Vittoria contro la Sampdoria, otto punti sulla terzultima: il Lecce dei giovani c’è

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Ph Michel Caputo

Lecce – Finalmente tu. Questo piccolo grande capolavoro chiamato Lecce espugna anche il Marassi. In una settimana, prima il pareggio nella difficile trasferta di Udine, poi la prima vittoria in casa contro la temutissima Atalanta e, per finire, il 2 a 0 secco rifilato al Marassi contro la Sampdoria. Da ogni e dove, si sentiva la preoccupazione per la trappola Sampdoria. Galvanizzati dalla vittoria contro l’Atalanta, il passo falso nello scontro diretto contro la penultima in classifica era quotato. Invece no. I ragazzi hanno dimostrato di essere squadra. Ovattati, coccolati e protetti da uno staff e una dirigenza senza eguali.

La parola d’ordine, come al solito, determinazione. E non a parole. Il primo gol siglato da Colombo racchiude una filosofia di pensiero e titola l’identità di questa squadra. Quel Lecce grintoso, cattivo, asfissiante delle prime giornate è tornato. Al minuto 46, sul possesso palla doriano, c’erano sei giocatori a pressare il portatore di palla. Da una delle ennesime interdizioni di Hjulmand è scaturito l’errore di Villar che ha permesso a Colombo di ritrovarsi a tu per tu con Audero e siglare il suo terzo gol in maglia giallorossa. È tempo di sottolineare e incensare la prestazione di Colombo. Un ragazzo giovane, nazionale italiano under 21 con già tre reti a segno in Serie A. Nessuno meglio di lui. Le giocate del giovane attaccante giallorosso stanno permettendo una manovra più fluida, più ragionata e più incisiva in fase offensiva.

Non possiamo non rimarcare un’altra grande prestazione di Falcone. Sembrerà quasi ripetitivo ma questo ragazzo ha delle doti importanti. Primo clean sheet in stagione, due parate micidiali una nel primo tempo e un’altra nel secondo sempre su Gabbiadini. Strapotere fisico in area piccola e uscite sempre perfette sui calci da fermo. Il primo giocatore zambiano a segnare in Serie A è del Lecce. Finalmente, dopo tante prestazioni, alcune positive altre con un piccolo difetto di maturità, è arrivato il gol di Lameck Banda. L’esterno sudafricano è entrato nel secondo tempo. Il suo compito è stato arduo perché sostituire questo Di Francesco non è semplice. Eppure, ha corso su tutti i palloni e, soprattutto, sull’assist col tacco di Colombo, ha premuto l’acceleratore e, con lo scavetto, ha siglato il gol tranquillità.

Per ultimo, ma non per importanza, un plauso a mister Baroni. Tante sono state le critiche dopo il trittico Fiorentina-Bologna-Juventus. Bisogna dare atto che il Lecce ha la fortuna di avere un mister intelligente. Ha cambiato per tornare sui suoi passi, quelli di inizio stagione. Forse, qualcun altro sarebbe rimasto sulla propria strada, ottuso nel suo integralismo. Mister Baroni, invece, ha quell’arma in più. Un obiettivo che riguarda, per primo, la sua squadra. Grazie mister.