In musica farò la rivoluzione perché io Bosso!

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Lecce – 19 settembre. Buongiorno Lecce. La città si sveglia con un cordone umano che dal botteghino del Teatro Apollo si snoda per tutta la centralissima via Trinchese.

Qualche ora di coda non per l’ultimo modello del più sofisticato smartphone in commercio ma, giovani e meno giovani sono lì per Mendelsshon, Schubert e Beethoven, più precisamente per Ezio Bosso.

Pianista, compositore, direttore delle più prestigiose orchestre del mondo: la London Simphony Orchestra, l’Orchestra del Teatro alla Scala e l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, sua città natale.

La recente partecipazione al Festival di Sanremo lo consacra direttore di tutti, mentre per Foggia, Bari e Lecce guida la Filarmonica d’Europa e la Filarmonica di Benevento.

Ironico con un pubblico generoso che non lesina i tanti applausi a scena aperta, sempre sorridente e carismatico, è egli stesso musica nella musica, la sua bacchetta disegna nell’aria suoni, immagini, la dinamica si muove in fraseggi chiari, precisi. Ordine, cura, misura dell’assoluto, una ricerca costante nella musica. “Dirigo così perché ci credo, sono nel pubblico e nell’orchestra ed è questo ciò che cerchiamo entrambi!” La musica è un generatore di emozioni, si ascolta con gli occhi prima che con le orecchie, il suono segue un preciso percorso di vibrazione, di pancia, di cuore. Se è vero che la musica appartiene ad ognuno di noi è così che deve essere eseguita semplicemente amandola, aprendo i teatri per le prove di ogni genere di spettacolo, eseguire i grandi repertori classici e coinvolgere il pubblico con la libertà e la bellezza. Trasferire energia nel corpo e nello spirito.

Antidivo per eccellenza, è maestro sempre al servizio della musica. Entra a capo chino, in punta di piedi nella partitura, aspetta quel preciso silenzio, tra un respiro ed un battito, e con la stessa cura attende che quel silenzio sia colmato a poco a poco da una frase, un’idea, una melodia… è nel vuoto che il suono ha origine prima di affondare nel pieno della disperazione. La sua forse… sorride con dolcezza ogni volta che può!

Facile pensare che sia anche maestro di vita… io? Nooo…troppo noioso.