I 15 anni della scuola di musica “Harmonium”, la storia e i due giorni di festa al teatro Comunale di Novoli raccontati dalla direttrice Simonetta Miglietta Sozzo

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Simonetta Miglietta Sozzo

Novoli (Le) – C’è una realtà a Novoli, un tempo piccola, ora ben consolidata e operante a pieno sul territorio, forgiata da impegni e sacrifici: la Scuola Superiore di Musica “Harmonium”. Una realtà che, per giungere alle rappresentazioni a teatro, passando per le collaborazioni con artisti di livello nazionale, è passata da una piccola stanza presso la Scuola Elementare di Novoli, dove al suo interno un’insegnante, un piano e il suo sogno, hanno dato il via a questo progetto.
Oggi sono 15 anni di attività, per una scuola che ha visto nel corso del tempo aumentare esponenzialmente i propri corsi, docenti e allievi; un traguardo che sarà festeggiato con l’intera comunità novolese, attraverso la presentazione in due giorni, 16 e 17 giugno, dei saggi finali presso il Teatro Comunale, in piazza Regina Margherita.

Per l’occasione, abbiamo avuto modo di ascoltare questo e molto altro, direttamente dalla viva voce della direttrice della scuola, Simonetta Miglietta Sozzo.

La scuola superiore di musica Harmonium è ormai un punto di riferimento, a Novoli e non solo: cosa vuol dire far nascere e portare avanti un progetto del genere?

Siamo tutti molto entusiasti di questo, ma mi preme sottolineare come questa grande avventura sia partita letteralmente da zero. Dopo i miei studi sono tornata nel 2001 a Novoli con l’intenzione di realizzare il mio più grande sogno: aprire una mia scuola di musica dove poter trasmettere la mia esperienza ai giovani allievi. Sono ancora grata al dirigente scolastico Gilberto Spagnolo, il quale, nonostante fossi armata solo del mio titolo di studio e della mia passione, ha da subito assecondato la mia idea fornendomi i locali della scuola per poter avere una stanza dove a quattro, cinque allievi, insegnavo il piano. Gli anni sono passati e con essi le necessità di ampliare i corsi con altri strumenti sono aumentate, così lentamente abbiamo implementato le offerte della nostra scuola, per giungere nel 2007 al cambio definitivo della sede.

Il 2007 dunque è stato l’anno della svolta, cosa è cambiato?

Ho avvertito l’esigenza di avere una struttura che fosse mia, per poter avere a disposizione più locali in modo da garantire un giusto confort ai miei allievi, così lavorando bene, abbiamo iniziato ad aprire nuove classi crescendo sia in numero che in qualità di docenti, allargando in questo modo il nostro campo d’azione anche nei comuni limitrofi. Oggi abbiamo corsi di chitarra classica ed elettrica, basso, sassofono, clarinetto, violino, batteria e canto. Offriamo corsi per principianti, ma anche preparazione per esami in accordo con il Conservatorio, per il rilascio delle certificazioni ufficiali. È un’emozione pensare che da quei tre, quattro allievi, oggi siamo passati a circa ottanta.

Quella di quest’anno è una ricorrenza particolare, quindici anni di attività, cosa rappresenta questo per voi e come vi apprestate a festeggiare questo traguardo?

Per noi è un traguardo importantissimo, personalmente non avrei mai creduto di poterlo raggiungere e il mio più grande augurio è che questo non sia un punto di arrivo, ma un punto di partenza, affinché si possa crescere e migliorare ancora in modo tale da diventare un punto di riferimento per i giovani. Quello che voglio è che la mia scuola possa essere per loro un’isola felice, dove possano studiare, crescere e divertirsi. Spero che in un futuro, chi verrà dopo di me, continui a seguire questo ideale, in modo tale da conservare il senso di appartenenza ad una famiglia che caratterizza questa scuola.

I momenti difficili non saranno mancati, come gli avete affrontati?

È stata molto dura, particolarmente all’inizio, bisogna anche fare i conti con la realtà, non è possibile arrivare a questo livello senza dei grandi sacrifici. Anche dal punto di vista economico abbiamo fatto grandi sforzi, talvolta togliendo a noi per poter dare ai nostri ragazzi, ma sono loro che ci trasmettono tutto, perché dal più piccolo al più grande ci ripagano di tutti i sacrifici.

Lo spettacolo di fine anno rappresenta per voi un momento importante, cosa dobbiamo aspettarci?

Sarà uno spettacolo in linea con la nostra scuola, una serata per fare festa tutti insieme. Nei precedenti spettacoli abbiamo sempre organizzato due serate, una per i più piccoli ed una per i corsi avanzati. Quest’anno, in concomitanza con i festeggiamenti per i quindici anni di attività, abbiamo inserito un terzo appuntamento, previsto per sabato 17 giugno, una serata dedicata ai musical, all’interno della quale proporremo gli estratti più belli dei musical più importanti di sempre: da “Notre Dame de Paris, passando per “Sweet Charity”, da “Chicago” alla “Bella e la Bestia” e “West Side Story”, una serata insomma di festa e divertimento che la nostra scuola ha allestito e alla quale l’intera cittadinanza è invitata”