“M’illumino di meno”: luci spente per un mondo sostenibile

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Il Polo biblio-museale di Puglia ha aderito alla XVIII Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili “M’Illumino di meno”, ideata e promossa da “Caterpillar” di Rai Radio 2, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.
Il tema del risparmio energetico e dell’educazione a stili di vita sostenibili rientra nelle iniziative proposte dal piano “RiGenerazione Scuola”, promosso dal Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di “rigenerare la funzione educativa della scuola per ricostruire il legame fra le diverse generazioni, per insegnare che lo sviluppo è sostenibile se risponde ai bisogni delle generazioni presenti e non compromette quelle future, per imparare ad abitare il mondo in modo nuovo”.

L’obiettivo dell’edizione di quest’anno di “M’illumino di meno”, tenutasi nella giornata di Venerdì 11 Marzo, è stato, oltre al consueto spegnimento simbolico delle luci e alla valorizzazione del ruolo delle piante e della mobilità sostenibile nella riduzione dell’inquinamento atmosferico, la richiesta di pace di fronte ai drammatici eventi bellici che stanno sconvolgendo il mondo.

L’iniziativa, estesa a tutto il territorio nazionale, ha coinvolto anche palazzi istituzionali, monumenti, parchi, castelli e musei pugliesi. La Direzione regionale Musei della Puglia ha spento per cinque minuti, alle 18,i suoi musei, parchi archeologici e castelli.

In particolare, tra i musei che hanno aderito a “M’illumino di meno” figurano il Museo Castromediano di Lecce, il Museo Ribezzo di Brindisi, il Museo del territorio e il Museo Naturale, entrambi a Foggia. Nello specifico, il Museo Castromediano ha spento le luci e aperto le porte ai suoi visitatori. Il buio ha consentito di mettere in evidenza particolari suggestivi e dettagli inconsueti dei reperti più belli e significativi della collezione archeologica, proprio ricreando l’atmosfera di uno scavo archeologico tra i paesaggi di mare, di terra, tra i segni del sacro e dell’antica quotidianità. Si è trattato di un percorso illuminato solo dalle luci delle torce volto a riattivare i sensi, provare a sentire con le mani e ad ascoltare con il cuore tante storie che parlano di amicizie tra popoli, di rispetto per la terra,madre di tutte le cose, di viaggi per mare che sono incontri e scoperte, di sostenibilità e condivisione oltre le diversità e le differenze.

Il Museo Ribezzo di Brindisi ha dato la possibilità ai visitatori di “farsi luce” letteralmente attraverso la riproduzione laboratoriale di una lucerna romana, con l’aggiunta di effetti scenici a sorpresa.

Il Museo territoriale ha permesso ai visitatori di svolgere una visita al buio alle 19 e sono stati regalati dei gadget a tutti coloro che hanno raggiunto il museo in bicicletta. Invece, presso il Museo Naturale di Foggia sono stati piantati tre alberi nell’ambito del progetto “Un albero per il futuro”, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri – Raggruppamento Carabinieri Biodiversità Foresta Umbra. Uno dei nuovi alberi è una talea del Ficus macrophylla, piantato a Palermo davanti al palazzo dove vivevano Giovanni Falcone e Francesca Morvillo.

Non solo musei. Alla giornata hanno aderito anche l’Università di Bari, che ha spento le luci di palazzo Ateneo dalle 19 alle 20, “un momento simbolico per riflettere su progetti e azioni attraverso cui costruire un futuro migliore sotto il profilo della sostenibilità”, dicono dall’UniBa e il Policlinico, il quale ha lasciato al buio l’ingresso monumentale dell’ospedale, a partire dalle 21. “Un’azione simbolica e un esempio concreto per sensibilizzare tutti al risparmio energetico. Oggi più che mai, inoltre, spegnere le luci e interrompere la dipendenza energetica ha una valenza particolare: rappresenta una richiesta di pace contro la guerra”.

Il tutto si è svolto nell’ottica di invitare le nuove generazioni, le generazioni del futuro, a salvaguardare l’ambiente e a pensare che anche un piccolo gesto simbolico può condurre al cambiamento e produrre benefici rilevanti per la collettività.