Un “Addio” è sempre camuffato da un “arrivederci” … Ciao Pino

0
1954

Su questo splendido mondo, esistono luoghi incantati da cui si riesce a coglierne l’essenza nel momento in cui ci si ferma attentamente ad osservare; luoghi che trasudano meraviglia anche grazie a coloro che li hanno amati e vissuti. Questi luoghi sono così tanto pregni delle vite passate da lì, che basterà passeggiare in mezzo ad essi per ritrovare chi oramai non c’è più; basterà camminare per i lunghi sentieri del monastero, presso il percorso della salute, fino ad arrivare al “rifugio del cacciatore”, per rivivere con la mente, tutti i momenti passati insieme alle persone a cui si è voluto bene. Basterà starsene seduti nelle verdi colline di Sant’Elia per rivedere quella sagoma, munita di cappellino e bretelle, che con passo lento e pacato, si avvicina salutando con voce tranquilla, iniziando a narrare tutte le vicende del luogo intrise dall’amore incondizionato per la propria terra in cui è nato e cresciuto, quella terra che gli ha “regalato” non solo una casa con una splendida famiglia, ma anche tanti amici che oggi vogliono ricordarlo con un sorriso.

E sarà nei suoi libri, scritti con amore e passione per il proprio piccolo mondo, che rivedremo l’immagine di lui, seduto sulla sua sedia nel rifugio a lui caro, con un vecchio dizionario, intento a scrivere le prossime poesie, i suoi splendidi libri. Lo rincontreremo nelle foto delle sue pajare e dei suoi ulivi, in quelle foto che ha documentato cronisticamente, non tralasciando mai ciò che amava veramente. Saremo attenti a sentir sussurrare il vento, perché sarà proprio lì che ascolteremo quei racconti d’altri tempi, in cui il mondo era più umano e meno “plastificato”; sentiremo ancora la sua simpatica risata riecheggiare tra gli ulivi della sua terra, ricordando e aspettando le sue storie come alunni impazienti. Ecco! Noi vorremmo salutarti così, con un semplice arrivederci, con una stretta di mano ed un abbraccio, sperando che arrivi fin lassù, a far sentire agli Angeli, tutto il bene che ti abbiamo voluto e che continueremo ancora a volerti, perché Pino Cocciolo non era solo uno scrittore, un poeta, un cacciatore, un uomo dalle mille sorprese, ma era uno dei nostri più cari amici ed oggi abbiamo voluto omaggiarlo così, con queste semplici parole, proprio come lo era lui, un uomo semplice che ha amato e amerà per sempre la sua terra.

 Ciao Pino…

Classe ‘86, vive a Squinzano, piccolo paese della provincia di Lecce. Fin da adolescente manifesta una forte passione per la scrittura, percepita come insostituibile mezzo di espressione personale e di comunicazione diretta al cuore delle persone. Appassionato di arte, storia ed archeologia, cresce nel quartiere di Sant’Elia, luogo ancora ricco di mistero, dove conduce ricerche e studi su un convento del 1500, effettuando numerose e importanti scoperte archeologiche che gettano nuova luce sul complesso monastico. Scrive su diversi blog e giornali come “Salento Vivo”, “Spazio Aperto Salento”, “L’ORticA”, “Il Trepuzzino”. È in procinto di pubblicare la sua prima raccolta di scritti con Aletti Editore.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore scrivi un commento valido!
Inserisci il tuo nome qui

Convalida il tuo commento... *

CONDIVIDI
Previous articleUn calendario per l’Africa. Anche quest’anno l’iniziativa benefica di “Quando il calcio era bello”
Next articleTrepuzzi, una mostra di “Santini” d’autore in memoria del compianto Mario Rossi