Paolo Pagliaro il gladiatore del Salento, un uomo lungimirante o solo un sognatore?

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Paolo Pagliaro

Paolo Pagliaro, una vita intensa e variegata. Dopo la gavetta in radio, approda alla presidenza del gruppo radio-televisivo più importante del Salento. È editore, leader di Mixer Media, dell’Associazione Cuore Amico Onlus e del Movimento Regione Salento.

Paolo, nella vita, ha operato in una sola direzione, avendo come unico obiettivo la rivalutazione e la promozione, intelligente, della propria terra, il Salento. Dietro la figura pubblica si cela una persona che ha fatto della propria passione la ragione di vita.

Trasporto, dedizione, amore e attaccamento alla sua terra natia, la difende strenuamente. Ma chi è Paolo Pagliaro? Quali sono le tappe fondamentali della sua ascesa in campo sociale e politico? Rimarrà solo un idealista o riuscirà a realizzare i suoi propositi?

Ce lo racconta lui stesso, in questa intervista che affida alle pagine di Paisemiu.com

Fin da giovane ha mostrato interesse per la musica (si è iscritto al conservatorio e ha mosso i primi passi in radio), cosa rappresenta quest’arte per Lei?
«La musica è la mia grande passione, la colonna sonora della mia vita da sempre. La musica è energia pura; è la più romantica delle arti perché trasforma i pensieri in suoni e regala emozioni. La musica è importantissima nella vita di ognuno di noi perché è la vera macchina del tempo che ci permette di viaggiare, tra passato, presente e futuro, nell’intimità di ogni nostro luogo preferito».

Come e quando nasce Paolo Pagliaro editore?
«Paolo Pagliaro editore nasce dalla passione, dalla curiosità, dalla voglia e dall’impegno di fare qualcosa di importante per lo sviluppo della sua Terra.
Ho iniziato giovanissimo, 40 anni fa, non mi sono mai fermato, spinto dalla voglia di far diventare una passione il mio lavoro e per creare un’infrastruttura immateriale al servizio del territorio per la sua crescita sociale, culturale, economica e politica.
Mi inorgoglisco quando qualcuno mi dice che senza il mio gruppo radio televisivo il Salento non sarebbe quello che è».

Da dj a Presidente di MixerMedia il passo sembra breve, qual è il suo segreto?
«Non è stato un passo breve, ma la logica conseguenza di una visione lungimirante che mi ha sempre fatto superare ogni ostacolo con convinzione, grinta e determinazione, passione e amore verso quello che stavo facendo. Ho inseguito i miei sogni realizzandoli con il lavoro e il sacrificio. Non esistono altri segreti, per realizzare i proprio sogni bisogna lavorare sodo e crederci sempre».

Il suo impegno nel sociale si “materializza” nell’ideazione nel 2001 del progetto Cuore Amico Onlus. Come e perché è nato?
«Cuore Amico è la mia creatura più bella e gentile e nasce dalla voglia di voler fare qualcosa per i nostri bambini Salentini speciali, ma meno fortunati, e dalla consapevolezza che potevo e dovevo farlo. Grazie alla forza della comunicazione e all’impegno di tante persone che collaborano attivamente in maniera volontaristica per regalare sorrisi alle famiglie con bambini che hanno particolarmente bisogno di aiuto, ho voluto creare un’organizzazione che sapesse individuare i giusti obiettivi e li raggiungesse in maniera concreta nella massima trasparenza. Cuore Amico è una delle mie più grandi soddisfazioni, anche perché si è creato un contatto che dura 365 giorni l’anno con tutte le famiglie che ormai fanno parte della grande famiglia di Cuore Amico».

Le sue esperienze nella comunicazione e nel sociale sono poi confluite nella realizzazione di manifestazioni che mettono il Salento al primo posto dei suoi interessi. Da cosa nasce questo profondo amore per il territorio?
«Il Salento è la mia terra, è uno dei posti più belli del mondo, ci sono le mie radici e per l’amore viscerale ho deciso che dovevo difenderlo, promuoverlo, farlo crescere. Ho sentito il bisogno di scendere in campo, perché la battaglia per questa terra maltrattata e dimenticata va combattuta giornalmente accanto alle persone, specialmente per le nuove generazioni e i più bisognosi».

Cosa l’ha spinta a profondere il suo impegno in politica?
«Ho visto troppe ingiustizie e cose che non vanno, ho fatto tutto quello che potevo nel mio ruolo di editore e spesso mi sembrava che ululavamo alla luna ma niente cambiava. C’è solo un sistema per cambiare le cose ed è il potere nell’accezione migliore e positiva. Il potere è nella politica. La politica mi ha sempre appassionato ma ho cercato, fino ad un certo punto, di rimanerne fuori. Il cuore da combattente però mi ha spinto ad impegnarmi, a metterci la faccia, proverò col massimo impegno a cambiare le cose per la nostra terra. Una figura politica di riferimento che mi affascina molto è Giuseppe Codacci Pisanelli, il più grande politico e statista che abbiamo avuto, un Salentino vero che ha speso la vita per questa terra. Una figura importantissima che andrebbe studiata a scuola».

Qual è il suo obiettivo una volta occupata una posizione di rilievo?
«Il mio obiettivo principale è la madre di tutte le riforme. Il riordino territoriale che permetterebbe all’Italia di dimezzare i costi della politica e al Salento di essere finalmente protagonista del proprio futuro. Questo accadrebbe grazie alla cancellazione reale delle 110 provincie, delle attuali regioni e delle città metropolitane e di tutti gli enti inutili, e l’istituzione di 31 regioni nuove, efficienti, omogenee e di dimensioni ottimali. Essere riconosciuti come regione rappresenta l’unica salvezza per la nostra terra martoriata dal disinteresse e dal soffocante baricentrismo. E l’altra via per ottenerla sarebbe un semplice emendamento così come fecero nel 1963 con il Molise. Ci vuole la volontà per farlo. Se dovessi avere l’onore e la fortuna di poter essere lì sicuramente mi batterei per ottenere quanto ci è dovuto da sempre».

Dopo questo percorso impegnativo e poliedrico chi è diventato Paolo Pagliaro?
«Questa è la domanda più difficile. Sono semplicemente un sognatore che lotterà sempre per la propria terra e per i più deboli».