Lecce, a Ferrara è festa giallorossa. Oltre 1500 tifosi salentini in visibilio. Le pagelle

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Ferrara – Un Lecce ben organizzato mette il vestito da sera ed espunga il Paolo Mazza di Ferrara contro una buona Spal. Doppio rigore di Mancosu e Calderoni, espungano uno stadio con un settore ospiti gremito di 1500 tifosi giallorossi.

PRIMO TEMPO – Liverani schiera Petriccione, confermando Tabanelli e Majer a centrocampo, davanti giocano Mancosu alle spalle di Falco e Babacar, al suo esordio da titolare.
Squadre che si affrontano a viso aperto ma la partita appare subito equilibrata. Il Lecce fa girar palla e i padroni di casa che conquistano campo minuto dopo minuto. Dopo dieci minuti è Babacar a mettersi in proprio, con una azione ostinata va via a due difensori che nel rincorrerlo commettono fallo in area di rigore. L’arbitro assegna il rigore che viene realizzato da Mancosu.
La Spal reagisce e al 17esimo è Petagna che avanza in campo aperto, mette in mezzo e Di Francesco finalizza l’azione con un bel sinistro da fuori area. Difesa del Lecce da rivedere.
La Spal diviene padrona del campo e conclude verso la porta in diverse circostanze, ma Gabriel è reattivo. Il primo tempo si chiude con due occasioni giallorosse, rispettivamente di Babacar e Falco ma si va a riposo in parità.

SECONDO TEMPO – Il Lecce parte bene, Falco – non brillantissimo nel primo tempo – avanza palla al piede e al 47esimo mette un asoterra al limite dell’area con Calderoni che impatta un tiro violentissimo che batte l’estremo difensore estense dopo una deviazione.
La Spal si riversa in attacco con Gabriel che salva su Reca e Petagna.
Lecce pericoloso in contropiede con Rispoli ma è un calcio di rigore al 71esimo procurato e realizzato dallo stesso Mancosu che mette il punto esclamativo sulla partita.
La Spal continua ad attaccare sino alla fine ma il Lecce si difende in modo ordinato e porta a casa i tre punti.

SINGOLI – Il Lecce raggiunge quota sei in classifica, regalando un grande gioia ai tifosi giallorossi presenti sugli spalti che cantano dall’inizio alla fine. Tante le note liete della serata, prima su tutte l’organizzazione di gioco.
Liverani – Contro il Napoli aveva lasciato delle perplessità, in questa partita invece gran parte dei meriti sono suoi. La squadra appare organizzata, lui non si risparmia mai e sembra telecomandare i movimenti dei suoi.
Babacar – Disputa una grande partita, forza fisica e velocità sono le sue armi migliori. Si intuisce che non è ancora al top della condizione ma anche a metà servizio crea scompiglio nella retroguardia avversaria. Mai domo.
Mancosu – Qualità, sostanza e freddezza. Nella sua prestazione c’è tutto. Cuore di capitano.
Calderoni – Al di là del gol, è il solito motorino instancabile. Ritrovata la condizione, appare imprescindibile per il gioco di Liverani. Perenne spina nel fianco della difesa estense. Attacca e difende, difende e attacca. Sette polmoni.
Petriccione – Prestazione in crescendo la sua. Parte a rilento, a volte è impreciso, ma con il passare di minuto prende confidenza ed entra il quasi tutte le azioni giallorosse. Fa girare palla e sporca le linee di passaggio avversarie.
Majer – Per lui abbiamo finito gli aggettivi, corsa, sostanza e discreta qualità. Ad oggi, inamovibile.
Gabriel – Dopo un inizio di campionato incerto sta dimostrando il suo valore. Salva il risultato in diverse occasioni e dà sicurezza alla difesa.
Da segnalare l’ingresso di Shakhov, Imbula – al debutto – e La Mantia che mettono minuti nelle gambe e rispondono “presente” anche per il futuro al tecnico.