’artista francese, ancora non è stato reso noto al pubblico in che modo la sua arte si relazionerà con il falò. Sono trapelate, invece, notizie circa l’intervento di un altro artista che sarà presente alla kermesse, H. Lim, che proporrà un particolarissimo pranzo con i costruttori del falò. La condivisione del cibo avverrà su di un tavolo realizzato dallo stesso Lim, le sedie saranno poi corredate da una parte in alluminio, sulla quale verranno incise alcune frasi che resteranno intatte, dopo che tavolo e sedie saranno bruciate come in un rito propiziatorio, “La via del falò divino”, il nome di questa opera.

Non mancherà il premio Fòcara Fotografia, che quest’anno sarà assegnato a Francesco Jodice, il quale indagherà i mutamenti del paesaggio sociale contemporaneo attraverso il filmmaking.
Per Focara Design, spazio a Massimo Giacon che proporrà il vaso recipiente ispirato alla fòcara che conterrà rose rosse e tulipani gialli al posto della fiamma. Il maestro Igort, invece per il Focara Comis, realizzerà un manifesto e alcuni disegni originali dedicati al grande fuoco novolese. Per Fòcara Cinema arriverà a Novoli Yuri Ancarani che realizzerà una videoscultura, in una particolare interazione tra il mezzo video ed il fuoco della fòcara.

Svolgerà un importante ruolo il cartellone culturale legato alla festa con lo scrittore Nicola Lagioia, Premio Strega 2015 e neo direttore del Salone del Libro di Torino. Il teatro, arte particolarmente cara al popolo novolese, sarà presente con “Fòcara Teatro” e vedrà impegnati Elio Germano e Theo Teardo per la messa in scena del romanzo di Louis Ferdinand Céline “Viaggio al termine della notte”, senza dimenticare Massimo Zamboni con “Anime galleggianti”.

Questo, dunque, il cartellone nei suoi eventi principali, ma se da una parte il programma civile appare ricco, dall’altra, non può essere dimenticato o messo da parte il programma religioso, che si nutre della devozione a Sant’Antonio Abate che appartiene al cuore della comunità novolese, il vero motore dei festeggiamenti e che muove ogni anno tantissimi volontari, che come ringraziamento al santo protettore, offrono il loro tempo e la loro energia per la realizzazione di una festa che nasce come elemento devozionale ben radicato e che si concretizza in prima battuta nella stessa realizzazione della Fòcara, ma anche nella processione della vigilia della festa, nella celebre benedizione degli animali e nei vari incontri di preghiera e approfondimento sulla figura del Santo del Fuoco. 

Docente di Storia e Filosofia - Redattore Paisemiu.com

2 COMMENTI

  1. (Scritto di proprietà intellettuale divulgabile solo con il consenso dell’autore)

    Missaggiu alli Noulari
    Ciau me chiamu Fòcara, ritornu tutti l’anni, me trou a Noule (LE). Lu mesciu e li vuluntari cu me costruiscene usane le leune ca ccoiene quannu facene la putatura te le igne.
    Pe la festa me rinnou e su stata sempre nnu puntu te ncontru pe tutti li fideli allu Santu Patrunu Antoniu Abbate, ca quannu passa cu la prucissione iou me nginucchiu, li cristiani riane numirosi te ogni parte cu me canuscene.
    Nu me fazzu bbitere chiui finu all’annu prossimu, intra sti urtimi anni me sta facia ecchia , cu fazzu parlare te mie aggiù scumudati, pitturi, filusufi ecc… ca me nnuminane
    quannu me mpizzicane e le fasciddhre ca sprigionu, e lu scriene intra le lingue te tuttu lu munnu.
    Crisciu ca aggiu datu mutu….”Certu me pare ca baggiu viziati”. Nu stati cursi cu mie, suntu rari l’anni ca pe curpa te lu forte ientu nun aggiu brusciate le sarcine allu versu giustu. Scusame se usu ste parole forti, ma
    è la Fòcara ca te parla e bboiu rispettu pee mmie e puru pe ttie.
    Perce tie sinti lu veru patrunu miu!. Nu mme ticere ca stai
    Rassignatu??.Ricurdate ca iou me chiamu Fòcara , lu ticia puru Dante (E tie sinti Noularu Ufanu ). Sta Fòcara l’ha criata nonnuta, iou suntu pruprità toa, e tieni tuttu lu dirittu cu me cuntrolli. Te lu ticu cu tuttu lu core, iutame cu lluciscu comu nna fiata, nu mme lassare cu mme sbinnene, ffruntamu tuttu nsieme cussi ete ncora cchiu beddhra la festa noscia te lu fuecu.
    Mpussessate te la Fòcara toa!
    Ersilio Teifreto autore e divulgatore della Fòcara nel Nord Italia

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